"Montmartre", la lotta tra gli artisti francesi
Uno dei quartieri più eleganti di Parigi nasconde una vera e propria guerra tra artisti squattrinati, tutti interessati a vendere i propri lavori. Respirate anche voi la magica atmosfera di “Montmartre”?
Chi ci è passato sarà rimasto sicuramente incantato dall'atmosfera artistica che regna sovrana grazie ai numerosi pittori e disegnatori che abitano questo quartiere, eppure non è per niente facile e solare la vita di un artista, visto che è sempre difficile piazzare le proprie opere. Il mercato domenicale è l'occasione miglior per offrire i lavori migliori, ma anche l'aiuto del mercante d'arte Ambroise Vollard può essere provvidenziale. Una vera e propria guerra all'ultimo quadro piazzato sarà proprio al centro della scena nel gioco che riprende il nome proprio dal celebre quartiere parigino: “Montmartre”.
COMPONENTI: Le spettacolari
illustrazioni di Montmartre evidenziano proprio la nascita di un
quadro, partendo dallo schizzo e terminando col quadro finito sulle
carte con valore maggiore.
“Montmartre” è un gioco di carte
di Florian Sirieix per 2-5 giocatori, pubblicato dalla Blam!. Non è
ancora prevista un'edizione italiana del gioco, ma l'assenza totale
di testo sulle carte rende perfettamente giocabile anche la versione
estera.
All'interno della scatola sulla quale troneggia l'incantevole
immagine di una dama parigina, troviamo principalmente delle carte,
ovvero 20 carte collezionisti, suddivise per i 4 appassionati d'arte,
ognuno associato ad un colore, 5 carte contratto con requisiti
richiesti per ottenerli e valori differenti, nonché 60 carte musa,
in 4 colori diversi, che rappresentano 4 diverse opere: su ogni carta
è presente un livello dell'illustrazione in coerenza col valore
della carta, mostrando solo uno schizzo sulle carte 0 e l'opera
finita col maggior valore.
Terminano la lista dei componenti 27
gettoni che rappresentano semplicemente denaro, un gettone primo
giocatore e una pedina in cartone Ambroise Vollard per identificare
il celebre mercante d'arte.
PREPARAZIONE: Ogni tipo di
collezionista formerà un mazzo specifico, ordinato dal valore più
basso a quello più alto, da acquisire dopo ogni vendita per poter
fare punti.
Per iniziare a giocare a “Montmartre”
bisognerà innanzitutto preparare i mazzetti delle carte
collezionista: le 5 carte che compongono ogni mazzetto andranno
impilate in modo che quella di valore più basso sia in alto e quella
di valore maggiore in coda a tutte le altre. Le 5 carte contratto
vanno esposte sul tavolo associate per requisito richiesto in termini
di carte collezionista diverse possedute e andrà ben mescolato il
mazzo delle carte musa.
Ogni giocatore riceverà 4 carte musa, mentre
dal mazzetto che sarà rimasto ne andranno creati 3 più o meno con
lo stesso numero di carte, in modo che sia visibile quella in cima.
Fare una riserva e dare il gettone primo giocatore ad uno dei
partecipanti sarà l'ultimo passaggio da fare prima di iniziare. Lo
scopo del gioco sarà quello di ricavare il maggior numero di
introiti dalla vendita diretta delle proprie opere, al mercato o ai
collezionisti.
IL GIOCO: Solamente due sono le opzioni
che i giocatori avranno da scegliere come azioni da svolgere al
proprio turno, scatenando una vera e propria guerra artistica.
Al proprio turno, i giocatori avranno
da scegliere una delle due attività disponibili, che a loro volta
permettono di svolgere azioni obbligatorie ed azioni facoltative. La
prima permette di disegnare ed eventualmente di vendere opere al
mercato: come prima cosa, si dovrà obbligatoriamente calare nella
propria area di gioco una carta qualsiasi oppure due carte la cui
somma non superi 5 ed impilarle accanto a quelle dello stesso colore
eventualmente già piazzate.
La seconda azione è facoltativa e
riguarda la vendita al mercato di opere che però appartengano alla
stessa musa e quindi allo stesso colore: si guadagnerà una moneta
per ogni carta così scartata, indipendentemente dal valore.
In ogni
caso, alla fine di quest'operazione, dovranno rimanere nella propria
area di gioco, massimo 6 carte in totale. Terza fase obbligatoria di
questa attività è ripristinare la propria mano a 4 carte pescando
da uno dei tre mazzetti disponibili sul piano di gioco.
La seconda
attività riguarda invece la vendita ai collezionisti e l'eventuale
firma di un contratto: questa scelta si potrà attuare solo se
saranno rispettati dei canoni ben precisi. Il primo requisito è che
il segnalino di Ambroise Vollard non sia accanto al collezionista a
cui il giocatore vuole rivolgersi, ovvero quello che presenta lo
stesso colore dell'opera che si vuole vendere.
Secondo requisito
riguarda invece avere la maggioranza di opere di quel colore rispetto
agli altri giocatori: questa maggioranza si può esprimere o nella
somma dei valori delle carte di un colore presenti nella propria area
di gioco, oppure nella loro quantità. Se entrambi questi requisiti
fossero soddisfatti, allora la vendita sarà possibile: il giocatore
dovrà spostare il segnalino del mercante d'arte davanti al
collezionista che si vuole interpellare e si potrà prelevare la
carta superiore del suo mazzetto, tenendola coperta accanto a sé e
guadagnandone quindi i punti ma scartando la carta musa del colore relativo, col valore più alto dalla propria area di gioco.
Seconda azione, però facoltativa, è
la possibilità di acquisire un contratto con un giornale: ciò sarà
possibile se si avranno almeno carte collezionista di colori diversi
quanti richiesti dal contratto che si vuole firmare. In ogni caso,
durante tutta la partita, ogni giocatore potrà ottenere una sola
carta contratto.
Il gioco termina quando almeno due pile di
collezionisti saranno state svuotate, oppure quando un giocatore avrà
ottenuto 15 franchi vendendo le opere al mercato domenicale: si
permetterà agli altri giocatori di svolgere turni affinchè tutti ne
abbiano svolti nello stesso numero dall'inizio della partita e si
andranno a contare i punti, ovvero le monete guadagnate con le
vendite dirette, i valori stampati sulle carte collezionista ottenute
e per l'eventuale contratto firmato, premiando come miglior artista,
o meglio come miglior venditore delle proprie opere, il giocatore che
avrà totalizzato il guadagno maggiore.
CONSIDERAZIONI: L'atmosfera elegante e
sofisticata di “Montmartre” svela un gioco sottile e attento alle
maggioranze che andranno a crearsi intorno al tavolo.
Nessuno potrebbe immaginare che dietro
l'atmosfera artistica e sognante di un quartiere magico come quello
parigino possa nascondere una vera e propria fame di successo, con la
lotta tra pittori per la vendita dei propri quadri a discapito dei
poveri colleghi, eppure è immaginabile che gli squattrinati
disegnatori di “Montmartre” vivano esattamente quello che il
gioco di carte della Blam! racconta.
A cominciare dallo stile
grafico, che ovviamente era molto importante curare, vista
l'ambientazione, “Montmartre” si presenta davvero molto bene,
rendendo magistralmente il tema trattato con la scelta intelligente e
coerente di dotare le carte di uno stesso disegno ma presentato in
una serie di schizzi sempre più definiti fino ad arrivare ad un
quadro perfettamente realizzato.
L'idea di richiamare l'attenzione su
Ambroise Vollard, vero mercante d'arte parigino che diventò uno dei
pilastri a cavallo del '900 per la pittura in Europa è un tocco di
classe per donare al gioco una nota realistica, incarnando
perfettamente i fasti dell'epoca nel campo della cultura e dell'arte.
Il vero cuore pulsante del gioco si evince però da quella frizzante
cattiveria che deve necessariamente essere espressa dai giocatori per
tentare di ostacolare gli altri in previsione di piazzare le proprie
opere agli interessati collezionisti: dosare le proprie carte per
vincere le maggioranze necessarie per le vendite è infatti
fondamentale per puntare in alto e non doversi ritrovare a sprecare
un'opera di gran pregio per il misero mercatino domenicale.
L'idea di
piazzare prima gli introiti minori per le vendite ai collezionisti
che però si faranno sempre più generosi, rende entusiasmante e
velatamente ansiogena la corsa al piazzamento dei propri lavori,
puntando magari qualcosa di meno appetibile prima, per poi dare una
stoccata con la carta da 10 punti che chiude la possibilità di
rivolgersi ad uno dei 4 appassionati d'arte.
Il flusso di gioco è
decisamente dinamico, nonostante si debba pensare un minimo alle
mosse da fare: talvolta potrebbe essere saggio vendere al mercato
anche per liberare spazio necessario per calare nuove carte, ma
bisogna sempre tenere d'occhio le mosse degli altri per non trovarsi
scoperti su un colore importante, dinamica che crea anche una forte
interazione tra i giocatori.
Ovviamente avendo le carte come motore
del tutto, il fattore fortuna è presente, quindi sarà impossibile
affrontare un avversario di vendita qualora non si possedessero le
carte giuste, ma ciò è mitigato dalla possibilità di poter
scegliere le proprie carte tra le tre proposte dei mazzetti, andando
quindi a stemperare una pesca lasciata altrimenti completamente al
caso.
“Montmartre” è quindi un gioco di carte bello da vedere e
divertente da giocare, dotato anche di una variante per due persone
che riesce a rendere alto il livello di sfida anche in assenza di
ulteriori avversari al tavolo.
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