Lucca Comics & Games 2019, Resoconto dei Giochi Provati in Fiera


Una nuova frizzante edizione di Lucca Comics & Games è terminata e nuovi titoli si sono affacciati sui tavoli delle più importanti case editrici del settore giochi da tavolo. 


Dopo aver provato alcune delle novità presentate in fiera, è possibile finalmente offrire un parere sui giochi che potranno finalmente entrare nelle nostre case per far compagnia alle scatole già impilate negli scaffali.

1- COPENHAGEN: Allo stand Devir Italia si respirava aria danese grazie ad un titolo che ha fatto del “Tetris” la sua meccanica principale. In “Copenhagen” infatti, i giocatori hanno il compito di erigere una serie di edifici che è facile ammirare in un particolare quartiere del capoluogo della Danimarca e per farlo bisognerà conquistare delle carte con l'effige colorata delle strutture per acquisire dei pezzi classici del famoso videogioco russo da impilare ed incastrare per creare file e colonne in grado di generare punti. Colorato, veloce e semplice, “Copenhagen” sembra perfetto per i giocatori occasionali e per chi vuole un gioco facile e rapido al proprio tavolo.

2- KING'S DILEMMA: Quanti dubbi e quante responsabilità che ha il re, e le sue spalle sembrano così fragili per poter sopportare il peso di questi fardelli così ingombranti, ecco però che alcuni personaggi legati alla nobiltà del regno tentano di accordarsi per poter prendere le decisioni migliori, pur sostenendo i propri interessi. Questo è “King's Dilemma”, un nuovo titolo marchiato Ghenos Games che si propone in modalità legacy: ben 75 bustine misteriose con una serie di quesiti da porre al tavolo, renderanno la campagna diversa l'una dall'altra. La prima impressione è di un gioco creato proprio dai giocatori stessi con le proprie decisioni e con la propria dialettica, ma anche con probabili tentativi di corruzione per far pendere la bilancia dalla propria parte.

3- GLEN MORE II: Il numero dopo il titolo è assolutamente meritato per questa nuova incarnazione di un gioco ormai vecchiotto, ma riportato egregiamente alla ribalta dalla GateOnGames. Un abilissimo dimostratore, con entusiasmo e bravura, metteva subito i giocatori nei panni di uomini irlandesi alle prese con la costruzione del proprio regno e la conoscenza di facoltosi personaggi utili ai propri scopi, in un piazzamento tessere provato solo in modalità classica, praticamente identico all'originale, ma con la possibilità di ampliarlo con numerosi moduli presentati come dei piccoli tomi da aprire all'occorrenza. Eleganza e coinvolgimento sono solo due delle caratteristiche di questo titolo che merita davvero una seconda giovinezza grazie alle novità introdotte.

4- COULEURS DE PARIS: Nei panni di novelli artisti, in “Couleurs de Paris” della GateOnGames, i giocatori hanno il compito di creare due opere per poter porre termine alla partita: una rotella centrale che si sposta di un passo turno dopo turno, oscurando alcune azioni, è il vero cuore del gioco su cui i pittori devono piazzare i propri omini per aumentare le proprie caratteristiche, acquisire pigmenti, miscelarli per ottenere nuovi colori e poggiarli sulle tele. Nonostante l'ambientazione affascinante e l'omaggio ad artisti famosissimi, il gioco si assesta sulla sufficienza, senza aggiungere nulla di nuovo nel panorama della selezione delle azioni, seppur dimostrandosi curatissimo sotto l'aspetto puramente estetico.

5- TAJUTO: Affascinante e deliziosa l'ambientazione orientale che contraddistingue questo nuovo titolo che GateOnGames lancerà prossimamente sul mercato. Sono 8 le pagode che sarà possibile costruire piano dopo piano, ma solamente 4 potranno essere completate decretando la fine del gioco: il modo in cui questo avverrà sarà tramite una delle azioni più frequenti intraprese dai giocatori che dovranno pescare alla cieca da un sacchetto i vari piani, affidandosi quindi solo all'esperienza tattile e alla fortuna per tirare fuori quello adatto alla costruzione, tanto da far aumentare i punti prestigio spendibili per acquisire tessere punteggio. Simpatico nei primi turni, “Tajuto diventa pian piano un po' monotono e ripetitivo, pur offrendo la possibilità di innescare una bella corsa all'acquisizione tessere tra i giocatori.

6- OBSCURIO: Nei meandri di un'oscura biblioteca, alcuni personaggi sono tenuti in ostaggio da un mago e solamente individuando l'uscita giusta nei vari piani dell'edificio si potranno ritrovare la luce esterna e la salvezza. In ”Obscurio” di Asmodee Italia, un giocatore sarà il mago incaricato di suggerire agli altri come uscire dalla biblioteca segnalando su un'apposita plancia magnetica, degli elementi di bellissime carte illustrate che dovrebbero ricondurre all'individuazione della porta giusta rappresentata da altre carte magistralmente disegnate, peccato che tra i giocatori si nasconda anche un traditore che ovviamente tenterà di mettere i bastoni tra le ruote inserendo carte papabili tra quelle tra cui scegliere. Simpatica alternativa a “Mysterium” e soci che introduce l'interessante figura del traditore, una piccola ventata di aria fresca per un titolo che sa di già visto.

7- EVERDELL: Non si poteva non restare incantati da Asmodee Italia di fronte al tavolo dimostrativo di “Everdell”: un meraviglioso albero in 3D troneggia sulle carte prato e sugli abitanti della foresta, in un gioco che si gestisce con combo di carte sempre diverse, tutte piene di bellissimi disegni favoleggianti. Se nei primi turni, con soli due meeple, ci sarà poco da fare, nelle due successive ere in cui è suddiviso il gioco, tra carte edificio che possono richiamare gratis determinate carte personaggio e uso saggio delle risorse, si potrà pian piano animare la propria area di gioco di un buon numero di carte e di altrettanti punti. Pregevolissimi i materiali, con risorse dalle forme e materiali decisamente attraenti, peccato che la scelta di osare così tanto con i materiali abbia fatto lievitare il prezzo notevolmente, anche senza optare verso la collector's edition: ciò nonostante, il gioco ha registrato un incredibile sold-out in fiera.

8- ISHTAR: Le sabbie del deserto sono la base in cui creare i rigogliosi giardini di Babilonia, dei lussureggianti habitat verdi che i giocatori, partendo da alcune fontane piazzate inizialmente sul piano di gioco, dovranno creare posizionando delle tessere dalle forme diverse. Sistemandole nel modo giusto e raccogliendo gemme colorate si potranno anche creare alberi per acquisire punti, ma facendo sempre attenzione a non incrociare mai la vegetazione proveniente da fontane diverse e provare ad accrescere la propria per battere le maggioranze altrui. Bello da vedere, semplice da spiegare e coinvolgente nella sua meccanica, “Ishtar” riesce a conquistare con la sua genuinità e con la possibilità di essere padroneggiato fin dalla prima partita, permettendo alla manCalamaro di poter sfoggiare una vera stella brillante nel firmamento del proprio catalogo.

9- MICHAEL: Preso d'assalto fin dal primo giorno con una serie infinita di prenotazioni che terminavano già nelle prime ore di apertura fiera per tutto il giorno, “Michael” è stato probabilmente il progetto più misterioso di Lucca Comics 2019, tanto da obbligare la manCalamaro a creare una branca originale, la Darkalamaro. Dietro questo nome proprio, si nasconde uno studio approfondito su un vero caso di psichiatria, quello di un uomo dotato di 24 diverse personalità che i giocatori dovranno conoscere a fondo per avere modo di soddisfare le varie richieste. Bellissimo nella grafica e coinvolgente nell'ambientazione e nella storia, “Michael” appare però un po' freddino e poco dinamico nella sua meccanica, che si basa, almeno dalla demo, su pochi colpi di scena e su un piattume generale, ma probabilmente il gioco vero e proprio può offrire numerose sorprese.

10- IL REGNO DELLE SABBIE: Ancora “Tetris” sui tavoli di Lucca Comics & Games 2019 grazie a “Il Regno delle Sabbie”, novità in anteprima per MS Edizioni che ha portato un'affascinantissima serie di illustrazioni in un gioco che ancora una volta approfitta dei canonici mattoncini da videogioco russo per creare pattern adatti alla creazione di edifici nel regno presentato dal nome del gioco. Ottimizzare il posizionamento dei vari pezzi sulla propria plancia sarà necessario per poter acquisire carte utili in termini di punti e capaci di offrire anche risorse preziose da sfruttare per la creazione di nuove strutture sempre più complesse da costruire. Una piacevolissima novità che si dimostra intelligente e intrigante sia sotto il piano della meccanica che da quello della bellissima grafica.

11- PRIMO CONTATTO: Alla MS Edizioni pare siano sbarcati gli alieni, ma riconoscere il loro linguaggio è davvero complesso: strani simboli sembrano la chiave per capire le richieste fatte, ma sta agli umani decifrare le varie possibilità. Con una divisione in squadre, seppur innestata in una struttura di gioco competitiva, “Primo Contatto” si erge nel panorama dei party game miscelando degli elementi già visti in altri titoli per creare qualcosa di nuovo con una componente asimmetrica: se gli umani vorranno far capire alcune parole agli alieni in modo da poterle utilizzare per comprenderli, questi ultimi dovranno far capire le proprie richieste sfruttando i tentativi di comprensione da parte degli esseri umani, innescando quindi anche una gara interna tra le due fazioni. Interessante sulla carta ed anche nella pratica, “Primo Contatto” sembra aver dato nuova linfa al mondo dei party game, pur sfruttando elementi già noti agli appassionati di giochi da tavolo.

12- MAESTRI DEL RINASCIMENTO: “Lorenzo” è stato un ottimo titolo che ha dato lustro al marchio “Cranio Creations” ed ora, la stessa casa editrice mette sotto i riflettori “Maestri del Rinascimento” che qualcuno ha definito il gioco di carte di “Lorenzo” ma che in realtà riprende in qualche modo solo una parte del suo mondo per un gioco molto più veloce ma decisamente interessante. Una plancia centrale composta da palline colorate con cui interagire permetterà di conquistare risorse da posizionare in modo giusto nelle proprie dispense in modo da poterle spendere per acquisire carte portatrici di utili conversioni. La velocità è una delle caratteristiche del gioco che forse rappresenta anche la sua pecca, ovvero una sensazione di blocco proprio quando il tutto sembra aver preso finalmente il largo.

13- SAINT SEIYA: Attesissimo da tutti gli appassionati dei “Cavalieri dello Zodiaco”, il deckbuilder dei famosi “Saint Seiya” è apparso sui tavoli della 3Emme Games. Chi conosce già la tipologia di gioco non troverà per nulla complicato tuffarsi nella meccanica presentata da questo titolo che si assesta come un deckbuilder piuttosto classico con delle piccole caratteristiche nuove, ovvero una doppia possibilità per acquisire le carte dal pool centrale e la conversione delle carte iniziali in una versione trasformata del proprio personaggio. La possibilità di creare un mazzo “personalizzato” grazie agli sconti di alcune carte solo per determinati giocatori può essere un'attrattiva interessante, peccato però che il testo sulle carte sia davvero molto piccolo, costringendo spesso a delle pause per poter leggere i nuovi arrivi sulla plancia centrale.

14- PALADINI DEL REGNO OCCIDENTALE: Dopo aver portato gli architetti sul tavolo di molti giocatori, la Fever Games, in occasione dell'ultima edizione di Lucca Comics & Games ha ben pensato di proporre il secondo capitolo della saga che però presenta una struttura del tutto diversa dal primo tuffo nel regno occidentale. Il primo impatto con il gioco è piuttosto ostico, visto che la moltitudine di materiale e i moltissimi modi per fare punti gestendo le varie azioni possono creare un'iniziale dispersione che però, dopo pochi turni, si tramuta nella voglia di ottimizzare al meglio gli omini colorati da utilizzare per svolgere i vari compiti sulla propria plancia. Dopo il primo smarrimento iniziale, la varietà di possibilità apparirà solo come un dato positivo per la forte rigiocabilità del titolo.

15- CARTOGRAPHERS: La Raven Distributions si è tuffata nel mondo dei flip&write grazie a “Cartographers” che potrebbe tranquillamente rubare la palma di miglior titolo del suo genere. Ambientato nello stesso universo di “Roll Player”, il gioco permette di creare un territorio sul proprio foglio, in base alle scelte imposte da una serie di carte man mano girate da un mazzo comune: le scelte andranno fatte tentando di accumulare il maggior numero di punti grazie a carte obiettivo già note ad inizio partita. La presenza di mostri richiamati dai propri avversari sul proprio foglio nell'era più avanzata permette all'esponente di un genere piuttosto astratto, di mostrare anche una profondità ed una coerenza di ambientazione per nulla scontati, tali da rendere il gioco godibilissimo, grazie alla necessità di impegnarsi a creare una strategia necessaria per ottimizzare le proprie scelte.


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