"Dig Your Way Out", non è facile vivere in prigione
Scappare da un carcere non è di certo
un'impresa facile, soprattutto quando non bisognerà stare attenti
solo alle guardie, ma anche agli altri prigionieri! E' questa la
sfida proposta da “Dig your way out”.
Una cella fredda e umida, un ambiente
che di certo non è per nulla amichevole, delle gang rivali che
tentano in tutti i modi di ostacolare il quieto vivere e un solo
obiettivo nella mente che ogni giorno si fa sempre più potente:
uscire dalla prigione il prima possibile. Scavare è l'unica opzione
da prendere in considerazione, ma è ciò che vorranno fare tutti:
gli strumenti per farlo sono pochi e preziosissimi e si sa che in
galera non ci sono scrupoli per ottenere ciò che si desidera. Con
queste atmosfere tese si fa strada “Dig your way out”, un gioco
nel quale, nei panni a strisce bianche e neri di alcuni brutti ceffi,
dovremo tentate di trovare una via di uscita dalla prigione,
soprattutto con una forte interazione a base di cattiverie contro gli
altri giocatori.
COMPONENTI: Diverse aree che compongono
la prigione saranno ben illustrate sul tabellone dove trovare gli
strumenti utili per uscire. Dal cucchiaio ad un utilissimo piccone. E
non dimenticate le sigarette!
“Dig your way out” è un gioco da
tavolo ideato da David Simide per 2-6 giocatori e pubblicato in
Italia da 3Emme Games. All'interno della scatola troviamo subito un
tabellone a doppia faccia che mostra la planimetria della prigione
con le sue varie aree, dalla sala comune alle celle, nonché 6 plance
detenuto che rappresentano la dotazione di ogni giocatore.
Numerose
sono le carte presenti in varie tipologie: abbiamo 77 carte ricerca a
loro volta suddivise in varie classificazioni come le carte azione
gli accessori e gli oggetti rari, 18 carte precedenti che donano
un'azione specifica ad ogni giocatore, 33 carte strumento che
rappresentano gli essenziali mezzi con cui scavare il tunnel verso la
libertà e 24 carte crew suddivise in 6 diversi gruppi che affollano
la prigione, oltre a 6 carte Michel&Michelle utili per una
variante di gioco.
Completano la dotazione 12 pedine detenuto con
altrettante basette, 55 segnalini sigaretta, ottima merce di scambio,
6 segnalini pestaggio numerati con 1 e 2 a seconda della faccia, un
dado e due pedine Michel e Michelle per la variante.
PREPARAZIONE: Posizionare i detenuti
nelle proprie aree sarà la partenza dalla quale trovare ogni modo
utile per accaparrarsi i preziosi oggetti che serviranno a scavare un
tunnel per uscire.
Per iniziare a giocare con “Dig your
way out” bisognerà innanzitutto piazzare il tabellone al centro
del tavolo e dividere le carte strumento a seconda della tipologia e
piazzarle sul tabellone nei relativi slot e la stessa cosa andrà
fatta per le carte gang da suddividere in base alla tipologia per
piazzarle poi a lato del tabellone. Con le carte ricerca andrà
composto un unico mazzo da mescolare bene e piazzare sul proprio
alloggiamento, mentre andranno a lato del tabellone i segnalini
pestaggio e le sigarette.
Ogni giocatore sceglierà un detenuto,
piazzerà la propria pedina nella blocco detentivo e poggiando
davanti a sé la relativa plancia, oltre ad una carta precedenti da
tenere nascosta agli altri. Basterà pescare poi consegnare 3 carte
ricerca ad ogni giocatore per iniziare a giocare: lo scopo del gioco
sarà quello di scavare un tunnel verso l'uscita conquistando un
certo numero di punti a seconda del numero di giocatori presenti al
tavolo.
IL GIOCO: I colpi bassi, si sa, in
prigione non mancano e in “Dig your way out” ogni mezzo sarà
utile per poter ottenere gli strumenti utili per accumulare i punti
che servono per evadere.
Durante un turno di una partita a “Dig
your way out”, un giocatore ha la possibilità di svolgere due
azioni a scelta tra quelle di base e quelle eseguibili nel luogo in
cui si trova la propria pedine detenuto. Le azioni base possono
essere svolte ovunque e permettono di ricercare, ovvero prelevare un
certo numero dal mazzo ricerca in base all'icona presente nel luogo
in cui è presente la propria pedina in quel momento, con la
consapevolezza di non poter mai trattenere più di 10 carte alla fine
del proprio turno.
Con un'altra azione base ci si potrà anche
muovere, ovvero spendere entrambe le proprie azioni per spostarsi in
un luogo a scelta, oppure affidarsi al tiro di dado e scegliere uno
dei due posti nella prigione contrassegnati con lo stesso numero:
qualora si fosse già in uno dei posti indicato dal dado, bisognerà
obbligatoriamente spostarsi nell'altro.
Altra possibilità è quella
di entrare a far parte di una gang scartando un certo numero di carte
diverse dalla propria mano che rechino il simbolo relativo alla gang
con la quale si vuole collaborare: il premio sarà la prima carta del
relativo mazzo gang che permetterà di ottenere dei benefici come
azione extra durante il proprio turno, ma si dovrà scartare
un'eventuale carta gang già posseduta per far spazio a quella nuova,
visto che se ne potrà avere sempre e soltanto una alla volta.
Importantissima azione base è quella di creazione, ovvero seguire la
tabella sul tabellone per convertire alcuni oggetti dalla propria
mano di carte in utili strumenti di scavo da prendere direttamente
dai relativi mazzi: quest'azione non si potrà eseguire se la propria
pedina detenuto è nelle docce o nel blocco detentivo oppure se il
proprio personaggio ha subito anche solo un pestaggio.
I pestaggi
possono essere inferti o subiti con un'altra azione base, ovvero
l'estorsione: giocando una carta arma contro un altro giocatore, gli
si chiederà di offrire un certo strumento di scavo dalla mano. A
quel punto il giocatore avrà due opportunità: collaborare e quindi
cedere l'oggetto senza pestaggi, oppure qualora non si avesse
l'oggetto richiesto o non si volesse cedere con le buone, si attiverà
uno scontro mediante il quale a turno, ogni giocatore dovrà calare
una carta arma per stabilire chi dei due rivali subirà un pestaggio,
prelevando un segnalino dalla riserva. Il pestato perderà
inevitabilmente una carta: quella richiesta se si tratterà di chi è
stato attaccato, mentre una carta casuale in qualunque altro caso.
L'ultima azione base da poter scegliere è quella di giocare una
carta azione dalla propria mano e risolverne immediatamente gli
effetti. Tutte le altre azioni saranno invece attivabili solamente
trovandosi con la propria pedina nel luogo apposito, come ad esempio
scavare nel blocco detentivo, azione possibile solo nel caso il
proprio personaggio non abbia subito due pestaggi e permette di
giocare una carta strumento dalla propria mano nella propria area di
gioco, guadagnando subito il numero di punti indicato, nella mensa si
potrà rubare un cucchiaio, mentre in infermeria ci si potrà curare
dai pestaggi. Infine nell'area ricreativa si potranno svolgere due
azioni differenti: cedere carte dalla propria mano in cambio di un
numero di sigarette pari a quello indicato sulle carte scartate,
oppure comprare strumenti pagando con le sigarette possedute.
In
qualunque momento del proprio turno, oltre alle due azioni canoniche
da svolgere, un giocatore potrà attivare il potere della sua carta
gang, nonché attivare, ma una sola volta per partita, la propria
carta precedenti: si potrà attivare anche il potere indicato più in
basso sulla carta qualora si possedesse una carta della gang
indicata. Il gioco terminerà con la vittoria del primo giocatore che
raggiungerà o supererà il numero di punti tunnel stabilito in base
al numero di giocatori che va dai 12 punti se si gioca in 2 o 3
giocatori, 10 in 4 e 8 punti con 5 o 6 giocatori.
CONSIDERAZIONI: Un gioco ricco di
interazione e di cattiveria che farà sicuramente gola ai fan dei giochi competitivi a base di colpi bassi e dotati di una forte atmosfera
coerente con l'ambientazione.
Come l'ambientazione di base poteva
suggerire, “Dig your way out” è un gioco in cui tutto ciò che
ci si potrebbe aspettare da gang diverse che condividono uno spazio
chiuso possa offrire, ovvero una buona dose di interazione tra i
giocatori condita da colpi bassi, estorsioni e cattiverie.
Quest'aspetto ovviamente rende particolarmente indicato questo titolo
per chi ama azzuffarsi al tavolo e tentare qualunque metodo per poter
mettere i bastoni tra le ruote ai propri avversari, pur facendo
attenzione a gestire bene le proprie azioni durante il turno per
proseguire nel proprio obiettivo, ma è anche una qualità che, al tempo stesso rende indigesto
il titolo a chi non ama subire troppe angherie al tavolo ed
ovviamente i permalosi.
Superato questo filtro, il gioco presenta una
vasta gamma di azioni che sono pienamente coerenti con
l'ambientazione scelta e che andranno strategicamente gestite per
poter giungere il prima possibile all'obiettivo che tutti avranno,
ovvero di utilizzare le carte strumento più importanti per poter
ottenere i punti tunnel necessari per vincere: il commercio di
sigarette potrebbe essere una lecita e leale formula per ottenerli,
ma a quel punto perchè non tentare di pestare qualcuno che ne ha
appena nascosto qualcuno dirigendosi verso il blocco detentivo?
Ovviamente con la pesca delle carte tramite la ricerca e
l'affidamento ad un tiro di dado per giungere nei luoghi ben distinti
del carcere, il fattore fortuna sarà presente, anche se sarà
possibile mitigarlo concentrando un intero turno spostando la propria
pedina verso un luogo determinato: se questo porterà un po' di
dubbio in qualunque momento del turno, è anche vero che ciò
regalerà quel pizzico di brio in più che altrimenti avrebbe
collocato questo titolo in un settore troppo freddo per ciò che
vuole proporre.
“Dig your way out” propone anche due varianti di
gioco, magari da introdurre dopo un certo numero di partite per
rendere più pepata l'esperienza di gioco: ad esempio la presenza di
un Michel o Michelle permetterà ad una sorta di personaggio non
giocante, ma guidato ad ogni turno da ogni giocatore di far girare
una sorta di scheggia impazzita nei locali della prigione attivando
estorsioni ad ogni spostamento tra i presenti. Chi giudica il gioco
troppo facile avrà diverse difficoltà in più con questa variante
che prende in esame l'azione più cattiva ed interattiva che il gioco
presenta.
Interessante e divertente invece la modalità a squadre, da
proporre evidentemente solo in caso si giochi in 4 o in 6 e
permetterà una gestione di coppia di risorse che in qualche modo
offrirà anche una forma di visione diversa dell'esperienza di gioco,
simulando i veri accordi che in qualche modo possono nascere dietro
le sbarre per sopravvivere alla dura esistenza carceraria.
Un po'
party game, un po' gestione risorse, “Dig your way out” presenta
con la sua trama adulta un buon compromesso tra un gioco scanzonato
ed uno che richiede una certa strategia, andando ad accontentare un
pubblico trasversale che potrà trovare un'occasione diretta e
fortemente interattiva per divertirsi coi propri amici.
Commenti
Posta un commento