"Alta Società", un gioco di aste con splendide illustrazioni


Il mondo snob e patinato dell'”Alta Società” è esattamente quello che andrà esplorato in questo gioco di aste. Si sa che anche i più ricchi potrebbero purtroppo andare in rovina!


Sfarzi e lussi sono senza ombra di dubbio dei miti per molti. Collane di brillanti, vestiti pieni di fronzoli, macchine di lusso e edifici degni di una reggia principesca sono soltanto alcuni degli status symbol per questo tipo di persone intente a bazzicare i piani alti tra quelli che contano. “Alta Società” prende in esame proprio questi personaggi, con uno stile grafico chiaramente ispirato al mondo liberty, che però metterà anche in evidenza il facile declino di questi individui. Dopotutto se oggi hai il portafogli pieno, amministrando male le proprie finanze si può sempre scivolare lungo il pendio della crisi!

COMPONENTI: “Alta Società” è fondamentalmente un gioco di carte, ma quello che colpisce è lo straordinario stile grafico utilizzato che ricorda i lavori di Alphonse Mucha.

“Alta Società” è un gioco di carte ideato dal celebre Reiner Knizia per 3-5 giocatori e pubblicato finalmente in versione italiana da Studio Supernova. All'interno della confezione compatta troviamo semplicemente delle carte suddivise in questo modo: 16 carte status che saranno gli oggetti delle aste e sono contraddistinte a loro volta da 10 carte lusso che offrono punti positivi, 3 carte prestigio che tenderanno ad aumentare quei valori e 3 carte disgrazia che inevitabilmente li faranno crollare. 

Ognuna di queste carte reca un'illustrazione magnifica realizzata da Medusa Dollmaker ed un valore o un simbolo che ne determina l'effetto. Per ognuno dei giocatori sarà invece a disposizione uno dei cinque mazzi composti da 11 carte ciascuno che rappresentano il denaro a disposizione dei ricchi partecipanti alle aste.

PREPARAZIONE: “Alta Società” è caratterizzato da una fase di setup davvero velocissima, visto che andranno semplicemente consegnati i soldi ai giocatori per iniziare con la prima asta.

Per iniziare a tuffarsi nelle accese aste che caratterizzano una partita di “Alta Società” bisognerà svolgere poche e semplicissime operazioni. Occorrerà infatti mescolare l'intero mazzo status, composto quindi dalle carte lusso, carte prestigio e carte disgrazia e poggiarlo al centro del tavolo. Ad ogni partecipante invece andrà distribuito un mazzo di carte denaro di un colore a scelta, totalmente a disposizione per la partita. Lo scopo del gioco sarà quello di acquisire i migliori lussi senza però essere il giocatore che avrà speso di più a fine partita.

IL GIOCO: Trattandosi di un gioco di aste, sono proprio queste le fasi che si susseguiranno durante una partita, ma queste cambieranno anche in base al tipo di carte in palio.


Per iniziare ad accumulare le ricchezze offerte da “Alta Società” bisognerà semplicemente girare la prima carta del mazzo status: questa sarà la carta che sarà in palio per quel round. Partendo dal primo giocatore e poi andando in senso orario, ognuno potrà decidere di puntare oppure di passare

Se si decide di puntare, il giocatore dovrà calare di fronte a sé una o più carte denaro dalla propria mano e il giocatore successivo, se vorrà svolgere la stessa operazione, dovrà farlo in modo da superare l'offerta del giocatore precedente. Se la mano dovesse tornare ad un giocatore che avesse già fatto un'offerta, si potrà aumentare la posta aggiungendo semplicemente delle carte a quelle già messe in gioco. 

In caso di decida invece di passare, il giocatore non parteciperà più all'asta e potrà riprendere in mano tutte le carte giocate per quel round. Quando tutti i giocatori, tranne uno, avranno passato, chi sarà ancora in gioco potrà prendere la carta status per cui si stava giocando e scartare tutte le carte denaro calate per quel turno. 

L'operazione cambia leggermente quando in palio verrà girata una carta disgrazia: per questa tipologia di carte negative infatti si dovrà tentare di puntare per non ottenerla, visto che causerà diversi danni al proprio punteggio finale. La carta infatti andrà al primo giocatore che passerà: il giocatore in questione riprenderà anche in mano tutti i denari giocati eventualmente per quel turno, mentre saranno tutti gli altri giocatori a dover scartare quanto puntato in quella manche. 

Per avere una panoramica di queste carte speciali si può dire che per le carte disgrazia ce n'è una che obbliga a scartare una carta lusso posseduta o comunque la prima che verrà presa, un'altra decurterà il totale di 5 punti ed un'altra addirittura dimezzerà il punteggio totale del giocatore che la possiede, mentre le carte prestigio rappresentano semplicemente 3 copie della stessa carta che permette di raddoppiare il proprio punteggio finale

La partita termina quando sarà rivelata la quarta carta status che reca come sfondo un elegantissimo verde bottiglia al posto del classico color sabbia: quella carta non verrà nemmeno proposta come asta e la partita terminerà immediatamente. 

Non si passerà però subito al conteggio finale, ma tutti i giocatori dovranno prima rivelare l'ammontare di denaro ancora posseduto sulle proprie carte in mano e chi ne avrà di meno sarà escluso dal conteggio finale e non gareggerà per la vittoria. 

Tutti gli altri invece andranno a contare le carte status che avranno conquistando, sommando le carte lusso, raddoppiandone il valore per le carte prestigio e decurtando il dovuto per le carte disgrazia e sarà eletto miglior personalità di spicco chi avrà ottenuto il totale maggiore.

CONSIDERAZIONI: La semplicità di un gioco di aste nasconde la necessità di una strategia da adottare per non rimanere il più povero al tavolo. Più facile a dirsi che a farsi!


Ciò che accoglie chi apre la scatola di “Alta Società” è la bellezza degli artwork che impreziosiscono le carte lusso che verranno messe all'asta durante tutta la partita. Ognuna offre un punteggio diverso ma soprattutto ognuna è caratterizzata da una meravigliosa illustrazione che fa venire in mente un accogliente cafè parigino, una magnifica atmosfera liberty che si respira turno dopo turno. 

Dopo il tuffo nello stile scelto dal gioco però si fanno i conti con le meccaniche e qui ne abbiamo una che rimane ben saldata per tutta la partita, ovvero quella dell'asta, accanita e prepotente, manche dopo manche. 

I giocatori dovranno sfidarsi per ottenere una carta privilegio o una carta lusso ma dovranno anche fare in modo di evitare di avere nelle proprie ricchezza una carta disgrazia che andrà necessariamente ad intaccare quanto di buono ottenuto durante il gioco. 

Ovviamente l'idea che avrebbero tutti sarebbe quella di sperperare le proprie ricchezze, rappresentate da carte denaro, per ottenere i beni di lusso più prestigiosi, ma la regola per la quale il più povero al tavolo non avrà nemmeno accesso al conteggio finale metterà i bastoni tra le ruote agli scialacquatori seriali e costringerà i ricchi giocatori ad effettuare delle dolorose scelte durante i turni di gioco.

Avendo dei valori precisi, le carte denaro dovranno essere utilizzate saggiamente durante le aste anche per la questione rilanci: le carte di valore inferiore potrebbero essere giocate facilmente all'inizio per non osare troppo, ma andando avanti con la partita sarà dura dover rinunciare ad una carta importante per non sprecare una banconota da 25.000 da sfruttare come rilancio. 

Avere una buona memoria per ricordare le carte denaro giocate dagli altri sarebbe ovviamente un ottimo modo per poter determinate le disponibilità di tutti, visto che ogni giocatore partirà con la stessa dotazione iniziale, ma non sarà affatto facile riuscire a gestire i flussi monetari di ogni partecipante al tavolo. 

Interessante anche la sorpresa sul finale del gioco: non avendo mai la necessità di dover mettere all'asta l'intero mazzo di carte, ma doversi fermare all'arrivo della quarta carta con sfondo colorato, metterà i giocatori costantemente sulla graticola, evitando la possibilità di conoscere il momento preciso in cui si potrà calare una ricchezza in più ben sapendo di non correre il rischio di farsi scappare qualcosa di grosso subito dopo. 

Per tutte queste ragioni, “Alta Società” è un gioco di aste dal sapore classico e semplice ma con quel paio di tocchi di classe, perfettamente coerenti con la splendida ambientazione scelta, che rendono quest'elegante titolo, un piccolo gioiellino da proporre a qualunque target di giocatori o di semplici curiosi da introdurre al mondo ludico.

Ritenete di essere oculati nelle spese ma caparbi nell'ottenere i lussi che più vi solleticano l'interesse? Allora acquistate subito una copia di "Alta Società" seguendo questo link e dimostrate di non essere i peggiori dilapidatori di patrimonio e non fatevi azzerare gli averi dalle carte disgrazia!

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