“Decktective: Lo sguardo dello spettro”, si torna ad indagare in una struttura di gioco 3D (NO SPOILER)
In un museo importante accade qualcosa
di molto strano e impersonando degli agenti di polizia dobbiamo far
luce sul caso del nuovo capitolo di “Decktective” intitolato “Lo
sguardo dello spettro”.
E' passato qualche mese da quando una
scatolina compatta arrivata timidamente nei negozi aprì quella che
sembra essere una nuova linea di giochi investigativi tascabili
capaci di mostrare una storia ben delineata che addirittura crea dei
colpi di scena durante la partita stessa, ma ecco arrivare già il
secondo capitolo.
Si tratta di “Decktective”, un prodotto che
riesce addirittura a creare, con i suoi pochi componenti, a creare
una vera e propria struttura 3D capace id catapultare i giocatori nel
pieno dell'azione e di condividere con i propri alleati delle
informazioni essenziali per la risoluzione di un caso. Vediamo di
scoprire meglio di cosa si tratta.
COMPONENTI: In poco più di 60 carte è
condensato un'intera trama degna di un libro giallo ed ogni carta può
contenere degli indizi importanti per scoprire dei retroscena
essenziali.
“Decktective: Lo sguardo dello
spettro” è un gioco di Martino Chiacchiera e Silvano Sorrentino
per 1-6 giocatori pubblicato da dV Giochi. La confezione è di
quelle tascabili e al suo interno, oltre ad una serie di graffette
utili per delineare le scelte fatte in fase di risoluzione del caso,
ci saranno semplicemente 62 carte di grande formato.
Su queste carte
sarà spiegato brevemente il regolamento del gioco, senza quindi la
necessità di dover leggere delle regole prima di proporre al gruppo
di vivere l'esperienza, e ovviamente tutti gli indizi utili per
risolvere il caso, nonché le domande finali a cui accedere, con le
relative ed esaustive risposte.
PREPARAZIONE: Praticamente non esiste
una fase di preparazione del gioco, visto che anche il mazzo di carte
non dev'essere assolutamente mescolato, ma dev'essere usato così
com'è.
Per iniziare a vivere l'avventura
raccontata da “Decktective: Lo sguardo dello spettro” non servirà
praticamente fare nient'altro che prendere l'intero mazzo di carte
dalla scatola e selezionare un lettore per poter iniziare la
comprensione della meccanica del gioco spiegata in modo breve e
semplice sulle prime carte, leggendole seguendo semplicemente le
istruzioni espresse.
L'ambientazione è quella di un museo inglese in
cui è scattato un allarme e pare che il guardiano abbia visto un
misterioso spettro con degli occhi luminosi. Le prime carte
permetteranno addirittura la costruzione di un'ala del museo
sfruttando la scatola stessa del gioco e non si tratterà solo di una
scelta puramente estetica, ma potrà offrire anche preziosi elementi
per risolvere il caso. Lo scopo dell'avventura sarà quello di trovare la
risposta ad alcune domande che il gioco porrà ai partecipanti dopo
che saranno state prese in esame tutte le carte indizio e decidere
quindi le risposte considerate corrette per procedere poi alla
verifica.
IL GIOCO: Una meccanica molto semplice
che richiede di giocare una carta in modo palese a tutti i giocatori o
scartarla per guadagnare preziosi punti per mostrare
agli altri indizi più importanti.
Ogni giocatore inizierà la partita con
una serie di carte segrete nella propria mano: si tratterà dei primi
indizi a cui i giocatori avranno accesso, contraddistinti da un
numero nella parte superiore che indica semplicemente la numerazione
delle carte che devono rimanere ordinate all'interno del mazzo, un
numero di costo che indicherà un fattore da tener presente per poter
giocare quella carta sul tavolo, in modo che tutti possano scoprire
il suo contenuto.
Su ogni carta può essere presente un'immagine di
un dettaglio particolare, la dichiarazione di un personaggio o
un'informazione che potrebbe essere essenziale o meno ai fini della
risoluzione del caso.
Ogni giocatore leggerà per conto proprio il
contenuto delle proprie carte e potrà condividere con gli altri
esclusivamente il titolo di ogni carta, mentre al proprio turno si
troverà a fare una scelta importante: secondo la prima si potrà
scartare una delle proprie carte, tentando di memorizzarla ma senza
poterla condividere subito con gli altri, creando così un mazzo
comune di carte coperte.
La seconda opzione invece permette di rendere
la carta palese a tutti ma rispettando però il costo espresso per il
quale si deve valutare il numero di carte presenti nel mazzo comune
di scarto: se questo mazzo contiene il numero di carte uguale o
superiore al quello espresso dal costo della carta che vogliamo
giocare, allora si potrà piazzare al centro del tavolo e rendere
disponibile a tutti le informazioni che racconta.
Ad un certo punto
le carte indizio saranno esaurite e il gioco stesso vi metterà di
fronte alla necessità di trovare una spiegazione a quanto scoperto
fino a quel momento e rispondere ad una serie di domande che saranno
esposte piazzando le graffette in corrispondenza degli elementi
desiderati come risposte. Dopo aver chiacchierato e aver decretato
valide le proprie risposte, si andrà a leggere la soluzione
verificando quindi un punteggio che porterà alla risoluzione del
caso da parte dei giocatori o al suo triste insabbiamento.
CONSIDERAZIONI: Una storia con qualche
tinta horror e degna di un film giallo fa da sfondo al nuovo capitolo
di Decktective che pecca però di qualche leggerezza nella trama.
L'ambientazione scelta per questo
secondo capitolo della saga di “Deckscape” è senza dubbio dotato
di grande fascino: ci troviamo infatti in Scozia all'interno di un
museo molto importante in cui scatta misteriosamente l'allarme e i
giocatori, nei panni della polizia, faranno subito la conoscenza di
un custode in escandescenze per la paura, visto che lo spirito di
Macbeth, personaggio raccontato magistralmente da Shakespeare
potrebbe essersi manifestato.
Da questo preambolo prenderà vita
un'indagine che sarà ovviamente gestita dai giocatori che dovranno
scegliere l'importanza da dare a determinati indizi e trovare così
un nesso tra tutti gli elementi che saranno messi in evidenza.
Ovviamente il gioco si basa molto sulla comunicazione reciproca tra
giocatori: mostrare le proprie carte agli altri sarà sempre molto
utile, ma non tutte potranno essere palesi agli altri visto che
servirà un inevitabile costo da pagare per essere messe in piazza.
Questo meccanismo obbliga i giocatori a sfruttare molto la propria
memoria, perchè almeno in fase di domande sarà possibile raccontare
agli altri il contenuto delle carte scartate, ma senza ovviamente
poter avere nuovamente accesso a quelle informazioni visivamente con
le carte stesse davanti.
Questo permetterà di raccogliere solo una
porzione delle informazioni da poter condividere sul tavolo con gli
altri, lasciando solo alla memoria il compito di concatenare i vari
elementi sfruttati per trovare le risposte alle domande che poi il
gioco suggerirà.
La risoluzione del caso, senza addentrarci negli
spoiler, pecca forse di qualche leggerezza a livello pratico, così
come una delle domande finali potrebbe sembrare un po' troppo vaga
per poter fornire una risposta chiara e di coerenza con la trama, ma
resta validissima l'ambientazione utilizzata che, in un gioco del
genere, è un fattore molto importante da considerare per far
immergere i giocatori nel pieno delle atmosfere delle indagini.
E'
molto apprezzabile la presenza di numerosi colpi di scena che
bloccheranno momentaneamente il gioco per raccontare delle cose
importanti ai giocatori: anche senza giocare nulla alcuni eventi si
manifesteranno e potranno in qualche modo cambiare anche le carte in
tavola rispetto ad alcune informazioni che potevano essere
considerate inutili ma che magari potrebbero invece riacquistare
potere.
“Decktective: Lo sguardo dello spettro” si mostra in
definitiva come una piacevolissima attrattiva per una serata da
passare in compagnia: vivere tutti insieme un vero caso poliziesco
attraverso la scoperta di indizi validi e una trama che prende corpo
carta dopo carta è un'offerta che pochi titoli possono proporre.
Nell'ormai vasto mercato di giochi one shot, “Decktective”,
complice anche l'interessante trovata della struttura 3D, rappresenta
un ottimo modo per rendere complice un gruppo di amici allo stesso
tavolo.
Movimentare una serata con un'indagine non è cosa facile, ma con "Decktective: Lo sguardo dello spettro", il vostro gruppo di amici potrà improvvisarsi detective per mettere in luce un caso in un'affascinante museo inglese, scenario ricco di colpi di scena. Il prezzo è davvero minimo, non ci credete? Correte a questo link per scoprirlo!
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