"Pictures", è il gioco che merita lo Spiel des Jahres 2020?
Delle pietre, dello spago, dei pezzi di costruzione, delle carte piene di elementi e un quadrato con dei cubetti sono dei mezzi per creare i suggerimenti giusti di “Pictures”.
Ben cinque diversi elementi serviranno a comunicare agli altri l’identità di una carta misteriosa contenuta in un set di 16, ma non basterà concentrarsi su un unico mezzo di comunicazione visto che ogni elemento ruoterà durante la partita costringendo i giocatori a mettersi in discussione ogni volta con un nuovo modo di interagire.
COMPONENTI: Oltre ad un mazzo di quasi 100 carte a doppia faccia, la chiave di tutto il gioco è rappresentata proprio dagli elementi utilizzati per indicare un certo dettaglio agli altri.
All’interno della confezione fanno subito capolino 91 carte illustrate da bellissime fotografie, ognuna a doppia faccia, raddoppiando quindi le immagini disponibili, ma sono presenti anche 19 carte icona che presentano alcuni elementi di natura piuttosto semplice come un fiocco di neve, una freccia e così via: questo rappresenta il primo dei 5 set contenuti nella confezione.
Il secondo è composto da una cornice quadrata accompagnata da 24 cubetti colorati, il terzo da 6 diversi blocchi in legno simili a quelli con cui i bambini si divertono a costruire, il quarto da quattro bastoncini ed altrettante pietre, mentre in quinto da due pezzi di spago di diversa lunghezza.
Completano la lista di dotazioni 4 segnalini lettera ovali, 4 segnalini numero ovali, 4 segnalini Pictures, un blocchetto segnapunti utile anche per dare le risposte durante i round, un sacchetto di stoffa e 48 gettoni coordinata.
PREPARAZIONE: Creare la griglia di immagini sarà il compito da svolgere per la preparazione di una partita a “Pictures” oltre alla distribuzione di un set a ciascun giocatore.
Per cominciare a giocare con “Pictures” bisognerà mescolare bene il mazzo di carte immagine e piazzarne 16 al centro del tavolo creando uno schema 4x4. Al lato superiore dello schema andranno piazzati i segnalini ovali numero, mentre alla sinistra quelli con le lettere, creando così una serie di coordinate.
All’interno del sacchetto andranno piazzati tutti i gettoni coordinata, mentre ogni giocatore prenderà un set di materiali e un foglio dal blocchetto, segnando nella parte apposita, i nomi degli altri giocatori. Lo scopo del gioco è quello di indovinare le carte che gli altri giocatori tenteranno di far capire agli altri e, allo stesso tempo, di utilizzare al meglio il proprio set per far intuire la propria immagine nello schema.
IL GIOCO: Pescare un gettone coordinata indicherà quale immagine far indovinare e sarà divertente trovare il modo di sfruttare il proprio set per svolgere questo compito.
Ogni round di “Pictures” cominciare facendo passare il sacchetto con le coordinate tra i giocatori: ognuno pescherà un gettone che comunicherà segretamente quale sia la carta all’interno dello schema che dovrà essere indicata agli altri giocatori.
Quando tutti conosceranno l’identità della propria carta, dovranno utilizzare il proprio set per poterla descrivere agli altri, tentando di svolgere questo lavoro nel migliore dei modi: l’unico limite alla proposta sarà la fantasia e solo un paio di set avranno delle regole specifiche per essere utilizzati.
Ad esempio il set con cornice e cubetti obbligherà il giocatore che dovrà sfruttarlo ad utilizzare esattamente 9 cubetti da inserire all’interno del riquadro della cornice, mentre chi avrà il mazzo di carte icona, dovrà utilizzarne da 2 a 5, ma nel modo che più riterrà opportuno. Qualora fosse utile, i giocatori potranno anche piazzare un gettone Pictures nella parte inferiore della propria creazione, proprio per indicarne il verso agli altri giocatori.
Quando tutti i giocatori avranno sistemato il proprio set in modo da sembrare convincenti nel mostrare agli altri l’identità della propria carta di riferimento, ognuno dovrà scrivere segretamente sul proprio foglio, in corrispondenza dei relativi nomi, la coordinata della carta che ritengono sia stata creata da ognuno: all’interno del sacchetto ci sono anche più copie della stessa coordinata, è quindi probabilmente che anche più giocatori, seppur con set diversi, potrebbero aver dovuto giocare con la stessa immagine.
L’ultimo step è l’assegnazione dei punti: ognuno rivelerà le proprie coordinate ed anche le proprie risposte, ricevendo un punto per ogni giocatore che avrà capito la propria carta di riferimento e un punto per ogni carta altrui correttamente abbinata.
La preparazione per il round successivo comporta lo spostamento in senso orario dei set di ogni giocatore, andando quindi a consegnare al giocatore alla propria sinistra il set utilizzato nella manche precedente, ricevendo il set del giocatore alla destra: qualora non si giochi in 5, i set non utilizzati andranno alla destra del giocatore più anziano e verranno scalati ogni volta come se fossero stati usati da un personaggio non giocante.
Una partita di “Pictures” dura cinque round, permettendo quindi ad ognuno di utilizzare ogni set una volta e sarà incoronato vincitore colui che avrà ottenuto il maggior numero di punti.
CONSIDERAZIONI: Intuito e creatività sono elementi che devono necessariamente essere presenti durante una partita di “Pictures”, fonte di folli risate per dei comici risultati.
“Pictures” stupisce per la sua semplicità visto che appare come un gioco interessante, diretto, accattivate e perfetto sia per dei giocatori navigati in cerca di uno stimolo creativo, sia per una platea più ampia che non voglia mettersi alla prova con un titolo impegnativo.
Quelle che verranno usate durante il gioco sono delle vere e proprie fotografie, non disegni, quindi si tratterà di scene o elementi reali che andranno necessariamente ricreati con i pochi mezzi che i giocatori avranno a disposizione: questa caratteristica andrà ovviamente a ricercare la necessità di essere molto creativi in fase di produzione della propria opera, e successivamente molto intuitivi ed entrare nella mente dei propri colleghi per capire ciò che vogliono comunicare.
Ogni set offre ovviamente un livello di difficoltà differente che cambierà inevitabilmente a seconda della sfida che sarà assegnata dalla sorte: sarà sicuramente molto più semplice far capire l’abbinamento con un’immagine dalle fattezze tonde utilizzando la coppia di spaghi e un po’ meno sfruttando la cornice di pixel o i pezzi da costruzione, ma chiaramente un saggio uso di questi elementi potrà essere provvidenziale per far scattare l’intuizione agli altri.
Numerosissime le immagini presenti nel gioco e ovviamente le combinazioni che potranno essere formate: essendo a doppia faccia, si potrà avere a disposizione un quantitativo di circa 200 immagini che ovviamente potranno essere ricreate in 5 modi differenti, andando a sfruttare poi in modi sempre diversi gli elementi a disposizione, a seconda del giocatore che avrà l’incarico.
Facendo slittare i set tra i giocatori ed obbligando quindi ognuno a doversi confrontare con ogni mezzo per ricreate l’immagine della carta assegnata dalla coordinata, ognuno dovrà necessariamente mettere in moto la propria fantasia nei 5 diversi modi: in questa maniera qualcuno potrà trovare maggior confidenza con legnetti e pietre mentre qualcun altro potrebbe mostrarsi come un mago nell’utilizzo del set di carte icona da sfruttare nel modo più consapevole.
Talvolta sarà inevitabile affidarsi alla capacità di intuizione degli altri che dovranno lavorare moltissimo di fantasia per capire il significato di una disposizione specifica ma è proprio questo il fattore più divertente di una partita di “Pictures”, visto che non sarà raro brancolare nel buio per una creazione che può apparire lontana da ogni immagine proposta nella griglia ma che scatenerà fragorose risate nella fase di risoluzione.
Ben strutturato anche il sistema di punteggio che premia a tutto tondo i giocatori, sia per la propria capacità di gestire al meglio il set del turno per comunicare con gli altri, sia per aver lavorato bene di perspicacia ed aver indovinato le proposte altrui.
Nonostante sia un gioco “semplice” e non dedicato esclusivamente alla platea dei gamers più accaniti, “Pictures” dimostra di meritare lo Spiel des Jahres per la sua base geniale che stimola la creatività e rende quasi impossibile non voler intavolare subito un nuovo set di carte per mettersi nuovamente alla prova con i 5 set e la voglia di creare.
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