"Tekhenu", gestire i dadi all'ombra dell'obelisco
Un grande obelisco fa ombra sul territorio e influirà sulla bontà o sulla contaminazione dei dadi che permetteranno di svolgere le varie azioni: un meccanismo tutto particolare quello di “Tekhenu”.
I panni che dovrete vestire sono quelli di nobili nell'antico Egitto che si dovranno preoccupare di costruire il Tempio di Amun-Ra nella porzione di territorio che diverrà Ipet-Isut. E' stato già eretto un magnifico obelisco che permetterà, con la sua ombra, di rendere più o meno complicate delle operazioni che saranno dedicate a sei preziose divinità dell'epoca. Una gestione ottimale dei dadi dovrà permettere ai giocatori di organizzare al meglio le proprie attività costruendo nuovi edifici e dedicando statue ai lati del tempio e delle cave o dedicarle alle divinità più apprezzate. Ecco “Tekhenu” con il suo particolare sistema di gioco.
COMPONENTI: Davvero numerosissimi i componenti che si ritroveranno all'ombra dell'obelisco, a cominciare dai 26 dadi per continuare con numerosi segnalini e carte di varie tipologie.
“Tekhenu” è un gioco da tavolo ideato da Daniele Tascini e David Turczi per 1-4 giocatori e pubblicato in versione italiana da Giochix. Nella scatola dal peso consistente troviamo innanzitutto un ampio tabellone con l'area dell'obelisco che invade buona parte dello spazio con una grande ruota su cui si diramano le diverse aree associate a ciascuna divinità, ovviamente sullo spazio centrale andranno posti obelisco con relativa ruota.
Davvero numerosi i segnalini tra papiri, calcare, pane, granito, oro, fede e scriba, oltre a due indicatori di punteggio, 6 tessere horus per la relativa azione e 27 tessere colonna che mostrano un costo e un'eventuale abilità da attivare. Per quanto riguarda le dotazioni per ogni giocatore troviamo 4 plance composte dai tracciati di produzione, spazio per le varie strutture e una bilancia su cui sistemare i dadi azione, inoltre per ogni giocatore sono disponibili 10 edifici, 8 pilastri, 4 segnalini produzione, 6 statue e due segnalini, uno per una fase specifica denominata Maat e uno per segnare i punti, oltre ad un meeple per indicare la popolazione ed uno più piccolo per il livello di felicità.
Numerose anche le carte, con 24 carte benedizione con effetti istantanei, 24 carte tecnologia che offrono bonus fissi durante la partita, 24 carte decreto che invece portano nuovi modi di fare punti a fine partita, 12 carte iniziali per stabilire una dotazione di partenza per ogni giocatore, 4 carte destino per ulteriori bonus e decidere i vincitori in caso di pareggio.
Disponendo anche di una modalità in solitario, il gioco presenta anche una piccola dotazione utilizzata solo in questo caso, ovvero 10 tessere Botankhamun, un gettone Deben e un indicatore progresso. Chiudono la lista di componenti 26 dadi, 6 in grigio e 5 per gli altri 4 colori ovvero nero, bianco, giallo e marrone.
PREPARAZIONE: Avendo una dotazione particolarmente corposa, la preparazione è abbastanza lunga , sia per le plance di ogni giocatore che per la preparazione del tabellone.
Per iniziare a giocare a “Tekhenu” occorrerà piazzare il tabellone al centro del tavolo sistemando subito la ruota e l'obelisco nell'apposito incavo, facendo attenzione che le linee della ruota combacino con le linee divisorie delle varie sezioni e bisognerà poi piazzare il primo segnalino punteggio a 4 settori di distanza e il secondo dopo ulteriori 4.
Le tessere pilastro andranno mescolate e dalla pila posta accanto al tabellone si dovranno prelevare le prime 3 da piazzare nello spazio di Ra, mentre 4 segnalini oro andranno piazzati negli spazi superiori della cava e in due lati esterni del tempio.
A seconda del numero di giocatori bisognerà inserire nel sacchetto un certo numero di dadi e per ognuna delle sezioni intorno all'obelisco ne andranno estratti 3 e posizionati nelle tre fasce a seconda della corrispondenza tra colore del dado e livello di luce o ombra dello spazio: questo andrà fatto perchè ogni dado sarà così puro, contaminato o proibito, ovvero inaccessibile.
Ogni giocatore dovrà ricevere una plancia su cui posizionerà i segnalini produzione negli spazi più bassi dei tracciati e sistemare statue e edifici negli appositi spazi, mentre bisognerà tenere fuori i pilastri insieme ad un oro e uno scriba. I segnalini popolazione e felicità andranno rispettivamente su 5 e 2 mentre quello dei punti vittoria andrà sul 10.
Ogni tipo di carta andrà mescolato separatamente e seguendo le indicazioni del tabellone andranno sistemate quelle richieste nelle prime due sezioni della parte bassa del tabellone. Ogni giocatore riceverà poi due decreti ma dovrà tenerne solo uno, mentre le carte iniziali andranno posizionate sul piano di gioco a seconda del numero di giocatori e a partire dal primo ognuno ne prenderà una e poi una seconda facendo il giro inverso.
Contando i valori sulle carte ottenute andrà deciso un ordine di turno ed in base a questo ognuno prenderà anche una carta destino che offrirà una dotazione da prendere insieme a quelle offerte dalle carte iniziali. Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior numero di punti con la costruzione del tempio e portando a termine gli obiettivi richiesti dalle carte destino.
IL GIOCO: Ogni dado potrà essere utilizzato per svolgere una delle 6 azioni disponibili o per ottenere nuove risorse, ma occhio ad avere sempre un equilibrio quasi perfetto tra le scelte da fare.
Una partita di “Tekhenu” è composta da 16 round che sono scanditi da alcune fasi specifiche: ogni due round di gioco ci sarà una rotazione dell'obelisco centrale che quindi cambierà le zone di luce ed ombra e la posizione di alcuni dadi, ogni due rotazioni ci sarà una fase di Maat in cui verificare l'equilibrio delle scelte fatte con i dadi prelevati nei round precedenti e ogni due fasi di Maat si avrà una fase punteggio, dopo la seconda fase punteggio la partita sarà terminata.
Al proprio turno un giocatore non dovrà far altro che prendere un dado da una sezione pura o contaminata di uno spicchio intorno all'obelisco, posizionarlo rispettivamente alla sinistra o alla destra della bilancia sulla propria plancia a seconda della posizione da cui viene preso il dado e scegliere un'azione tra le 6 disponibili, oppure annunciare di voler prendere risorse.
In quest'ultimo caso si prenderanno tante risorse del tipo associato al dado (pane col marrone, papiro col giallo, calcare col bianco e granito col nero) ma solo fino ad arrivare al livello massimo di produzione disponibile, mentre gli eventuali eccessi andranno sistemati sul lato contaminato della bilancia.
Le azioni disponibili invece sono tutte associate ad una diversa divinità. L'azione di Horus permette di costruire una statua: pagando il granito indicato dallo spazio statua, se ne potrà costruire una in uno degli spazi esterni del tempio o della cava prendendo l'oro che si troverà sopra, oppure posizionarla in un settore di uno degli spicchi di ruota. In quest'ultimo modo chi svolgerà un'azione relativa allo spazio dove si trova una statua, farà guadagnare un bonus al proprietario in base al valore del dado, seguendo una tabella indicata dallo spazio Horus.
Con l'azione di Ra si potrà costruire un settore del tempio pagando quanto indicato dalla tessera che si vuole acquistare e piazzandola in un quadrato del tempio: allineando i bordi si guadagneranno punti, così come i punti stampati sullo spazio dove si preleva la tessera e per eventuali edifici posizionati nella riga o nella colonna dove sorge il nuovo pilastro.
L'azione di Hathor permette di costruire un edificio pagando il pane indicato e prendendo una risorsa per tipo di quelle indicate nella riga o nella colonna del tempio che si affaccia su quello spazio, nonché 3 punti per ogni proprio pilastro presente in quella fila. In più aumenterà la popolazione di un numero di spazi pari al valore del dado.
L'azione del dio Bastet permetterà di aumentare la felicità ed eventualmente prendere nuovi scriba, ma badando bene che la felicità non potrà mai essere maggiore rispetto alla popolazione: sorpassando determinati settori, bisognerà anche posizionare nuove carte nelle sezioni prima lasciate vuote.
Con l'azione di Thoth si prenderanno nuove carte: il valore del dado indicherà il numero di carte da poter prendere in cambio di un certo numero di papiri, mentre il livello di felicità indicherà da quale sezione poterlo fare.
L'azione di Osiride infine permette di pagare una felicità per costruire un edificio in una sezione della cava: a seconda del valore del dado si potrà posizionare su una casella a piacere di una precisa riga e guadagnare subito le risorse indicate, nonché far salire alcuni segnalini produzione.
Quando dopo due round si dovrà svolgere una rotazione dell'obelisco, si dovranno posizionare 4 nuovi dadi in ognuna delle due nuove sezioni al buio e bisognerà anche sistemare la collocazione dei dadi presenti che potrebbero cambiare postazione in base allo schema di luminosità e colore.
La fase di Maat prevede che ogni giocatore confronti il valore di dadi presenti sulla propria bilancia, sottraendo il valore di quelli a destra dal valore di quelli a sinistra, aggiungendo eventuali segnalini fede per cercare di avvicinarsi nel modo migliore all'equilibrio perfetto. Chi avrà ottenuto un valore troppo negativo, da -3 in poi, perderà anche dei punti vittoria e questo criterio servirà anche a sancire un nuovo ordine di turno e la scelta delle carte destino a partire dal nuovo primo giocatore.
La fase di punteggio invece offre 3 punti per le maggioranze presenti in ogni colonna della cava, un punto per ogni edificio e statua al Tempio, un punto per ogni pilastro che abbia nella stessa riga o colonna edifici del proprio colore, punti visibili negli spazi delle statue man mano che verranno costruite, 3 punti vittoria per ogni step superato dal proprio segnalino felicità, 2 punti per ogni segnalino produzione al massimo e punti vittoria visibili nella fila degli edifici costruiti. Ognuno dovrà poi pagare tanto pane quanto indicato dalla stessa fila di edifici che diverrà maggiore dopo ogni costruzione.
Dopo la seconda fase punteggio si andranno ad aggiungere anche quelli derivanti dalle proprie carte destino, ma si potrà sommare solamente un massimo di 3 carte con simboli in alto diversi tra loro: chi avrà ottenuto il totale maggiore, sarà ovviamente dichiarato vincitore.
“Tekhenu” presenta anche una modalità per giocatore singolo in cui si sfiderà Botankhamun che utilizzerà per i suoi turni una serie di azioni indicate da una speciale piramide di tessere che verrà formata in fase di preparazione del gioco: prenderà sempre, se disponibili, i dadi puri dal valore più alto rispetto alle azioni indicate e sarà anche possibile settare dei livelli di difficoltà per rendere la sfida più o meno complessa, magari per intensificare il coinvolgimento nella partita dopo un buon numero di prove.
CONSIDERAZIONI: Un gioco complesso che però offre numerosi spunti e soddisfazioni per ogni tipologia di azione che potrà essere svolta, con sorprese finali davvero inimmaginabili.
Per poter giocare a “Tekhenu” servirà mettersi comodi e godersi un bel po' di spiegazione perchè di certo carne al fuoco ce n'è tanta e prima di iniziare a giocare servirà capire bene ogni meccanismo che si trova dietro questo gioco. Avendo 16 turni scanditi da un certo numero di fasi che si attiveranno dopo un certo numero di step, sarà necessario capire bene cosa avverrà e quando per non farsi trovare impreparati di fronte ad una fase di Maat oppure essere sprovvisti di molte entrate alla fase punteggio intermedia.
Dopo aver offerto la massima attenzione per la spiegazione sarà anche necessario avere un minimo di concentrazione nelle prime azioni visto che magari con manuale alla mano, bisognerà ricordare dove servirà un certo valore del dado e con quale azione sarà possibile svolgere quello che si desidera compiere, ma già dopo uno o due round tutto filerà sempre più liscio e sarà quindi un dinamico fluire di fasi fino alla naturale conclusione del gioco.
Ogni dado prelevato da un settore potrà essere utilizzato per svolgere una qualunque azione, ma ovviamente bisognerà iniziare a tessere una bella strategia per poter puntare al maggior numero di punti: una tecnica interessante potrebbe essere quella di costruire statue all'interno della ruota per poter avere rendite continue dagli altri giocatori, ma anche aumentare le produzioni con la cava potrà essere una buona mossa per poi saltare un'azione per recuperare utili risorse.
La maggior parte dei punti andrà però fatta al tempio, costruendo in special modo pilastri, in modo da far combaciare al meglio i tasselli acquistati, ma anche costruendo edifici nelle giuste corrispondenze dei propri pilastri, mossa ottima anche in fase di punteggio visti i calcoli che andranno fatti.
Non è da sottovalutare la fase Maat e quindi un certo equilibrio tra i dadi puri e contaminati che si potranno prendere: essere il primo giocatore rappresenterà un'ottima mossa per avere sempre la prima scelta rispetto ai dadi disponibili e quindi scegliere subito se puntare ad un dado puro o magari ad un colore specifico privandolo agli altri giocatori.
Parlando dell'ergonomia del gioco, ogni cosa è perfettamente spiegata anche dal tabellone con dei box che fungeranno da utili reminder durante la partita ed anche dagli spicchi di ruota che verteranno poi nelle zone dedicate alle varie divinità e quindi alle azioni ad essi associate.
Incredibile come nel finale della partita si potranno avere delle discrete sorprese: un giocatore che potrebbe aver dedicato buona parte del suo tempo a sommare punti durante i vari round, magari con la costruzione del tempio o con bonus elargiti da particolari carte tecnologia, potrebbe vedersi abilmente raggiunto, se non superato, da qualcuno che avrà puntato tutto sui punteggi di fine partita e soprattutto dai decreti segreti che daranno molto spesso uno sprint inaspettato.
Questo rende “Tekhenu” un gioco molto coinvolgente e pieno di tensione fino all'ultima mossa, legato ad un'ambientazione come quella egizia che è sempre di grande fascino e che racchiude in una meccanica complessa un gioco ispirato ed elegante che va assaporato lentamente, soprattutto dai palati più fini in fatto di materia ludica.
Fatevi rapire dall'atmosfera egizia di "Tekhenu" e dalla sua meccanica molto particolare acquistandone una copia seguendo questo link. Riuscirete a gestire al meglio i dadi presi all'ombra dell'obelisco?
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