"Furnace", quando l'eleganza abbraccia lo stile di gioco
Il regno dell'industria e della produzione sono sotto i riflettori nel nuovissimo “Furnace” dove, nel ruolo di magnati del secolo scorso, bisognerà avere la catena produttiva migliore del paese.
Siamo agli inizi del diciannovesimo secolo, un periodo in cui l'industrializzazione inizia a fare dei passi importanti.
Non basterà avere le materie prime migliori da lavorare, ma servirà anche mettersi d'impegno e trovare il giusto modo di raffinarle.
“Furnace” mette in luce proprio questo aspetto, ovvero la necessità di coniugare materiali e produzione per migliorare il lavoro.
Due fasi di gioco ben distinte renderanno il compito arduo ma soddisfacente, con meccaniche e componenti di indubbia eleganza.
Un gioco dallo stile elegante, a cominciare dalla grafica, che potrebbe conquistarvi con le sue continue catene produttive.
COMPONENTI: Un look minimale molto elegante e perfettamente coerente con l'ambientazione rendono i materiali di “Furnace” belli da vedere e facili da interpretare.
“Furnace” è un gioco da tavolo di Ivan Lashin per 2-4 giocatori disponibile sotto il marchio Hobby World.
Quella presa in esame è perfettamente giocabile grazie alla completa assenza di testo, ma è già disponibile, grazie alla dV Giochi anche la versione italiana.
All'interno della scatola troviamo 5 carte capitalista che rappresentano i personaggi in gioco, ognuno dotato di un'abilità particolare.
Troviamo anche 5 carte fabbrica iniziale, 36 fabbriche a doppio lato che mostrano su una faccia una versione iniziale e sul retro un'abilità di produzione aggiuntiva.
Importantissimi i 4 set di dischi numerati da 1 a 4, in quattro colori differenti che rappresentano gli strumenti primari per la fase d'asta, oltre ad un dischetto neutrale col numero 2.
Per quanto riguarda le risorse troviamo 40 pezzi di carbone, 20 di ferro, 15 barili d'olio, nonché 4 moltiplicatori da usare in caso terminino le risorse fisiche e 12 segnalini di miglioramento.
Numerose le monete in cartone, ben 61 presenti in vario taglio, nonché un dado da utilizzare nelle partite a due giocatori e un contaturni composto da due parti.
Terminano la lista dei componenti un segnalino primo giocatore e 4 eleganti tasselli colorati che identificano i colori dei personaggi attraverso un cilindro, un orologio, un portafogli e dei guanti.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore sarà
dotato di un ruolo e quindi di un'abilità iniziale, nonché di una
fabbrica di partenza da cui poter iniziare la propria serie di
efficienti edifici produttivi.
Per iniziare a giocare con “Furnace” occorrerà innanzitutto piazza il segnaturni in modo che il rombo numerato incaselli il numero uno nell'apposito incavo del pezzo secondario.
Ogni giocatore dovrà ricevere una fabbrica iniziale casuale che offrirà anche una dotazione iniziale, un personaggio a cui è assegnata un'abilità e un set di dischi del colore scelto.
Lo scopo del gioco sarà quello di totalizzare i ricavi maggiori acquisendo nuove materie prime e raffinandole attraverso le azioni disponibili sulle proprie fabbriche.
IL GIOCO: Una fase d'asta permetterà di prendere materie e nuovi edifici che poi saranno utilizzati nella seconda fase di produzione che si svolgerà in contemporanea.
Ogni partita di “Furnace” si svolge in quattro turni, ognuno composto da due fasi differenti.
La prima prevede una meccanica di asta mentre la seconda è di produzione utilizzando le proprie carte e risorse.
Nella prima fase d'asta, occorrerà sistemare sul piano di gioco un certo numero di carte fabbrica che saranno quelle su cui giocare la prima fase del turno.
A partire dal primo giocatore, ognuno dovrà puntare uno dei suoi dischi numerati su una carta presente sul piano di gioco.
La regola prevede che ogni carta non potrà mai avere un dischetto che abbia lo stesso colore oppure lo stesso numero.
La fase d'asta termina fino a quando tutti i giocatori avranno posizionato tutti i quattro gettoni per partite con la risoluzione della fase.
Ogni giocatore che avrà posizionato il dischetto col valore più alto su una carta, potrà ottenerla, ed avere quindi una fabbrica e dunque un'abilità in più da poter sfruttare.
Tutti quelli che avevano posizionato un dischetto di valore minore su quella carta invece, riceveranno il bonus posto in alto, in genere delle risorse oppure delle conversioni.
E' importante ricordare che ogni risoluzione della fase d'asta andrà svolta da sinistra a destra andando in ordine rispetto al posizionamento delle carte.
Dopo aver consegnato le risorse e le carte fabbrica a tutti i giocatori, si potrà passare alla seconda fase del turno, ovvero quella della produzione.
Questa fase potrà essere svolta tranquillamente in contemporanea tra tutti i giocatori che potranno utilizzare le proprie carte fabbrica per lavorare le proprie risorse ed ottenerne di nuove.
La carta fabbrica iniziare permetterà sempre di poter svolgere un upgrade, ovvero utilizzare un gettone miglioramento per poter girare una carta fabbrica dal lato opposto.
Facendo quest'operazione si potrà ottenere anche una seconda abilità per la carta migliorata già nello stesso turno in cui si andrà a girarla dal lato opposto.
Le carte fabbrica in proprio possesso potranno essere utilizzate nell'ordine preferito, ma se si inizierà a svolgere un'azione su una carta, bisognerà completare tutte quelle presenti prima di passare alla successiva.
Le carte in genere permettono di ottenere nuove risorse, di trasformare alcune risorse in altre migliori o in numero maggiore e di convertire risorse in monete.
Dopo aver svolte tutte le operazioni con le proprie fabbriche si potrà cambiare il numero nel contaturni e andare avanti con il gioco con una nuova fase d'asta.
La partita termina esattamente dopo aver svolto il quarto turno con la semplice conta dei soldi guadagnati durante i quattro turni, incoronando come miglior industriale chi avrà realizzato la somma maggiore.
CONSIDERAZIONI: Un gioco che si presenta con infinita eleganza e semplicità, con due fasi ben distinte ma perfettamente correlate tra loro.
“Furnace” stupisce immediatamente per la perfetta coerenza tra lo stile utilizzato per presentare il gioco con la sua precisa ambientazione collocata nel pieno del diciannovesimo secolo.
Lo stile grafico utilizzato per le carte fabbrica è particolarmente chiaro, andando immediatamente a rendere palese il tipo di utilizzo, di ricavo e di trasformazione che ogni carta può offrire.
Il resto dei componenti è ben realizzato, con materiali resistenti e dalla grafica curatissima che racchiude eleganza e stile in ogni sua parte:
chicca e tocco di classe è la presenza dei segnalini identificativi per i colori.
La fase d'asta è decisamente non banale e costringe i giocatori ad una riflessione che in genere non sempre si manifesta nei classici rilanci al rialzo.
Qui infatti ci troviamo a fare i conti quasi con una vera e propria fase di piazzamento in cui valutare le possibilità ancora a disposizione degli avversari.
Sapere bene di non poter piazzare un dischetto con lo stesso numero permetterà di fare qualche calcolo rapido sulle opportunità da lasciare agli altri nei confronti di una carta appetibile.
La fase si presenta diversa dalle solite aste anche per la possibilità di avere comunque un guadagno puntando su una carta che sicuramente non si otterrà;
per assurdo talvolta si potrà addirittura sperare di non ricevere la carta per ottenere un guadagno in risorse utile da spendere nella fase successiva o per una conversione su un'altra carta dell'asta.
Nella fase di produzione bisognerà fare attenzione al metodo in cui spendere le proprie risorse nell'ordine giusto per poter massimizzare quanto guadagnato.
I segnalini miglioramento potranno essere utili per ingigantire le possibilità girando una fabbrica sul lato opposto e guadagnando un'inedita abilità, ma possono anche garantire laute entrate con delle conversioni.
Ovviamente negli ultimi turni di gioco si potranno avere numerose fabbriche e l'attenzione da impiegare per svolgere la fase sarà necessariamente molto maggiore.
Il regolamento consiglia di ruotare una carta già impiegata per non confondersi con quelle ancora da sfruttare, ma servirà comunque molta riflessione sull'ordine e la compostezza da mantenere.
Una specifica variante di gioco rende questo compito decisamente meno arduo ma introducendo una componente strategica decisamente maggiore.
Bisognerà infatti creare una sorta di catena produttiva nella quale inserire le nuove fabbriche in un punto preciso senza poterle mai più spostare.
Costringendo il giocatore a seguire l'ordine deciso in fase di collocazione delle fabbriche, si potranno avere dei risultati mirati in base anche alla perspicacia di posizionamento.
Nonostante le aste non siano il massimo in due giocatori, una variante permette di introdurre un giocatore fantasma
che impegnerà i suoi gettoni attraverso le decisioni di un dado, mettendo così comunque in luce un valore del gioco perfetto anche per una sfida per soli due contendenti.
“Furnace” in definitiva è un gioco di natura abbastanza semplice, elegantissimo tanto nello stile quanto nelle meccaniche ma che richiede un ordine fisico e mentale per essere vissuto al meglio.
Perfetto sia per i giocatori più rodati che potranno scervellarsi per l'ottimizzazione definitiva sia per gli occasionali che troveranno ben accessibile il semplice regolamento di gioco.
Creare una vera e propria rete di meccanismi di produzione vi può affascinare? Allora mettetvi alla prova con una copia di "Furnace"
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