"Mandala Stones", il perfetto equilibrio con le pietre colorate
"Mandala Stones” è un gioco scenicamente bellissimo.
Riuscirete a gestire perfettamente le pietre colorate per fare punti?
Quanti effetti benefici potrebbero esserci sfruttando i poteri custoditi all'interno di questi sassi dalle colorazioni così vivaci?
In “Mandala Stones” avremo a che fare proprio con queste pietre, ma non ci sarà tempo per rilassarsi, bensì per poterle collezionare.
Dalla struttura centrale infatti ognuno avrà il compito di prenderne alcune spostando i cosiddetti artisti e piazzarle sulla propria plancia.
Ma non sarà così semplice giostrare tra l'acquisizione di nuove pietre e le fasi di punteggio in cui garantirsi degli ottimi avanzamenti.
COMPONENTI: Sono ben 96 le pietre in quattro colori differenti che però si diversificheranno ulteriormente per il decoro superiore.
“Mandala Stones” è un gioco da tavolo di Filip Glowacz per 2-4 giocatori e pubblicato da Boardanddice.
E' in arrivo prossimamente la versione italiana grazie a Cranio Creations, ma vista l'assenza di testo, tranne che per le carte obiettivo sarà quasi perfettamente giocabile anche nella sua versione originale.
All'interno della scatola troviamo un tabellone principale formato da varie sezioni circolari su cui sistemare i componenti principali del gioco.
Si tratta delle 96 pietre, rappresentate da bellissimi gettoni in 4 colori e a loro volte suddivisi in due tipologie diverse per il decoro superiore.
Presenti 4 schede giocatore con il proprio segnapunti e 5 alloggiamenti che rappresentano i modi in cui calcolare i punti.
Troviamo anche dieci carte obiettivo che offrono modi di fare punti a fine partita e 4 carte riepilogative che ricordano le fasi di gioco.
Sono 4 i gettoni punteggio, così come gli artisti formati da due coppie, ognuna con un decoro relativo a quello presente sulle pietre e una plancia mandala.
Terminano la lista dei componenti un sacchetto di stoffa e 4 segnalini da 50 per ricordare di aver superato quella soglia di punteggio.
PREPARAZIONE: Sarà un po' lunga la preparazione visto che tutte le pietre dovranno essere sistemate sulla plancia centrale formando varie pile.
Tutte le pietre dovranno essere inserite nel sacchetto ed estraendole una ad una, andranno sistemate sugli spazi decorati del tabellone creando pile da 4.
Sugli spazi circolari indicati dal regolamento, che sono più o meno quelli centrali, invece andranno sistemati casualmente i quattro artisti.
Ogni giocatore riceve una propria plancetta personale e un segnalino punteggio da piazzare sul primo spazio del tracciato.
In più ognuno riceverà una carta riepilogo e due carte obiettivo da tenere segrete agli altri giocatori.
Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior punteggio prendendo le pietre giuste per massimizzare le fasi di punteggio durante la partita.
IL GIOCO: Due sole possibilità al proprio turno, ovvero prendere pietre o reclamare punteggio, ma bisognerà scegliere bene cosa fare e quando agire.
Con la prima azione si andrà a scegliere un qualsiasi artista dalla plancia principale per spostarlo su un qualunque spazio circolare vuoto.
Rispetto a questo nuovo posizionamento, si andranno a prendere fino a 4 pietre presenti intorno all'artista appena piazzato.
Prendere pietre ha però delle regole ferree da seguire, a cominciare dalla presenza dello stesso decoro sulle pietre desiderate e l'artista mosso.
Dopodichè bisognerà anche lasciare dove sono tutte le pietre che sono adiacenti ad altri artisti presenti sulla plancia.
Individuate le pietre compatibili con queste regole, si potranno prendere, scegliendo da quale partire, formando una pila con la prima pietra in basso.
Non sarà possibile prendere solo una parte delle pietre se compatibili con le regole e bisognerà impilarle andando sempre in senso orario rispetto alla prima scelta.
Questa pila così formata andrà piazzata in uno spazio vuoto della propria plancia personale: chiaramente senza spazi vuoti all'inizio del proprio turno, non si potrà svolgere l'azione di prendere pietre.
Con l'azione di punteggio invece bisognerà avere almeno due torri di pietre che condividano lo stesso colore in cima.
Bisognerà scegliere un colore e si potrà ottenere punteggio da ciascuna pila che possiede in cima il colore dichiarato, in base alla pila in cui si trova.
Nel primo spazio, ad esempio premierà con un punto ogni pila di differente altezza, comprese quelle vuote, presenti sulla propria plancia.
La tre torri successive garantiranno punti in base all'altezza della torre presente, con varie scale di punteggio da posto a posto.
L'ultimo spazio invece permetterà di ottenere punti in base al numero di colori diversi presenti in cima alle proprie torri più uno di base.
Le pietre del colore scelto che avranno fatto ottenere punti andranno posizionate in un ordine casuale, seguendo il tracciato, dal centro, del tabellone accanto a quello principale.
Coprendo degli spazi con dei +1 o +2 si andranno ad aggiungere punti al totale accumulato quel turno tramite le pietre, riportandolo facendo avanzare il segnalino sulla propria plancia.
E' possibile anche chiamare punteggio senza scegliere colori, ma in quel caso andranno contate le pietre in cima alle varie pile ottenendo solamente un punto per ognuna.
La partita può terminare in due modi, ovvero quando, dopo aver reclamato punteggio, le pietre posizionate nella plancia centrale copriranno il simbolo di mani pari al numero di giocatori.
Oppure quando un giocatore non avrà la possibilità né di fare punti né di prendere nuove pietre: in entrambi i casi si terminerà il giro fino al giocatore alla destra del primo.
Rispetto al punteggio ottenuto fino a quel momento, ogni giocatore sceglierà anche una delle proprie carte obiettivo e otterrà il punteggio indicato, se riuscirà a soddisfare i suoi requisiti.
Il vincitore sarà colui che sarà riuscito ad ottenere il maggior numero di punti.
CONSIDERAZIONI: Bellissimo da vedere esteticamente, con una meccanica decisamente diversa dal solito e perfetto per gli amanti degli astratti.
Avere ad inizio partita una plancia piena di torrette composte da pietre colorate e decorate sarà di certo uno spettacolo particolarmente scenografico.
Da buon astratto però bisognerà principalmente far leva sul concetto alla base del meccanismo del gioco, che potrebbe non essere immediato.
Ogni spazio sulla propria plancia permette di ottenere punti in modo diverso, quasi sempre in relazione all'altezza della torre in esame.
Questo ovviamente obbliga ad individuare, nei turni precedenti, dei posizionamenti perfetti in base alle pietre che si potranno prendere.
Il gioco sta tutto nel tentare di organizzare le pile in modo da avere una uniformità di pietre di un certo colore alle stesse altezze.
Nelle fasi di punteggio, questo permetterà di poter sfruttare il maggior numero di torri e quindi un maggior numero di punti.
Sarà strategico chiamare la propria fase di punteggio anche quando sulla plancia centrale ci saranno degli ottimi accumulatori.
In questo caso valutare il gioco altrui sarà fondamentale per un certo timing nel gestire il momento più opportuno per poter creare un punteggio ancora migliore.
I decori sugli artisti e sulle pietre sono effettivamente diversi, ma tutto sommato simili e sempre creato con il colore bianco.
Questo agli inizi potrebbe provocare qualche problema di individuazione delle pietre esatte da prendere, ma basterà farci l'abitudine fin dalla prima partita per eliminare questo piccolo gap.
Come ogni buon astratto insegna, non sarà immediato capire come gestire al meglio le prese e le fasi di punteggio, quindi non ci si sentirà padroni delle proprie azioni fin da subito.
Forse dopo una o due partite di rodaggio si riuscirà molto meglio a concatenare delle azioni perfette in modo da gestire al meglio le entrate di punti rispetto ai primi approcci.
Un neofita potrebbe sentirsi un po' spaesato dalla necessità di ottimizzazione necessaria per andare dritti verso punteggio importanti ad ogni fase apposita.
I giocatori più rodati e ovviamente gli amanti degli astratti avranno invece un'ottima occasione per sfoggiare le proprie doti di amministratori con una sfida importante.
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