"Polis" le fazioni segrete dell'Antica Grecia
“Polis” vi porterà nell'Antica Grecia.
Tre tipologie di fazioni si daranno segretamente battaglia per ottenere il potere.
Studiare per qualcuno è noioso, ma riprendere il tema e svilupparlo in un gioco da tavolo a fazioni segrete può essere una buona mossa.
E' ciò che offre “Polis” un gioco di carte che metterà a confronto 3 scuole di pensiero differenti con lo scopo di portare a compimento il proprio obiettivo.
Democratici, aristocratici e tiranni sono in una segreta lotta per il potere, manifestandolo nelle varie fasi di voto.
Assoldare cittadini sempre più influenti ovviamente sarà un espediente utile, ma se fossero più efficaci le loro abilità più che l'influenza di voto?
COMPONENTI: Tante carte in "Polis", dai cittadini alle abilità, passando per le carte ruolo e le carte legge, tutte splendidamente illustrate.
Nella scatola trova posto un set di gettoni potere, sei carte riscrivibili e tre pennarelli con cancellino.
Ovviamente, trattandosi di un gioco di carte, gli elementi di spicco sono composti dal mazzo di 110 carte suddivise in vari tipi.
Ci sono 56 carte azione che, come dice il nome, presentano un'abilità attivabile all'interno del turno personale dei giocatori o di quello altrui, a seconda delle icone presenti.
Sono 42 le carte cittadino, appartenenti a 3 tipologie differenti a loro volta suddivise in 3 classi di potere crescente, spesso dotati di abilità e di un'influenza di voto.
Infine troviamo 5 carte obiettivo che rappresentano le fazioni disponibili e 7 carte legge che dettano delle regole per i turni.
PREPARAZIONE: Gli obiettivi in una partita di “Polis” dipenderanno dal numero di giocatori ma ne sarà sempre presente almeno uno per tipo.
Ci sarà sempre almeno un tiranno, un democratico ed un aristocratico per 3 giocatori, a cui aggiungere un secondo democratico in 4 e un altro tiranno in 5.
Le carte obiettivo andranno mescolate e offerta una ad ogni giocatore che dovrà guardarla ma tenerla rigorosamente segreta agli altri.
Il mazzo di carte azione andrà mescolato, posto al centro del tavolo e 4 carte andranno distribuite ad ogni giocatore per formare una mano personale.
Il mazzo di carte cittadino andrà mescolato, posto accanto a quello azione e saranno scoperte tante carte quanti sono i giocatori.
Bisognerà poi prendere un numero di gettoni potere pari al doppio dei giocatori e tenere sul tavolo le carte riscrivibili, i pennarelli e le carte legge.
Per iniziare ufficialmente a giocare con "Polis", in maniera casuale o con una votazione a maggioranza, si eleggerà un primo governatore.
Questo giocatore prenderà subito un gettone potere e sarà il primo di turno. Lo scopo del gioco è quello di far vincere la propria fazione.
I democratici devono impedire che chiunque al tavolo arrivi ad avere tre gettoni potere.
I tiranni giocano ognuno per conto proprio, se ne è presente più di uno, con lo scopo di ottenere 3 gettoni potere.
L'aristocratico invece cercherà di portare a compimento la sua missione che vuole un qualunque giocatore, tranne il tiranno, proprietario di 3 gettoni potere.
IL GIOCO: Ogni turno di “Polis” è diviso in tre fasi, per poi passare ad una fase di voto in cui potrebbe cambiare il governatore.
Al proprio turno, un giocatore dovrà svolgere le sue tre fasi, a cominciare da quella iniziale in cui pescare due carte azione dal mazzo.
In più in questa fase verrà girato un nuovo cittadino al centro del tavolo e tutti i cittadini posseduti, se coperti, verranno rigirati a faccia in su.
Dopodichè si passerà alla seconda fase, quella principale, in cui svolgere quante volte si desidera e nell'ordine che si vuole, alcune azioni.
Si potranno giocare carta azione dalla propria mano e si potranno attivare le abilità dei propri cittadini girandoli sul lato coperto.
Alcune carte azione, come il dibattito, avranno un'icona specifica che permetterà di giocarle nel turno altrui.
Proprio le carte dibattito saranno importanti perchè tenteranno di impedire lo svolgersi dell'azione che il giocatore di turno stava tentando di fare.
Alle carte dibattito si può rispondere: i giocatori andranno a schierarsi col giocatore di turno o con chi ha tentato di fermarlo, giocando altre carte dibattito.
Le carte dibattito del governatore avranno valore doppio e quando tutti decideranno di fermarsi, si scoprirà, tramite le carte giocate, se l'azione potrà essere effettuata o meno.
Si potrà anche assoldare un nuovo cittadino, seguendo una regola che impone di seguire le classi di ogni tipo.
Si potrà sempre assoldare un cittadino di valore uno, ma per uno di valore due bisognerà avere già un cittadino di valore uno di quel colore.
Per un cittadino di valore tre invece bisognerà avere sia il cittadino di valore uno che quello di valore due di quell'esatto colore.
Quando il giocatore sarà soddisfatto di quanto ha svolto, passerà alla fase finale in cui scarterà carte azione dalla mano se ne dovesse avere più di 6 e passerà il turno.
Quando tutti i giocatori, a partire dal governatore, avranno svolto il proprio turno, si passerà alla fase di voto di "Polis".
Ogni giocatore, in base ai cittadini scoperti che avrà davanti, indicherà quanta influenza avrà sulle elezioni in corso, pari ad uno, più il valore dei simboli sulle carte.
Una volta fatto questo, il governatore potrà zittire tutti o aprire una discussione nel gruppo, in cui tutto sarà permesso.
Dopodichè ogni giocatore prenderà una carta riscrivibile e andrà a scrivere in segreto il nome di un altro giocatore a cui vuole assegnare i propri voti.
Quando tutti lo avranno fatto, le carte passeranno al governatore che indicherà apertamente a chi andrà il proprio voto.
Guardando segretamente le carte riscrivibili degli altri, il governatore farà i conti e determinerà il prossimo a rivestire la sua carica e il numero di voti.
Il nuovo governatore potrà prendere subito un gettone potere tra quelli rimasti e avrà la possibilità, se lo desidera, di emanare una legge.
Per farlo dovrà prendere tutte le carte legge e decidere quale far entrare in vigore per tutto il turno in cui avrà la carica di governatore.
Dopodichè sarà lo stesso nuovo governatore a cominciare una nuova serie di turni che si concluderà con una nuova fase di votazione.
Durante la fase di voto, solo chi impersona il tiranno avrà però una chance in più che vuole pareggiare i conti con gli obiettivi più semplici degli altri giocatori.
Prima che il governatore proceda con lo scrutinio, il tiranno potrà infatti dichiarare il colpo di stato, rubando il ruolo di governatore.
In questo modo pescherà carte azione fino ad averne 6 e, se avesse al massimo un gettone potere, potrà prenderne un altro tra i restanti.
Inoltre, in questo modo, il tiranno che assume il ruolo di governatore, avrà anche il diritto di emanare una nuova legge.
Il tiranno ha però anche un obbligo: nel caso in cui dovesse avere al massimo un gettone potere e ne rimanesse solo uno da prendere, dovrà dichiararsi tiranno decaduto.
Matematicamente non avrà la possibilità di vincere e non avrà nemmeno diritto di poter votare nella fase finale di voto.
La partita termina con la vittoria di uno o più giocatori a seconda del ruolo con cui segretamente si gioca.
CONSIDERAZIONI: Ruoli nascosti, intuizione e cattiverie sono alcuni degli ingredienti fondamentali di “Polis”.
Ogni carta abilità ha un prezioso disegno di riferimento e le carte cittadino propongono numerose illustrazioni diverse e bellissime da guardare.
Una componente che per alcuni potrebbe avere un peso leggero, ma che per altri invece è fondamentale per la riuscita del gioco.
Dopotutto se si attrae il giocatore prima nell'aspetto è una buona cosa e “Polis” in questo centra perfettamente il segno grazie al lavoro di Sara Valentino.
Passando al lato pratico, ci troviamo di fronte ad un gioco a fazioni segrete, in cui si avranno però sempre pochissimi alleati.
Al massimo uno, nel caso si fosse democratici, motivo per il quale sarà bene dedicarsi al proprio obiettivo in modo deciso e autonomo.
Ogni ruolo ha una mira precisa che ovviamente andrà in contrasto con quella degli altri e ciò attiverà irrimediabilmente una bella guerra al tavolo.
Le informazioni all'inizio saranno davvero poco chiare, ma andando avanti con i turni e le votazioni, anche tramite le azioni svolte, le intuizioni inizieranno ad arrivare.
E' con il ruolo di governatore che si verranno a scoprire molti altarini: ricevendo i voti altrui in segreto, si scopriranno le direzioni che ogni giocatore vorrà intraprendere.
Ovviamente si tratterà di un'informazione segreta e quindi sarà bene tenerla per sé, o magari mentire a fin di strategia.
In questo “Polis” è chiaramente un gioco che deve molto anche al modo stesso in cui viene vissuto e fruito dagli stessi giocatori.
Ci troviamo infatti di fronte ad un gioco che si basa sull'inganno e sul bluff, sul far credere cose che magari non sono vere per giungere al proprio obiettivo.
Per farlo bisognerà anche usare saggiamente ogni propria risorsa, ed è qui che vengono in ballo i cittadini ma soprattutto le carte abilità.
Ognuna permette di garantire anche un alto tasso di interazione visto che spesso si maneggerà i cittadini schierati da altri o le mani degli avversari.
Che dire poi delle carte dibattito che andranno a castrare le intenzioni degli altri e magari a sugellare patti con i giocatori aiutanti.
Proprio per quanto riguarda il numero di giocatori, va detto che “Polis”, essendo un gioco di bluff a fazioni nascoste, rende di certo meglio con più persone al tavolo.
In tre si avrà un ruolo per tipo e soprattutto la fase di voto potrebbe risentire di questa limitazione facendo meno perno sul fattore intuizione.
Il discorso cambia con 4 o ancora meglio in 5 giocatori, in cui le carte possono davvero mescolarsi e rendere la partita più divertente ed animata.
Ovviamente avendo più turni da svolgere, si avranno anche tempi di gioco più lunghi che spesso potranno causare qualche tempo morto.
Questo accade soprattutto nelle prime partite in cui bisognerà prendere dimestichezza con l'intensivo uso del testo sulle carte.
Si parla sia di alcune carte cittadino che di tutte le carte abilità, oltre che delle carte legge che entrano in gioco solo all'elezione di un nuovo governatore.
L'ambientazione si sente in modo molto forte, sia grazie al già citato lavoro illustrativo sia alla coerenza delle abilità che indicano nel nome ciò che attivano.
Divertente e caciarone in alcuni momenti, strategico e intuitivo in altri, “Polis” racchiude più anime in un solo gioco.
Superando lo scoglio iniziale di ingresso nella sua meccanica, il gruppo potrà ritrovare una buona sfida segreta per governare l'Antica Grecia.
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