"Oh My Ring!", vuoi essere il signore degli anelli?

“Oh My Ring!” vi metterà a dura prova.

Ogni anello dovrà finire su un dito preciso in un certo ordine.


Oh My Ring!

Gli anelli hanno da sempre un significato molto importante, primo fra tutti quello da mettere all'anulare della mano sinistra per sugellare un amore.

Ovviamente anche la cinematografia ci ha messo il suo con una saga tratta dall'omonima opera letteraria tra hobbit e incredibili avventure.

“Oh My Ring!” mette in evidenza un altro modo di gestire gli anelli, quello di creare diverse configurazioni proprio sulle nostre dita!

Otto anelli di quattro colori diversi saranno già posizionati nelle mani dei giocatori ma dovranno passare da un dito all'altro.

Configurazioni facili o meno facili ma soprattutto una corsa contro il tempo visto che si svolgerà tutto in contemporanea: chi ce la farà per primo?


COMPONENTI: Ovviamente i componenti di spicco di “Oh My Ring!” sono rappresentati dagli anelli colorati, oltre alle carte con le configurazioni e le regole.


Oh My Ring!

“Oh my ring!” è un gioco da tavolo ideato da Olivier Mahy per 2-4 giocatori pubblicato da Helvetiq.

La scatola è quadrata, la stessa forma del recente “K3” e al suo interno troviamo 32 anelli in 4 differenti colori.

Presenti anche 55 carte con configurazioni per sola mano sinistra, sola mano destra o entrambe e sul retro dei simboli che dettano delle regole specifiche.


PREPARAZIONE: Ogni mano avrà già i propri anelli in “Oh My Ring!” e le carte dovranno essere ben mescolate.


Oh My Ring!

Per iniziare a giocare bisognerà semplicemente mescolare il mazzo di carte e posizionarlo al centro del tavolo.

Ogni giocatore riceverà otto anelli, due rossi, due gialli, due verdi e due blu e in modo casuale, li infilerà uno per dito, escludendo i pollici.

Per una modalità più semplice, prima di mescolare le carte, si possono togliere dal mazzo quelle che mostrano due mani, che rappresentano le carte più complesse da giocare.

Lo scopo del gioco è quello di ottenere, prima degli altri giocatori, cinque carte componendo le varie configurazioni di anelli sulle proprie dita.


IL GIOCO: I polpastrelli uniti saranno l'unico filo conduttore tra le dita per passare gli anelli di “Oh My Ring!” da un posto all'altro.


Oh My Ring!

Per iniziare un turno di gioco bisognerà girare la prima carta dal mazzo e mostrarla a tutti: questo detterà la configurazione da ricreare sulle proprie mani.

Si tratterà della disposizione di alcuni degli anelli in dotazione ai giocatori, messi ovviamente in un ordine preciso su alcune dita di una o delle due mani.

Il turno si svolgerà tutto in contemporanea e quindi tutti dovranno agire allo stesso tempo spostando gli anelli da dito a dito.

Ciò avverrà unendo semplicemente i polpastrelli delle due dita che dovranno essere messe in comunicazione, facendo scivolare l'anello.

Se malauguratamente un anello dovesse cadere, va prima posto sul tavolo e poi inserito in un dito prima di procedere con la lavorazione.

Bisogna poi notare, prima di svolgere il turno, alla regola che sarà insindacabilmente presente per governare l'operazione di "Oh My Ring!".

Infatti la carta coperta che si troverà in cima al mazzo, avrà sul suo dorso un simbolo che indicherà la regola da seguire.

Potrà essere in vigore una regola che invertirà mano destra con mano sinistra oppure addirittura una che farà coprire la carta del turno, obbligando tutti a sfruttare la memoria.

C'è la regola dello spostamento in cui gli anelli cambieranno dito spostandosi verso quello immediatamente successivo.

Tra le altre regole c'è anche il dover spostare gli anelli con le mani sotto al tavolo o dicendo ad alta voce il colore dell'anello che si sta spostando.

Quando un giocatore pensa di aver terminato il proprio compito, dovrà porre le mani sul tavolo e dichiarare “oh mio anello”.

Si passerà così alla verifica: se la configurazione dovesse essere esatta, allora il giocatore prenderà la carta come premio.

Se invece dovesse esserci anche solo un errore, il giocatore dichiarante dovrà togliere tutti gli anelli e poggiarli sul tavolo.

Il turno di "Oh My Ring!" continuerà quindi con la stessa carta e il giocatore senza anelli dovrà prima rimetterli tutti e solo poi continuare con gli spostamenti.

La partita prosegue per un certo numero di turni fino a quando un giocatori non avrà conquistato la sua quinta carta, diventando vincitore.

Il gioco prevede anche una modalità due contro due in cui ogni giocatore avrà un compagno di squadra con cui confrontarsi.

La preparazione sarà leggermente diversa visto che ognuno avrà sempre 8 anelli, ma solamente di due colori differenti rispetto al proprio compagno.

Il turno sarà identico, solo che entrambi i giocatori dovranno ricreare lo schema, passandosi anche gli anelli unendo i propri polpastrelli!


CONSIDERAZIONI: Esilarante nella sua dinamica, impegnativo nella sua esecuzione, vivace per il gioco in contemporanea, è questo “Oh My Ring!”.


Oh My Ring!

Se vi piacciono i giochi di destrezza allora farete sicuramente bene a tenere d'occhio questo titolo molto particolare.

Molti di voi avranno sicuramente almeno un anello al dito, magari legato ad un significato particolare oppure solo perchè piace.

In “Oh my ring!” gli anelli non staranno mai al loro posto, ma tenderanno invece a passare dito dito in dito alla ricerca della collocazione perfetta.

Appena si girerà la carta che indicherà la o le mani da gestire, si innescherà subito una corsa contro il tempo per risultare vincitori.

Nonostante la carta sia disegnata in un modo buono, la concitazione potrebbe facilmente trarre i giocatori in inganno riguardo il posizionamento degli anelli.

E' questa, ovviamente, una delle difficoltà del gioco, in cui bisognerà tentare di trovare il giusto ritmo seguendo le indicazioni dettate dalla carta stessa.

Giocare con una mano sola ovviamente tenderà ad essere più semplice, con la possibilità di sfruttare l'altra come parcheggio per anelli che non serviranno.

I conti torneranno complicate quando saranno entrambe le mani a dover ospitare anelli, situazione in cui le risorse dovranno essere gestite al meglio.

Ovviamente i passaggi di anello tra un dito e l'altro, dato che gli anelli non saranno, per ovvie ragioni, stretti per aderire alle dita, tenderanno a cascare irrimediabilmente.

Sarà quindi alla destrezza dei giocatori tentare di tenere ancorati alle dita quelli non presi in considerazione e far passare solo quello richiesto in quel momento.

Compito ovviamente più facile a dirsi che a farsi, ma dannatamente divertente come compito di svolgere in velocità, con l'ansia degli altri che avranno lo stesso compito.

Le regole da tener conto in ogni turno danno il vero pepe al gioco, rendendo il compito di ricreare lo schema richiesto, ancora più complesso.

Ampio sforzo di memoria è necessario nel caso in cui la carta con gli anelli dovesse essere coperta e gran disturbo agli altri sarà il continuo annunciare colori da un passaggio all'altro.

Grande attenzione andrà poi richiesta con gli scambi di mano, i passaggi da un dito all'altro degli anelli o le inversioni dei colori per ogni dito!

Divertente nella sua meccanica e piacevolissima l'idea di base di “Oh My Ring!” capace di scatenare risate attraverso le sue prove apparentemente impossibili.

Non guarderete più gli anelli con lo stesso spirito una volta che avrete provato a passarli giocando, da un dito all'altro connettendoli con i polpastrelli!


Vi piacciono gli anelli e volete divertirvi con un gioco di destrezza colorato e che metterà a dura prova voi e i vostri amici? Prendete una copia di “Oh My Ring!”


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