"Yomi", il picchiaduro 2D diventa gioco di carte

“Yomi” è un picchiaduro 2D in un gioco di carte.

Due mazzi da poker possono trasformarsi nel bagaglio di attacchi di eroi diversi.


Yomi

Fantasy Strike è un torneo di arti marziali piuttosto famoso che vede impegnati valorosi personaggi, dai più canonici ai più strambi.

Il torneo è stato fondato da Garus Rook, il golem di roccia, ma ha richiamato l'attenzione di parecchie personalità.

“Yomi” è un gioco di carte che prende in esame proprio i duelli di questo torneo, mettendo a confronto personaggi che sembrano usciti da un picchiaduro in 2D.

Street Fighter è il primo che viene in mente e molti dei personaggi svolgeranno ogni tipo di mossa, da attacchi, proiezioni fino a schivate e super mosse.

Nella scatola base ci sono 4 mazzi relativi ad altrettanti personaggi, ma sono ben 20 quelli che possono prendere parte al torneo.


COMPONENTI: Oltre ad una plancia segna punti, i componenti di gioco sono diversi mazzi da poker che rappresentano le varie evoluzioni di un personaggio.


Yomi

“Yomi” è un gioco di carte ideato da David Sirlin per 1-4 giocatori, ma pensato per sfide a 2, pubblicato in Italia da Djama Games.

All'interno della scatola base troviamo una plancia segnapunti caratterizzata da uno stile che ricorda molto da vicino i picchiaduro vecchio stile.

Troviamo poi 4 mazzi sigillati di carte da poker molto particolari, ognuna relativa ad un diverso personaggio.

Troviamo Grave Stormborne il guerriero del vento, Jaina Stromborne l'arciere della Fenice, Setsuki Hiruki apprendista ninja e Maestro Midori il mentore dragone.

Sulle carte sono presenti dei classici valori da poker accompagnati da varie tipologie di mosse, in base proprio al valore presente.

Da 2 a 10 troviamo le mosse normali, le figure sono mosse speciali, gli assi sono supermosse mentre i jolly sono mosse Lampo! o Rewind!

Nei mazzi sono incluse anche una carta personaggio, una con le caratteristiche di base ed una di riepilogo.


PREPARAZIONE: La scelta del personaggio sarà l'elemento più importante visto che caratterizzerà la serie di attacchi della partita di “Yomi”


Yomi

Dopo aver piazzato la plancia al lato del tavolo, i giocatori sceglieranno un mazzo personale, ovvero il personaggio col quale vorranno sfidare l'altro.

Dal mazzo vanno estratte le carte riepilogo, caratteristiche e quella del personaggio che andrà ad identificare anche il numero di punti vita iniziali.

Con gli appositi segnalini andranno segnati i punti vita di ciascun giocatore sulla plancia e ognuno dovrà mescolare il proprio mazzo.

Pescando sette carte dal proprio mazzo si avrà la mano iniziale con cui partire e con cui cominciare la sfida: in questa recensione viene presa in esame una partita a 2.

Lo scopo del gioco è quello di azzerare i punti vita dell'avversario con una serie di attacchi che potranno diventare anche combo.


IL GIOCO: Scegliere una carta per sfidare l'avversario è la mossa da fare in ogni turno di gioco di una partita di “Yomi”.


Yomi

Ogni turno di gioco avrà una serie di fasi da svolgere, cominciando dal pescare una carta dal proprio mazzo, tranne nel primissimo turno di gioco.

La seconda fase è il combattimento vero e proprio, durante la quale, i giocatori, dalla propria mano di carte, ne sceglieranno una da giocare coperta.

Ogni carta presenta una scelta: spesso i due lati della carta propongono due diversi tipi di attacco e il lato rivolto verso il rivale sarà quello prescelto.

Quando entrambi avranno selezionato la carta, la gireranno e andrà valutato con un criterio di sasso, carta e forbice, il vincitore dell'attacco.

In "Yomi" attacco batte proiezione, proiezione batte blocco e schivata mentre queste ultime battono l'attacco.

La carta giocata potrebbe anche essere una supermossa, in tal caso, girando la carta, andrà anche pagato il costo in carte indicato sull'attacco stesso.

Giocando un attacco o una proiezione, con la dicitura “apertura”, rispettando il numero di punti combo espressi sulla carta, si potrà anche dare vita ad una concatenazione di attacchi.

In questo modo andranno giocate altre carte dalla mano, con valori consequenziali, che amplieranno il potere di attacco della prima carta.

Stesso criterio lo si usa con la proiezione, mentre blocco andrà a mitigare il danno di un attacco e schivata permetterà di contrattaccare.

La fase di power up permetterà di scartare carte dalla mano, quindi coppie, tris o full per ricercare assi dagli scarti o dal mazzo, in modo da potenziare la propria mano di carte.

L'ultima fase di una partita di "Yomi", quella di scarto, obbliga a scartare carte se si avrà una mano composta da più di 12 carte.

Giocando lo stesso tipo di mossa, andrà valutato il valore di tempistica, chi lo ha più basso vincerà lo scontro e potrà anche dichiarare una combo.

Queste sono delle regole molto semplificate, ma dopo aver preso dimestichezza con il gioco si potranno tener conto anche di altre icone sulle carte.

Ad esempio l'atterramento che, in seguito ad una combo, indebolisce l'avversario impedendogli, nel turno successivo di schivare colpi.

Oppure l'introduzione dei jolly che hanno delle regole più complesse nell'utilizzo ma ovviamente sono capaci di offrire danni ingenti all'avversario.

La partita termina appena un giocatore avrà azzerato completamente il numero di punti vita dell'altro, diventando vincitore dello scontro.


CONSIDERAZIONI: Tutta l'atmosfera di un picchiaduro uno contro uno all'interno di un gioco di carte, non immediato, ma che offre un valido livello di sfida.


Yomi

Chi di noi non ha mai provato l'ebbrezza di lanciare una fireball con una certa sequenza di tasti o di sfoggiare un coreografico calcio rotante?

Magari le nuove generazioni guarderanno un po' con sufficienza la grafica scarna di un picchiaduro in 2D, ma il fascino resta sempre immutato.

“Yomi” vuole in qualche modo rievocare proprio quei fasti attraverso un gioco di carte che prende in prestito dei semplici mazzi da poker.

Ogni valore viene infatti utilizzato per rappresentare una mossa diversa, suddividendole per tipo ed anche per potenza in base al numero indicato o alla figura.

Avremo quindi pugni, calci, prese e tutta quella serie di attacchi e difese tipiche di un videogioco in stile anni '80 capaci di far scendere una lacrimuccia ai più nostalgici.

Non abbiamo di fronte un gioco che brilla per immediatezza: ogni carta infatti presenta un mucchio di iconcine e valori da tener conto per il suo utilizzo.

In primis la tipologia, che è il simbolo più importante, tanto da decretare, con il semplice meccanismo di carta, sasso o forbice, la vittoria o la sconfitta nei confronti dell'avversario.

Dopo quella però tra valore di iniziativa e punti necessari, nel caso, per iniziare una combo, lo studio della carta dovrà farsi più approfondito.

Se questo da un lato può scoraggiare qualche neofita incuriosito dalla tematica, potrà invece divertire molto chi vorrà dedicarsi con impegno a sfruttare il valore del gioco.

Il regolamento stesso di "Yomi" invita a procedere per gradi nella fruizione di tutto quello che un semplice mazzo di carte da poker può offrire.

Si inizia magari eliminando i jolly con un più complesso funzionamento e senza badare ai simboli degli atterramenti, così da avere una partita più fluida per prendere dimestichezza.

La presenza di molti personaggi da poter acquistare separatamente, oltre i 4 della scatola base, andrà ovviamente ad ampliare la rigiocabilità.

La sensazione sarà proprio quella di avere a disposizione una vera e propria scelta del personaggio con cui sfoggiare tutta la propria arte da combattimento.

Numerose anche le modalità di gioco: è stato pensato per una sfida uno contro uno, ma ci si può divertire anche in altre combinazioni.

Sono previste infatti una mega sfida 3 contro 3, facendo controllare 3 personaggi a giocatore, una sfida 2 contro 2 ampliando il numero di giocatori a 4 o sfide impari 1 contro 2.

Chi pensa di trovarsi semplicemente di fronte ad un gioco di carte in cui fare a botte però si sbaglia di grosso.

Dopotutto il termine “Yomi” scelto come titolo significa “leggere” ed è esattamente quello che si dovrà fare con la mente dell'avversario.

Nella scelta della propria carta da combattimento si dovrà capire cosa l'avversario stia pensando di fare e ovviamente giocare qualcosa che sia capace di andare in contrasto.

Non solo quindi un gioco dinamico e scorrevole nell'idea di base, ma riflessivo nella sua esecuzione se si vuole vincere lo scontro.

“Yomi” è un gioco diesel, che può farsi amare non alla prima partita, ma che, con un po' di costanza ed entrando nel meccanismo, può vantare un livello di sfida ampio e gradevole.

Perfetto ovviamente per chi, con qualche anno in più, vuole rievocare anche in un gioco di carte, le magie di un genere videoludico tra i più apprezzati di sempre.


Vi incuriosisce l'idea di sfoggiare prese, attacchi e coreografiche combo in un gioco di carte come in un picchiaduro vecchio stile? Con una copia di “Yomi” tutto questo sarà possibile!


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