"Ierusalem", pronti per l'ultima cena

“Ierusalem”, l'ultima cena è servita.

Gesù è a tavola e gli apostoli stanno arrivando, quali fedeli avranno un posto d'onore?


Ierusalem

Ierusalem” ci porta al momento dell'ultima cena, quando Gesù si riunisce con gli apostoli, Giuda compreso.

In quel periodo orde di festanti comunità vorrebbero presenziare all'evento e faranno a gara per sedere accanto agli invitati.

Provengono da vari luoghi, laghi, deserti, montagne e i posti più vicini agli apostoli e a Gesù sono ovviamente quelli più ambiti.

Le carte andranno saggiamente utilizzate per poter attingere alle varie opportunità previste, chi riuscirà a godere al meglio dell'evento?


COMPONENTI: “Ierusalem” è ricchissimo di componenti tra vari mazzi di carte e parabole da conquistare sottoforma di tessere.


Ierusalem

“Ierusalem” è un gioco da tavolo ideato da Crmen G. Jimenez per 1-4 giocatori e pubblicato da DevirItalia.

Nella pesante scatola trova posto un ampio tabellone a doppia faccia con vari luoghi e il tavolo dell'ultima cena, nonché alcuni tracciati per i favori e il sinedrio.

Quattro plance personali hanno spazi per giocare le carte e ospitare risorse e seguaci, oltre gli spazi per le parabole.

Troviamo varie tessere, come quelle illuminazione, magazzino e luogo bloccato e per le risorse ovvero pane, pietra e pesce.

Abbiamo anche 7 tessere giudizio sinedrio e altre 8 per il solitario, 60 denari, 15 tessere simbolo luogo e 50 segnalini offerta.

Per quanto riguarda le carte, ogni giocatore avrà un set di 10 personali, ma ci sono anche 23 carte Mahane, 10 carte 33A.D e 25 carte Barabba per il solitario.

Numerosi anche i meeple, con 12 apostoli in 4 colori e 60 seguaci, oltre ad una tessera Gesù, 4 segnalini favori fatti, segnapunti e un sinedrio.


PREPARAZIONE: Articolata la preparazione di “Ierusalem”, sia per il tabellone che per le dotazioni personali dei giocatori.


Ierusalem

Per allestire il gioco bisognerà posizionare il tabellone al centro del tavolo piazzando Gesù nel suo spazio al tavolo.

Gli apostoli anche verranno sistemati acanto al tavolo in base al colore e nel caso non si voglia giocare con quelle stampate, si posizioneranno i segnalini luogo su quelli di base.

Le carte Mahane vanno mescolate e posizionate nel loro slot girandone due, stesso discorso per quelle 33A.D che verranno sistemate accanto al tracciato favore.

Le tessere giudizio del sinedrio vanno mescolate e piazzate negli spazi accanto al tracciato dove verrà sistemato, all'inizio, anche il segnalino sinedrio.

Le tessere parabola andranno divise per tipo e sistemate in pile ordinate numericamente sugli slot del tabellone, mentre denari e risorse andranno posizionate accanto al tabellone in riserve.


Ogni giocatore di "Ierusalem" prenderà una plancia e un mazzo di 10 carte personali da mescolare, oltre agli 8 segnalini favore da collocare alla sinistra della plancia.

La tessera illuminazione andrà posta sulla propria plancia a sinistra e il blocco del magazzino sull'ultimo slot.

Il segnapunti andrà sullo 0 del tracciato e il segnalino favori all'inizio del suo percorso, mentre nel proprio magazzino andranno un pesce, un pane, una pietra e un'offerta.

Ogni giocatore sistemerà un seguace in uno spazio ad angolo del tavolo dell'ultima cena e 4 nei luoghi, uno in montagna, uno al deserto, uno al lago e uno a piacere.

I restanti seguaci andranno nel magazzino e dopo aver scelto l'ordine di turno, i giocatori riceveranno un certo ammontare di denaro iniziale.

Pescando 5 carte dal proprio mazzo si creerà la mano iniziale con la quale si potrà cominciare la partita.

Lo scopo del gioco sarà quello di posizionare i propri seguaci nel modo migliore accanto a Gesù e agli apostoli al tavolo dell'ultima cena.


IL GIOCO: Sono quattro le fasi di ogni turno di “Ierusalem” in cui i giocatori andranno a giocare saggiamente le proprie carte.


Ierusalem

Una partita dura un certo numero di turni composti da 4 fasi di gioco, a cominciare da quella in cui si gioca una carta dalla propria mano.

Una carta può essere giocata in uno dei tre spazi disponibili della propria plancia, anche dove ci sono già carte, posizionando la nuova in modo leggermente sfalsato in modo da vedere il luogo della sottostante.

Giocando una carta si andranno ad attivare le sue indicazioni, a cominciare dal luogo che permetterà di svolgere l'azione relativa.

Al mercato si potranno acquistare o vendere merci a prezzi fissi, oppure acquistare una carta mahane da aggiungere alla propria mano.

Con deserto, montagna o lago si otterranno risorse relative a quella location, in base al numero di seguaci del proprio colore presenti.

Con il tempio si posizionerà un nuovo seguace nel deserto, in montagna o al lago pagando un numero di monete relativo allo spazio di destinazione.


Dopo aver svolto l'azione luogo della carta di “Ierusalem” andrà poi svolta l'azione del seguace, indicata in basso sulla carta.

Si potrà ascoltare una parabola, ovvero attingere quella di livello immediatamente superiore all'ultima acquisita, a patto di avere almeno quel numero di seguaci già al tavolo.

Andare all'ultima cena permette di spostare un proprio seguace da una location al tavolo, pagando le due risorse richieste dal posto che si vorrà occupare e guadagnando l'eventuale bonus.

Il seguace va preso dalla location in cui il giocatore ne avrà di più e dopo aver svolto questo compito si potrà, se si vuole, trasferire un'offerta nel proprio magazzino.

Essere invitato all'ultima cena è un'azione identica, ma non bisognerà pagare nulla per trasferire il proprio seguace.

Fare un favore permette di spostare uno dei propri segnalini favore ad un altro giocatore che ne guadagnerà il bonus e potrà sfruttare successivamente il luogo presente sul suo retro.

Il giocatore attivo però avrà l'opportunità di acquisire la prima carta del mazzo 33A.D e aggiungerla alla propria mano.


Queste carte di “Ierusalem” sono simili a quelle di base, ma presentano ben 3 simboli seguace che andranno quindi a potenziare il proprio turno.

Richiamare un seguace permette di spostare gratis dal proprio magazzino un seguace in una qualunque location, a patto che non se ne abbiano già 3 nello stesso luogo.

Scambiarsi di posto permette di spostare dal proprio posto un proprio seguace in uno vuoto, guadagnando eventualmente anche il bonus.

Andare al mercato o al tempio permette di svolgere l'azione di quei luoghi come già descritto in precedenza.

Ricevere denari farà guadagnare ovviamente monete, così come la possibilità di ottenere risorse attraverso gli opportuni simboli sulle carte.

Redistribuire permetterà di spostare come si desidera le carte presenti sulla propria plancia, mossa utile per spostare gli apostoli come si vedrà in seguito.

Infine come azioni possibili tramite i seguaci ci sono quelle di pescare carte mahane e carte 33A.D dai rispettivi mazzi o, nel caso delle mahane, scegliendo anche tra le due scoperte.


La seconda fase di gioco di un turno di “Ierusalem” permette di far visita ad un apostolo avendo i requisiti giusti.

I requisiti sarebbero dei set di carte o di carte e segnalini favore ottenuti, del tipo e nell'ordine indicato dai simboli degli apostoli.

Se si soddisfa questo set allora si potrà posizionare quell'apostolo in uno dei posti scelti per questo tipo di personalità.

Ogni tipo di apostolo offrirà subito anche il suo apprezzamento, per esempio quello viola offrirà subito un'azione essere invitato all'ultima cena.

Quello arancione permette di fare un conteggio di punti per tutti i seguaci che saranno posti dietro di lui.

L'apostolo bianco invece permette di scambiare di posto uno dei propri seguaci con quello di un altro giocatore. Giuda invece offrirà 5 denari.

Quando si sarà accomodato l'apostolo, il giocatore che l'avrà spostato guadagnerà punti indicati dalle carte che avranno permesso questo spostamento.

Le stesse carte saranno poi scartate: quelle personali andranno a formare un mazzo degli scarti a destra, quelle mahane e 33A.D andranno sotto i rispettivi mazzi.

La terza fase di gioco è quella in cui poter acquistare una carta mahane al costo di due denari, scegliendo tra le due esposte o quella coperta sul mazzo.

Quarta fase invece, pescare dal proprio mazzo fino a tornare con una mano di 5 carte per il turno successivo.

Alcune azioni di gioco permetteranno di far avanzare il sinedrio di uno spazio e arrivando su determinate caselle si attuerà una fase di punteggio.

Il punteggio complessivo andrà al giocatore che avrà fatto avanzare il sinedrio, tutti gli altri ne ricaveranno invece la metà.


Quando tutti gli apostoli saranno seduti al tavolo dell'ultima cena in “Ierusalem” ogni azione dei giocatori farà avanzare automaticamente il sinedrio.

Questo permetterà alla partita di terminare: ciò avverrà quando il sinedrio sarà arrivato al suo ultimo spazio oppure quando un giocatore avrà depositato tutti i suoi seguaci al tavolo.

Il conteggio riguarderà le tessere parabola ottenute, che daranno punti seguendo la tabella in base alla quantità posseduta.

Cinque punti se il giocatore non avrà utilizzato la tessera illuminazione, disponibile al posto di giocare una carta per ottenere l'apprezzamento di un apostolo senza sistemarlo.

Un punto per ogni segnalino offerta nel proprio magazzino e poi i conteggi per ogni seguace posto dietro o accanto ad un apostolo.

I punti dati dagli apostoli partono dal massimo per i seguaci posti immediatamente dietro e un punto in meno allontanandosi man mano.

Giuda, al contrario degli altri apostoli, andrà invece a far perdere punti, mentre i seguaci ai lati di ogni apostolo guadagneranno, o perderanno nel caso di Giuda, i punti indicati dall'apostolo stesso.

Il vincitore sarà colui che avrà ottenuto il punteggio maggiore, guidando quindi la comunità religiosa più vicina a Gesù rispetto a quelle degli altri.


CONSIDERAZIONI: “Ierusalem” prende in prestito una faccenda sacra per mettere sul tavolo da gioco una bella serie di cattiverie.


Ierusalem

Ci siamo allontanati recentemente dalla Pasqua e con essa anche tutta la serie di colombe, pizze farcite e quant'altro ci fosse sulle nostre tavole.

C'è anche chi ha vissuto in pieno lo spirito più sacro di questa festività seguendo quelle che sono le tradizioni pasquali.


Che si creda oppure no, “Ierusalem” offre come ambientazione uno stralcio della vità di Gesù, ma offrendo una competizione ludica interessante.

Innanzitutto, partendo dal reparto componentistico, ci troviamo di fronte a numeroso materiale di vario tipo.

Scelta discutibile quella di dover applicare opzionali adesivi su molti componenti come apostoli, seguaci e risorse.

Le illustrazioni presenti sulle carte e la realizzazione delle aree del tabellone invece appaiono molto curate e perfettamente in tema.

A colpo d'occhio potrebbe impressionare la sala dove si svolge l'ultima cena, ma in realtà apparirà tutto subito molto chiaro.

La scheda di riepilogo ricorda semplicemente i nomi delle azioni legate alle illustrazioni, senza usare una vera simbologia.

Questo non permette un'immediata comprensione delle azioni che si possono svolgere, quanto meno durante i primi turni.

Dopo un minimo di attenzione però, si riesce tranquillamente a digerire la scelta illustrativa e a compiere tutte le azioni senza bisogno di consultare il manuale.


Il turno di gioco di “Ierusalem” è relativamente semplice da svolgere, con una carta da giocare e un paio di possibilità successive.

Al proprio turno bisognerà semplicemente giocare una delle cinque carte in mano in uno dei tre slot disponibili sulla propria plancia.

Una scelta che deve riguardare diversi fattori, innanzitutto, ovviamente le azioni che questa scelta permetterà di svolgere.

Non solamente quella relativa ai seguaci, ma anche quella relativa al luogo che talvolta potrebbe fare la differenza.

Non va dimenticato che poi questa carta andrà collocata in uno slot e il simbolo luogo potrebbe interrompere o continuare un set per spostare un apostolo.

Sarà importante per poter decidere dove spostare un apostolo in attesa e soprattutto approfittare del suo beneficio una volta piazzato.


La maggior parte dei punti in “Ierusalem” si riceveranno attraverso quello che accadrà con la sistemazione di seguaci e apostoli all'ultima cena.

Il pasto è servito, Gesù sarà seduto già all'inizio del gioco, ma tutti gli altri prenderanno posto solamente un pezzo alla volta.

Con buona probabilità saranno i seguaci i primi a collocarsi, oltre quelli già piazzati in fase di setup iniziale.

La scelta del posto sarà strategica come buona parte delle scelte che si effettueranno all'interno della partita.

I giocatori sapranno che i posti più cari da occupare saranno anche quelli più redditizi in termini di punti finali.

La scelta di occupare un posto simile sarà da privilegiare, ma alcune azioni permettono di spostarsi al posto di chi ha già una sede.

Quindi piazzarsi con la speranza di rimanere con quel posto assegnato oppure posizionarsi con poca spesa di risorse dove non conviene, ma con l'idea di muoversi successivamente?

In tutto ciò c'è sempre l'incognita Giuda che sarà uno degli ultimi apostoli ad essere collocato e che rappresenterà una bella minaccia in termini di punti.


“Ierusalem” è un gioco pieno di strategie da inanellare in cui il tema religioso combacia perfettamente, pur non rivolgendosi necessariamente ad un pubblico pio.

Non lasciatevi ingannare dall'ambientazione del gioco, il tema religioso e di pace non esiste, l'interazione e la cattiveria spesso sono palpabili.

Le carte presenti sulle plance, con cui si formano i set, sono tutte visibili, potrebbe quindi essere utile sfilare un apostolo ad un altro giocatore battendolo sul tempo.

Il tavolo dell'ultima cena e gli spazi limitrofi andranno pian piano riempiti e in quel caso la guerra sarà sui posti migliori da occupare.

Il risultato finale sarà un bel quadro di insieme, con gli apostoli piazzati e tanti seguaci colorati che ne seguiranno le orme.

Un gioco che pesca appieno dal tema religioso adattando tutti i suoi aspetti ma che può piacere tranquillamente anche a chi non apprezza questa scelta.

Una buona dose di perfidia renderà tesa e speziata l'esperienza di gioco, una buona occasione per sfruttare un tema non convenzionale per qualcosa di coinvolgente.

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