"Coral", un corallo è per sempre
“Coral”, costruiamo la barriera corallina.
Degli splendidi coralli prenderanno forma nelle loro variopinte sfumature.
Quello che sorgerà intorno a questa pietra sarà un ammasso di splendide forme coloratissime che si svilupperanno secondo la volontà dei giocatori.
Sarà ovviamente un certo criterio a permettere la scelta su dove collocare i pezzi man mano che il gioco andrà avanti.
Delle pedine in legno sanciranno dove il prossimo pezzo potrà essere inserito, chissà che non sia quello di svolta per il punteggio finale?
COMPONENTI: A troneggiare nella confezione di “Coral” saranno pezzi di corallo in 4 colori differenti con le relative pedine.
Non esiste per il momento una versione italiana del gioco, ma anche quella internazionale potrà essere giocata perchè completamente indipendente dalla lingua, a parte delle carte per il solitario.
Nella scatola trovano posto 24 pezzi di corallo composti da un agglomerato di 3 cubi in 4 colori differenti.
Ad ogni gruppo di pezzi di corallo è abbinata una pedina negli stessi colori: rosso, pesca, giallo e bianco.
Inoltre c'è un mazzo di carte per la modalità solitario, un sacchetto per riporre i pezzi e un quadrato grigio come base.
PREPARAZIONE: La fase di preparazione di “Coral” farà coprire il cubetto grigio con un iniziale ammasso di coralli.
In 2 o in 3, andrà scelto anche un colore neutro da cui prendere dei pezzi, in 4 invece se ne prenderà uno dai propri vicini di tavolo.
Il cubetto grigio andrà al centro del tavolo e dal primo giocatore in poi, ognuno piazzerà uno dei propri pezzi in modo che almeno una faccia di un cubo tocchi quello grigio.
Un'altra regola importante è che almeno una faccia del cubo che si piazza deve toccare necessariamente il tavolo e mai coprire il pezzo di un altro giocatore.
Questa fase si svolgerà a turno in senso orario fino a quando il cubo non sarà più visibile da nessun lato e quindi totalmente coperto.
Quando il cubo sarà coperto, i giocatori continueranno piazzando la propria pedina sulla faccia superiore di un cubo non del proprio colore ancora libera.
Lo scopo del gioco sarà quello di avere il maggior numero di facce visibili del proprio colore guardando il corallo dall'alto.
IL GIOCO: Man mano in “Coral” vari pezzi andranno ad innestarsi nella creazione centrale dando vita ad un vero e proprio banco di corallo.
La prima è quella di crescita mediante la quale si andrà ad inserire un pezzo dalla propria riserva alla struttura di corallo centrale.
Il pezzo deve essere inserito in modo che una faccia di un suo cubo tocchi una faccia del cubo su cui è posizionata la propria pedina.
Ciò che si posiziona non deve spostare o toccare pedine avversarie e ovviamente deve evitare di far cadere altri pezzi.
Per la questione cadute accidentali, il regolamento propone di decidere ad inizio partita se si potrà semplicemente sistemare tutto o infliggere malus.
In quest'ultimo caso i pezzi caduti altrui tornerebbero ai proprietari mentre i pezzi caduti di chi avrà fatto cadere parte della struttura andranno persi e il turno terminato.
Un'alternativa all'azione di crescita di “Coral” è quella di movimento, suddivisa in due possibilità, ovvero scivolare o galleggiare.
Con l'azione scivolare, si sposterà la propria pedina seguendo un percorso composto da facce di cubi non appartenenti al proprio colore.
La pedina potrà fermarsi dove si vuole, a patto di raggiungere quello spazio in modo lecito, quindi senza salti, con movimenti ortogonali e senza mai spostarsi su propri pezzi.
I movimenti vanno seguiti guardano la struttura dall'alto, quindi si possono anche tranquillamente ignorare differenze di altezze tra i pezzi.
La pedina non potrà ovviamente mai uscire dalla struttura e non potrà superare e ovviamente nemmeno fermarsi su spazi dove ci sono pedine avversarie.
Con l'azione galleggiare invece si prenderà semplicemente la propria pedina eliminandola momentaneamente dal gioco.
Nel turno successivo si potrà semplicemente posizionarla dove si vuole, come nella fase di preparazione, tranne che su pezzi del proprio colore.
La partita di “Coral” si avvia al termine quando un giocatore avrà terminato la riserva di pezzi a propria disposizione.
A questo punto i giocatori potranno svolgere turni solamente se avranno pezzi ancora a disposizione nella propria riserva.
Restano disponibili tutte le azioni del gioco, ma se non si piazzerà un proprio pezzo, quindi se si eseguono le azioni di movimento se ne dovrà comunque scartare uno.
La partita termina ufficialmente quando tutti i giocatori non avranno più pezzi nelle rispettive riserve per passare quindi al conteggio dei punti.
Basterà visionare la struttura dall'alto e contare le facce di cubo visibili di ogni colore, considerando anche quelle poste sotto le pedine dei giocatori.
Il vincitore sarà colui che avrà il totale di facce maggiore, in caso di parità sarà premiato chi avrà un pezzo del suo colore più in alto degli avversari.
Il gioco prevede anche una modalità solitario molto ricca ed articolata in cui il giocatore manovra tutti i pezzi colorati.
Le carte setup suggeriranno la preparazione ed ogni colore di corallo avrà un suo sistema di punteggio differente in base alle carte pescate in fase di setup.
CONSIDERAZIONI: Una vera e propria struttura simile ad un banco di corallo è ciò che verrà realizzato in “Coral” pestandosi continuamente i piedi.
Posti che non è facile visitare anche solo una volta nella vita ma che per fortuna almeno in un gioco da tavolo sembrano più vicini.
In “Coral” bisognerà costruire un vero e proprio banco di corallo appoggiando in modo naturale i blocchi in modi sempre strategicamente utili.
Non sarà il fine del gioco quello di realizzare un blocco di corallo, ma sarà la conseguenza di tutto ciò che i giocatori andranno a fare.
La regola vuole che i blocchi siano disposti in modo che almeno una faccia del blocco da posizionare sia adiacente al cubo su cui è poggiata la propria pedina.
Questa regola impone spesso un bel sacrificio visto che limita molto le possibilità, ma strategicamente aiuta anche a capire i movimenti degli altri.
Ovviamente vedendo il posizionamento delle pedine altrui sarà facile pensare a come potrebbero inserire i propri pezzi.
Avendo questa vaga idea, si potranno anche gestire le proprie azioni, tra piazzare e spostare, nel modo più saggio e utile.
Non tutti i pezzi a disposizione dei giocatori di “Coral” apparterranno al proprio colore, e ciò va sfruttato a proprio vantaggio.
Nel setup iniziale, che sia un colore neutro o che sia un colore appartenente ad un altro giocatore, ognuno avrà almeno un paio di pezzi di qualcun altro.
Sembrerà poco conveniente collocare un blocco del colore di qualcun altro, ma questo invece aumenta di molto lo sviluppo strategico.
L'opportunità di maneggiare blocchi altrui permette di posizionarli in modo anche scomodo per la questione del conteggio dei punti finali.
In più è l'unica possibilità per innalzare la propria pedina piazzandolo direttamente sotto e arrivare quindi in posizioni altrimenti inaccessibili di botto.
I blocchi di corallo potranno essere sistemati seguendo qualunque scherma, rispettando sempre e solo l'adiacenza alla propria pedina.
Questo porterà, per dei motivi di convenienza, a piazzarla anche in modo un po' pericolante, motivo per il quale potrebbe servire giocare con la modalità penalità.
In questo modo, oltre ad una questione strategica, si andrà ad attivare anche un vero e proprio gioco di abilità nel posizionamento dei propri blocchi.
“Coral” va sicuramente visionato in tre dimensioni, spesso girando anche intorno al tavolo, ma il punteggio si valuterà bidimensionalmente.
Bisognerà stare attenti ad ogni possibilità al proprio turno, magari anche alzandosi dal proprio posto e guardando il lato celato della struttura.
Spesso in questo modo si scopriranno delle aree in cui potrebbe essere conveniente piazzare la propria pedina lasciandola scivolare.
Utile farlo, ma sempre ricordando che alla fine i punteggi utili, ma anche lo spostamento della pedina, agiranno in senso bidimensionale.
Tutto infatti viene valutato con una semplice visione aerea dall'alto della struttura, ignorando i dislivelli tra un pezzo e l'altro.
Essenziale quindi avere piena cognizione dello sviluppo del banco, ma anche di come poi le cose possano essere viste proiettandosi verso il futuro.
“Coral” è un po' puzzle game, un po' gioco di strategia, in cui le valutazioni da fare sono sempre tante e ogni partita si sviluppa in modo diverso.
La struttura sempre differente che verrà fuori a fine partita trasporterà i giocatori in un mare cristallino adorando la scultura di blocchi che rappresenterà il premio per il vincitore.
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