"Code in Fiamme" Iguana sfida Opossum
“Code in fiamme”, una strana leggenda.
Iguana e Opossum sono i due animali protagonisti di questa caccia al fuoco.
Questo essere tentò di rubare agli umani il fuoco del
villaggio, nascondendosi in cielo tentando una bella fuga.
A correre in soccorso del popolo umano arrivò Opossum, un
altro essere strambo che arrivò fino al nascondiglio di Iguana.
Con una ninna nanna lo addormentò per riprendere il fuoco.
Una storia da sfondo a che cosa? Lo possiamo scoprire insieme.
COMPONENTI: ”Code in fiamme” presenta delle evocative carte fuoco ma soprattutto dei set di carte personali da 12 pezzi.
Nella piccola scatola troviamo 6 carte fiamma, ognuna
riporta un numero di partenza accompagnato da un +.
Inoltre troviamo 6 set di 12 carte, 10 sono le carte
opossum, da 1 al 9 e un +1, oltre alla carta tana e alla carta falò.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Code in fiamme” riceve il suo set di 12 carte con il quale tenterà di riconquistare il fuoco.
Per cominciare a giocare, ognuno dovrà ricevere un set di carte personali, ponendo di fronte a sé la carta falò.
Sopra la carta falò andrà posizionata una delle
Le carte rimanenti andranno a comporre le mani dei
giocatori, mentre le carte fuoco andranno mescolate e posizionate al centro del
tavolo con la prima scoperta.
Lo scopo del gioco sarà quello di tentare di ottenere le
carte fuoco giocando le proprie carte opossum e rubando i falò degli altri.
IL GIOCO: Ogni giocatore di “Code in fiamme” ha solo tre carte in gioco tra quelle che ha a disposizione durante ogni round.
Dopo questo primo passaggio da svolgere in contemporanea, si
passerà alla fase di caccia che invece si svolgerà a turni.
Comincia il vincitore del round precedente e nel primo
quello più anziano, che sarà il primo ad essere messo di fronte ad una scelta.
Potrà giocare una carta che sia pari al numero presente
sulla carta fuoco al centro del tavolo oppure potrà passare.
Giocando una carta, i giocatori successivi dovranno giocare
una carta che sia esattamente di un numero superiore alla carta opossum in
cima.
Se un giocatore sceglie di passare, che abbia o no una carta
valida da giocare, non sarà escluso dal round, ma potrà fare di nuovo la scelta
al proprio turno.
Se, dopo aver giocato una carta, tutti i giocatori
passeranno e dovesse tornare il turno di quel giocatore, allora il round sarà
da lui vinto.
In questo modo si creerà una nuova pila del fuoco, prendendo
la carta iguana e piazzandola davanti a sé.
Sopra la carta iguana ci andrà la carta che ha permesso di
vincere il round, in più si potrà rubare la carta fuoco di un altro giocatore
se custodita da una carta opossum con lo stesso numero.
Un nuovo round di “Code in fiamme” viene preparato immediatamente dopo aver fatto creare al giocatore una nuova pila del fuoco.
A questo punto le carte che non sono entrate a far parte
della pila del fuoco o nel mazzo degli scarti andranno a ricomporre la mano.
Questa sarà quindi creata da le carte opossum avanzate dal
round precedente, una carta rubata dalla pila del fuoco altrui e tutte le carte
sotto la tana.
Le carte nel mazzo degli scarti sono esauste e non entreranno
immediatamente in mano, ma lo faranno nel round seguente.
Un nuovo round ha così inizio con la partenza da parte del
giocatore vincitore dell’ultimo, in vista della conquista di nuove carte fuoco.
La partita termina quando sarà stata presa anche l’ultima
carta fuoco e sarà premiato il giocatore che avrà ottenuto il maggior numero di
fiamme.
CONSIDERAZIONI: “Code in fiamme” ha dalla sua una grande semplicità, ma anche una base strategica non da poco.
I teneri animaletti che troneggiano sulle carte sono
effettivamente di egregia fattura, ma quanto conta ai fini del gioco?
“Code in fiamme” prende in prestito questa leggenda per dar vita ad un gioco di carte semplice ma con un certo spessore strategico.
Chiariamoci, la meccanica è davvero molto semplice, visto
che non si dovrà far altro che posizionare una carta sopra l’altra se di valore
di uno superiore.
Tutto qui, il gioco è fatto, ma ovviamente la semplicità
della meccanica di base non è tutto quello che questo titolo offre.
Tutto parte già dalla scelta delle sole tre carte che
entreranno in gioco, che saranno come tre pallottole che si potranno sparare
nel round.
Sono tre a testa quindi i tentativi di rimanere a galla ed
essere colui che, al ritorno del turno, potrà beneficiare della carta fuoco.
Non si dovranno quindi scegliere a caso le tre carte, ma
seguire qualche particolare strategia per arrivare in fondo.
Un minimo di intuizione è quello che serve in “Code in fiamme” per poter scegliere le carte giuste in base a quelle che potrebbero scegliere gli altri.
Noi sappiamo che le carte potranno essere giocate solo se
con un valore maggiore di uno rispetto a quella in cima al mazzo degli scarti.
Ma sappiamo che questa regola vale ovviamente per tutti,
quindi sarà anche il modo con cui si potrà coprire la nostra carta.
Sceglierne una immediatamente vicina al valore della carta
fuoco potrebbe avere senso, ma quante possibilità ci sono di rimanere quelli in
cima?
Sono queste le domande che ci dovremmo fare quando si
partirà con la selezione iniziale delle carte del round.
Varrà sempre la pena in “Code in fiamme”, di mettere in gioco una carta, se possibile, quando arriva il nostro turno?
Sarà saggio mettere in gioco una carta immaginando che però
questa potrebbe essere coperta da quella di un altro giocatore?
Talvolta si potrà anche giocare di bluff e attendere che
magari si torni a quel numero con un po’ di fortuna e con le mosse giuste.
Ciò ovviamente sarà rischioso, perché con un giocatore che
passa, chi avrà giocato l’ultima carta avrà qualche chance di poter vincere il
round.
Proprio vincendo il round si potrà anche tentare di
sgraffignare una carta altrui se con il numero uguale a quello della carta
opossum vincente.
Magari è proprio questo il tentativo di colpo grosso che un
giocatore potrebbe voler fare scegliendo una carta utile nel tentatvo di
rubare.
Si tratta appunto di un tentativo. Quante chance ci sono di
poter vincere esattamente con quella carta che farebbe rubare un goloso
bottino?
Con una dinamica di base molto semplice, il gioco presenta
quindi diversi twist interessanti per chi si calerà fortemente nel mood del
gioco.
Un titolo che non appare immediatamente coinvolgente, ma che
rivela le sue chicche solo dopo aver assaporato qualche dinamica entrando
direttamente nel vivo dell’azione.
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