“Wormholes”, si viaggia nello spazio
“Wormholes”, un buco nero ti condurrà dove vuoi.
Viaggiare nello spazio è complicato, ma la strada sarà più semplice approfittando dei buchi neri.
Se in un futuro molto lontano potessimo spostarci da un
pianeta all’altro, sarà complicato organizzarsi in base alle folli distanze.
A correre in soccorso dei viaggiatori dello spazio, ci sono però
i buchi neri, ovvero dei sistemi di comunicazione tra due luoghi specifici.
Saranno proprio questi a permetterci di viaggiare e spostare
anche i passeggeri, ma dove sarà meglio piazzare questi pratici strumenti?
COMPONENTI: “Wormholes” presenta una mappa componibile e tante carte passeggero oltre a coppie di buchi neri che si metteranno in comunicazione.
Nella confezione ci sono 10 tessere che rappresentano lo
spazio e i suoi pianeti, nonché una stazione spaziale di partenza.
Abbiamo 100 carte passeggero legate ai pianeti, 5 navicelle
e 50 gettoni buco nero accoppiati tra loro numericamente.
Sono 15 i segnalini energia, 5 le tessere pick up e 10 i
gettoni esplorazione, numerati e con un valore di punti vittoria.
I punti vittoria sono presenti anche come segnalini
specifici, oltre a 5 carte riepilogo e un gettone primo giocatore, oltre a 3
gettoni turni finali.
PREPARAZIONE: La creazione della mappa di “Wormholes” è il primo passo da fare ed ognuno avrà già un buco nero accanto alla stazione spaziale.
Seguendo poi il pattern suggerito dal regolamento ed
eliminando alcune tessere in base al numero dei giocatori, con le tessere
pianeta andrà formato lo spazio centrale.
I gettoni turni finali andranno impilati in ordine
ascendente e sopra di essi, con l’1 in su, andranno messi in ordine i gettoni
esplorazione formando un’unica pila.
Ogni giocatore prenderà una carta riepilogo, 3 energie, una
tessera pick up e la navicella del proprio colore oltre al set di 10 buchi neri
da 1 a 5 del colore scelto.
Le carte passeggero andranno mescolate posizionate accanto al tabellone, insieme ad
una riserva di punti vittoria.
Dal mazzo di carte passeggero, in base all’ordine di turno,
ognuno riceverà una mano di carte iniziale e al primo giocatore andrà il
relativo segnalino.
Lo scopo del gioco sarà quello di collezionare più punti
esplorando lo spazio, trasportando passeggeri e permettendo agli altri di spostarsi
tramite i propri buchi neri.
IL GIOCO: Tre sole azioni di movimento a disposizione in “Wormholes”, grazi ai buchi neri, potranno garantire anche lunghi spostamenti.
Dai turni successivi si dovranno semplicemente sfruttare le
tre energie a disposizione per spostarsi fino a 3 volte su caselle adiacenti.
Non sarà possibile entrare in caselle con ostacoli, quindi
con pianeti, asteroidi e nella stazione spaziale, ma si potrà sostare su
caselle occupate da altri o dove sono presenti buchi neri.
Prima, durante o dopo i movimenti, si potranno anche
svolgere le azioni gratuite che permettono di piazzare buchi neri,
attraversarli, lasciare passeggeri o usare elementi della mappa.
Piazzare buchi neri sarà possibile solamente accanto ad un
pianeta dove non è presente già un proprio buco nero.
Se si tratta del primo piazzato con quel numero, verrà
posizionato sul lato inattivo, ma piazzando il secondo, entrambi si attiveranno
e le freccette dovranno essere messe in modo che si orientino una verso l’altra.
Da questo momento, quel buco nero sarà disponibile per gli
spostamenti per chiunque, ma se ad utilizzarlo sarà un altro giocatore, il
proprietario guadagnerà un punto vittoria.
Se si piazza un buco nero accanto ad un pianeta per la prima
volta, si otterrà anche il gettone esplorazione più in alto sulla pila che
varrà punti vittoria alla fine del gioco.
Un giocatore di “Wormholes” adiacente ad un pianeta, può giocare quante carte desidera di quel pianeta per accumulare punti.
Questa è un’altra azione gratuita che potrà effettuare
accanto al pianeta relativo alle carte, che andranno in un mazzo personale
conteggiato a fine partita.
Una volta per turno, sempre come azione gratuita, si
potranno anche caricare passeggeri se ci si trova accanto ad un pianeta o alla
stazione spaziale.
In questo modo prima si possono scartare eventualmente carte
indesiderate da piazzare scoperte accanto al mazzo di pesca.
Pescare carte quando si è accanto ad un pianeta permetterà
di prendere carte dal mazzo passeggeri fino ad arrivare a 4.
Farlo quando si è accanto alla stazione spaziale invece
permetterà di pescare carte tra quelle scoperte ma provenienti da fino a 2
pianeti diversi.
Come azione gratuita in “Wormholes” c’è anche la possibilità di sfruttare elementi presenti sulla mappa per agevolare il proprio turno.
Le orbite intorno a degli elementi permettono di spostarsi
intorno ai cerchi tratteggiati utilizzando semplicemente una energia.
Le nebule permettono di sposarsi intorno ad essere gratis,
mentre i buchi neri selvaggi rappresentano collegamenti extra a propri buchi
neri numerati.
Quando un giocatore avrà esaurito le proprie energie o non
ne vorrà più utilizzare dovrà semplicemente passare il turno.
Nel turno in cui un giocatore prenderà l’ultimo gettone
esplorazione, rivelando i gettoni turni finali, si andranno a svolgere tre
ulteriori turni scaditi proprio da questi gettoni.
Dopodichè si passerà al conteggio dei punti: quelli per i
gettoni esplorazione raccolti, i punti ottenuti in partita dall’uso dei propri
buchi neri, 2 punti per ogni carta passeggero e 3 punti per ogni pianeta
visitato oltre il quinto.
Il miglior viaggiatore dello spazio sarà ovviamente chi sarà
riuscito a totalizzare il punteggio maggiore.
CONSIDERAZIONI: “Wormholes” è un vero e proprio viaggio nello spazio in cui i tragitti cambieranno sempre di partita in partita.
Spostarsi da un pianeta all’altro scoprendo le meraviglie
che potrebbe celare è qualcosa che forse i nostri pro-pro-pronipoti potranno
scoprire.
Nel frattempo, con “Wormholes” potremmo avere un assaggio di come potrebbe essere la vita in un sistema solare perfettamente visitabile.
Proprio visitabile fin da subito però no, visto che in
realtà quello che bisognerà fare sarà proprio rendere possibile gli spostamenti.
I gettoni a disposizione dei giocatori sono proprio gli
elementi che permetteranno di spostarsi agevolmente da una parte all’altra.
Non sarà una cosa immediatamente ovviamente, all’inizio sarà
solo la propria navicella con le sue energie a fare dei sacrifici.
Ma pian piano ci saranno i primi spostamenti utili che
agevoleranno una vera e propria conquista del cosmo.
C’è ovviamente la strategia alla base delle direzioni che i
vari giocatori penseranno di prendere turno dopo turno.
Piazzare un proprio buco nero accanto ad un pianeta che già
lo possiede potrebbe essere utile, ma non un mossa saggia in termini di
punteggio.
Se già qualcuno avrà colonizzato quel luogo, sarà meglio
guardare altrove e quindi piazzare il proprio buco nero su un posto nuovo per
ottenere il gettone esplorazione.
“Wormholes” permette di fare numerosi passi gratuiti pur sfruttando al proprio turno sempre e solo le tre energie a disposizione.
Quello che serve, i giocatori lo avranno fin dall’inizio,
visto che avranno a disposizione tre segnalini energia per i propri movimenti.
E’ questo che occorrerà per potersi spostare pian piano e
conquistare lo spazio, ma. se all’inizio i viaggi saranno brevi, poi potranno
essere sensazionali.
Sfruttare al meglio le possibilità offerte dagli elementi
dello spazio e ovviamente i buchi neri attivi permetteranno spostamenti a lungo
raggio.
Ovviamente a volte servirà fare beneficenza, visto che
potrebbe essere utile usare dei buchi neri piazzati da qualcun altro.
Certo, faremo ottenere un punto vittoria al proprietario, ma
magari sarà una mossa che dimezzerà il tempo necessario per averne molti di
più.
Questo accadrà soprattutto nel tentativi di raggiungere un
pianeta su cui scaricare dei passeggeri attraverso le proprie carte.
Non solo infatti i viaggi riguarderanno il piazzamento di
nuovo gettoni buco nero, ma anche ottenere carte utili in termini di punteggio.
Qui sarà anche il fattore fortuna che ovviamente farà la sua,
nel caso in cui le carte pescate siano inerenti ad un unico pianeta e anche
vicino, o meno.
“Wormholes” per sua natura permette una buona rigiocabilità per la sistemazione sempre diversa degli elementi di gioco.
La mappa non è fissa, essendo composta da tessere che
andranno allineate l’una accanto all’altra, con la sola regola di avere pianeti
a minimo due caselle gli uni dagli altri.
Questo permetterà quindi di generare delle sezioni di spazio
sempre differenti che, interagendo tra loro, permetteranno anche viaggi strutturati
in maniera diversa.
Generare delle combo di viaggio sfruttando tutti gli
elementi a propria disposizione sarà di certo fonte di soddisfazione per la
riuscita di un turno apparentemente complesso.
In questo caso sarà il colpo d’occhio globale e un po’ di
ragionamento a rendere possibile uno spostamento impossibile nel minor numero
di mosse da impiegare.
Bisogna entrarci dentro calibrando bene tutte le possibilità,
ma entrando nel vortice spaziale si avrà piena cognizione delle opportunità a
disposizione.
Un gioco con elementi da astratto che però si adatta
benissimo all’ambientazione e permetterà di vivere un piccolo assaggio del
futuro che verrà.
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