“Paper Safari”, 6 carte per la vittoria
“Paper Safari”, chi si nasconde dietro le carte?
Sono sei le carte a disposizione, ma non si sa cosa ci sarà dietro: animali buoni o cattivi?
Ma gli animali non sono da soli, con loro c’è quello che
viene considerato il re della giungla, ovvero Tarzan in persona.
Gli animali però, anche se si trovano nel proprio habitat,
sono timidi perché sono nascosti, mostrando solo il dorso delle carte.
Pian piano potranno essere girati e anche sostituiti, ma chi
sarà il vincitore, perché avrà un punteggio minimo di fronte a sé?
COMPONENTI: Sono 50 carte quelle di “Paper Safari” che rappresentano vari animali a cui sono legati anche altrettanti punteggi.
Nella piccolissima scatola, oltre a 14 punti vittoria, è
contenuto un mazzo di 50 carte di piccolo formato.
Il mazzo contiene 4 copie di 10 diversi animali: ad ognuno
di essi è associato un colore ma anche un punteggio da 0 a 10.
Tra le carte ci sono anche due jolly e 4 carte Tarzan.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Paper Safari” avrà di fronte a sé una griglia di 6 carte di cui ne scoprirà solamente uno.
Il mazzo andrà posto sul tavolo, andrà girata la prima carta
per creare un mazzo di scarto ed ogni giocatore riceverà 6 carte.
Queste carte non andranno viste né rivelate, ma posizionate
di fronte a sé formando una griglia di 3x2.
A scelta, ogni giocatore sceglierà una di queste carte e la
girerà a faccia in su, venendo quindi il tipo di carta e rivelandola agli
altri.
Lo scopo del gioco è quello di ottenere 3 punti vittoria
vincendo i round di gioco, ottenendo i punteggi minori.
IL GIOCO: Una carta di “Paper Safari” viene pescata e andrà cambiata con una della propria griglia, sarà una mossa giusta?
Dopo aver visionato la carta, il giocatore sceglie se
scartarla e passare il turno, o cambiarla con una presente nella propria
griglia.
La sostituzione andrà fatta con qualunque carta della
propria griglia, visibile o meno, ma se si sceglierà una carta coperta non si
potrà visionare prima il suo contenuto.
La carta scartata diventerà quella in cima al mazzo di scarto
accanto al mazzo di pesca e quindi utilizzabile dal giocatore successivo.
Non bastano le carte animale a rendere vivace una partita di "Paper Safari", a quello pensando le carte speciali.
Ci sono però delle carte speciali che hanno delle regole a sé,
ad esempio Tarzan, che è una carta che non può essere scartata direttamente
come vale per gli altri animali.
Tarzan andrà a sostituire una delle proprie carte, ma la
carta eliminata non andrà scartata, ma passata al giocatore a sinistra.
Quel giocatore andrà a posizionarla esattamente nella
posizione in cui il giocatore originario l’aveva e andrà a ricollocarla.
Questa operazione si attuerà a giro tra tutti i giocatori
con un passaggio di carte e l’ultimo andrà invece a scartare quella che andrà a
sostituire.
L’elefante permetterà di vedere prima l’identità di una
carta presente nella propria griglia.
La carta jolly invece, a fine partita andrà ad assumere il
valore della carta accanto: se si trova al centro, il giocatore sceglierà se
assumerà il valore di quella a sinistra o quella a destra.
Appena un giocatore avrà tutte le proprie 6 carte esposte, il
round terminerà immediatamente e tutti i giocatori con carte ancora coperte le dovranno
girare.
Ognuno poi calcolerà il proprio punteggio: basterà sommare
riga per riga il valore degli animali presenti.
Se però, in una colonna ci sarà lo stesso animale sopra e
sotto, il suo valore sarà 0: chi avrà il valore minore otterrà un punto
vittoria.
Si comincerà poi con un nuovo round: se alla fine di un
calcolo di punti un giocatore avrà tre punti vittoria, sarà dichiarato vincitore
e re della giungla!
CONSIDERAZIONI: “Paper Safari” è un gioco di fortuna e un pizzico di strategia, pescando a piene mani nelle ambientazioni da mondo animale.
Ci sono zebre e ci sono tucani, ci sono volpi e ci sono
tenerissimi procioni, tutti questi animali saranno molto utili.
Non proprio tutti, magari quelli con il valore più basso, a
meno che non si riusciranno a fare delle accoppiate vincenti.
“Paper Safari” presenta degli animali, ognuno legato ad un numero, pronti per essere ospitati nelle griglie in modo da fare punti.
Gli animali non sono solamente quelli da Safari come il
titolo suggerisce, ma l’importante è che abbiano dei punti associati alla loro
identità.
Ogni animale diventerà bramato per il suo punteggio più
basso oppure temuto perché ospita un valore davvero molto alto.
Però non bisogna avere paura di osare, perché una coppia di
animali posti in colonna non offrirà alcun punteggio.
Ovviamente gli animali con i valori alti tenderanno ad
essere scartati, ottima strategia potrebbe quindi essere quella di puntare su
di essi per annullare ogni punteggio.
Il gioco si basa anche parecchio su un fattore fortuna
dovuto al rimpiazzo delle carte che avviene praticamente al buio.
Si conoscerà la carta che andrà ad essere ospitata, ma non
quella che invece andrà a sostituire, rischiando di scartare qualcosa di
appetibile.
La possibilità di pescare anche dal mazzo degli scarti
infatti permette di ottenere facilmente, in alcuni casi, carte dal punteggio
minimo.
Le carte speciali di “Paper Safari” permettono di dare un po’ di brio alla partita, mescolando letteralmente le carte in tavola.
Per il discorso di poter ottenere la carta scartata dal
giocatore precedente, una forma di interazione è già presente.
Per aumentarla ci pensa la carta di Tarzan che letteralmente
farà scappare animali dai propri vicini spostando delle carte.
La posizione originaria è essenziale da rispettare e in
questo modo si andranno a fare inaspettati regali o favorevoli sciagure ai
propri vicini.
Anche l’elefante permette di avere una visione minima di ciò
che si nasconde dietro almeno una carta della propria griglia.
In questo modo si saprà se in futuro sacrificare quella
carta o magari tenerla fino alla fine quando dovrà essere girata dopo il
completamento del round.
“Paper Safari” è in realtà il titolo originario da cui è
stato pubblicato poi “Papageno” entrato a far parte della collana di giochi
pocket di Helvetiq.
Questa riedizione mette in luce la qualità di un prodotto
che rappresenta anche un titolo da viaggio compatto e semplice da spiegare.
Un piccolo passepartout che permette di passare qualche manciata di minuti in allegria in compagnia dei propri amici.
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