“La fuga di Velia”, l'escape room storica
“La fuga di Velia”, si gioca con Matteotti
L'idea di libertà viene rievocata attraverso la compagna di una figura importante del Novecento.
La Velia in questione altri non è se non la moglie di Giacomo Matteotti, una personalità importante per l'Italia di inizio secolo.
La sua figura è stata legata ai brogli elettorali avvenuti prima dell'arrivo della dittatura nel nostro paese, con la conseguente morte misteriosa.
Velia andò a chiedere a Mussolini di riavere la salma, fu negata ogni ingerenza coi fatti, ma Velia fu seguita. La aiutiamo?
COMPONENTI: “La fuga di Velia” non mostrerà subito i suoi contenuti, ma solo dopo aver letto un primissimo antefatto.
Nella confezione non sarà subito disponibile tutto il materiale, che verrà recuperato man mano che le carte, prima cosa da visionare, lo diranno.
Si tratterà di attendere pochissime letture per avere accesso alle tre mappe, ognuna di posti diversi e numeri legati a vari luoghi.
Presenti 4 pedine con altrettante basette, una di Velia e tre per gli squadristi, nonché una mascherina di plastica trasparente con dei fori.
Oltre le tre carte introduttive che daranno l'input alla vicenda e al prodotto, c'è un'utile carta aiuti con suggerimenti per andare avanti riguardo specifiche tappe del gioco.
C'è anche una carta contatore che terrà in considerazione dei progressi riguardo bonus, malus o arrivo di squadristi.
Sono 56 le carte storie suddivise in bordi di vario colore, una carta redazione e bibliografia e due carte note storiche ed approfondimento.
Concludono la lista dei componenti anche 36 carte oggetto rappresentate da un bordo blu. Ogni carta sarà contraddistinta da un numero di riferimento.
IL GIOCO: Sono le carte de “La Fuga di Velia” che potranno far procedere l'avventura, enigma dopo enigma.
Salterà subito all'occhio la dicitura di leggere immediatamente quella carta per poter iniziare a vivere la storia raccontata dal gioco.
Si tratterà di un breve regolamento che spiegherà come gestire le carte e ovviamente regalando anche un input alla storia.
Verrà raccontato dell'assassinio di Matteotti e della volontà della vedova di riavere il corpo: ciò la metterà in pericolo per la dittatura presente in Italia.
Si verrà a conoscenza della tipologia di carte presenti, chiedendo quasi subito ai giocatori di mettere da parte, dal secondo mazzetto, le carte blu che rappresentano gli oggetti.
In più quasi subito verrà richiesto di aprire la mappa numero uno, ovvero la casa di Velia per poter partire con le prime esplorazioni.
Verrà anche individuata una pratica carta aiuto che potrà dare qualche sostegno in caso i giocatori ne avessero bisogno.
Nonchè una carta contatore per tenere traccia dei bonus ricavati da enigmi portati a termine correttamente, i malus e la presenza di squadristi.
"La fuga di Velia" potrà avere inizio con le prime esplorazioni e con le prime interazioni con le carte
Con le carte principali sotto mano ed una mappa a disposizione, l'avventura potrà avere ufficialmente inizio.
Si darà la libertà ai giocatori di partire con l'esplorazione andando a trovare, nel mazzo principale, le carte numerate dei luoghi da visitare.
Ciò che la carta potrà rivelare potrà essere la presenza di un oggetto utile da recuperare nell'apposito mazzo.
Talvolta anche un enigma da risolvere direttamente o con l'utilizzo magari di qualche oggetto già recuperato.
Gli enigmi da risolvere sono rappresentati da varie tipologie, quasi sempre di logica o di colpo d'occhio.
La soluzione si troverà semplicemente dietro la carta stessa o magari dietro la carta oggetto selezionata se la soluzione prevedesse la scelta multipla tra varie opzioni.
Il gioco permetterà di scoprire nuovi luoghi, di usare gli oggetti raccolti e di risolvere gli enigmi presentati.
Ogni enigma risolto potrà garantire il bonus, ogni enigma invece a cui sarà stata data una risposta sbagliata, verrà segnato un malus.
I bonus permetteranno proprio di annullare un malus oppure di cancellare l'arrivo di uno squadrista, che saranno dei facili tasselli per un game over anticipato.
La partita termina in positivo quando sarà stata portata a termine l'avventura, sperando di aver condotto Velia dove merita.
Però potrebbe terminare anche in modo nefasto, con un game over, ricevendo tre malus o facendosi scoprire per tre volte dagli squadristi.
CONSIDERAZIONI: “La fuga di Velia” è una escape room dal taglio semplice ma con una valenza didattica importante.
Pensate ora alla possibilità di poter vivere alcune delle storie da studiare, in un contesto ludico, meglio, no?
“La fuga di Velia” è quel perfetto connubio tra un gioco divertente e la possibilità di imparare dei temi storici.
Stiamo affrontando un tema molto importante soprattutto nel periodo che stiamo vivendo nella società di oggi.
La libertà di parola, la giustizia, la verità, sono dei temi che diamo per scontati ma che non sempre in realtà sono rispettati.
Giacomo Matteotti, nel famoso ventennio del secolo scorso, ci ha purtroppo rimesso la vita per quello che voleva difendere.
Proprio per celebrare questa figura importante del Novecento italiano, viene creata una escape room da tavolo.
La sua particolarità è proprio lo studio che c'è dietro che ricalca perfettamente degli eventi storici importanti del periodo.
Non si tratta solamente del punto di vista storico del personaggio, ma anche di una sua componente umana e personale.
Sta di fatto che la protagonista della vicenda è proprio la sua vedova, scossa per la perdita del marito ma anche per il pericolo che corre.
Squadristi infatti, a causa del suo desiderio di riavere la salma, richiesta a Mussolini, finiscono per pedinarla e controllarla.
Tutta l'avventura infatti sarà orientata sulla possibilità di far scappare la donna, seguendo vicende davvero accadute.
Dal punto di vista tecnico “La fuga di Velia” è una escape room dal sapore molto semplice e tradizionale.
Se siete degli esperti ormai delle escape room da tavolo, vista la quantità massiccia uscita finora, giudicherete con occhi particolari questo prodotto.
Non si tratta della più straordinaria escape che abbiate mai fatto, avendo come base qualcosa di molto standard.
Come tipologia potrebbe ricordare i primi esemplari della serie di “Decktective”, compresa la struttura su cui si basano gli enigmi.
Basterà il più delle volte girare una carta enigma per visionare la soluzione e comportarsi di conseguenza con bonus e malus.
Concentrarsi sulla risposta esatta da dare in merito ad un enigma sarà importante per non fermare il gioco prima della fine.
La possibilità di game over infatti rischierebbe di interrompere l'avventura senza portarla a termine completamente.
Quasi suddivisa in archi narrativi la storia, come capitoli di un libro pronti da esplorare e da vivere in senso storico e umano.
La presenza delle pedine anima di più l'avventura e la struttura quasi come un gioco da tavolo per immedesimare di più il gruppo nella situazione.
Una scelta non necessaria dal punto di vista tecnico, ma sicuramente d'aiuto per aumentare il coinvolgimento nella storia.
“La fuga di Velia” è un gioco interessante per concetto, capace di far vivere un periodo storico particolare in un modo fruibile e ludico.
Chi è appassionato di escape room però trovare un esemplare abbastanza semplice che non offrirà particolari innovazioni dal punto di vista degli enigmi.
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