"Upstream", controcorrente con i salmoni
Nei giochi da tavolo abbiamo spesso assunto il ruolo di streghe pronte a sfogare tutto il proprio potere come in “Bobbidi Boom” oppure quello di mercanti di gemme nell'irresistibile “Splendor”, ma probabilmente non ci è davvero mai capitato di interpretare un salmone intento a risalire la corrente di un fiume per riuscire a trovare il posto migliore per depositare le proprie uova, sfidando i mille pericoli incontrati lungo il cammino. Beh, questa è la storia di fondo di “Upstream”.
CONTENUTO
Nato dall'estro creativo di Victor Samitier, “Upstream” è un titolo per 2-5 giocatori pubblicato dalla 2Tomatoes in versione internazionale: al momento non è ancora disponibile un'edizione italiana del gioco, ma anche con la versione estera è perfettamente giocabile vista la totale indipendenza dalla lingua. All'interno della scatola dalle dimensioni piuttosto compatte troviamo 20 token salmone divisi in 5 colori, ognuno a doppia faccia per raffigurare uno o una coppia di salmoni, una tessera primo giocatore con l'immagine di un bel salmone saltellante e 5 token per ricordare i colori scelti dai vari giocatori.
Vari altri token rappresentano quelli per le varianti di gioco, come i mulinelli che vanno a sostituire uno speciale tipo di tessera, oppure sono delle aggiunte e delle facilitazioni ad alcune situazioni che si verranno a creare durante la partita, come le pietre per sottolineare la presenza di rocce su una tessera o i gettoni movimento per tenere il conto di quelli già effettuati al proprio turno. Cuore del gioco è rappresentato da vari tipi di tessere esagonali che creeranno il fiume da risalire: potranno essere semplici porzioni libere di acqua oppure ospitare barriere e pericoli, come cascate, rocce o predatori a cui fare molta attenzione.
PREPARAZIONE
Per iniziare una partita di “Upstream” sarà necessario che ogni giocatore scelga uno dei colori disponibili, prenda tutte le pedine del colore selezionato ed il token per ricordarlo agli altri, dopodichè si andrà a formare la zona iniziale di partenza posizionando quattro tessere speciali a forma di croce: queste 4 tessere saranno eliminate con la progressione della partita ed andranno a rappresentare, grazie alla seconda facciata, la zona di arrivo dove ogni salmone salvo depositerà le uova. Ogni giocatore posiziona una delle proprie pedine con la coppia di salmoni verso l'alto, su ognuna delle 4 tessere iniziali e, dopo aver selezionato il primo giocatore, si inizierà il piazzamento di base.
Si dovranno mescolare bene tutte le tessere e una alla volta, ogni partecipante ne piazzerà una, creando una fila di 3, fermandosi quando saranno completate 4 colonne, comprese le tessere iniziali. Il giocatore che avrebbe dovuto mettere una nuova tessera prenderà quella del primo giocatore e darà il via ufficiale alla partita. Lo scopo del gioco è quello di condurre la maggioranza dei propri salmoni nel luogo adibito alla nascita della nuova generazione: più salmoni si porteranno in salvo e più avanti nella sezione finale procederanno e più punti potranno essere accumulati.
IL GIOCO
Durante ogni turno di una partita di “Upstream”, ogni giocatore deve necessariamente utilizzare i cinque punti movimento a sua disposizione suddividendoli nelle due azioni disponibili per i propri pesci, ovvero nuotare e/o saltare. Nuotare da una casella ad un'altra adiacente costa un punto movimento, mentre saltare costerà un punto di base, più un punto per ogni casella su cui si effettua il salto. Scegliere bene tra quali pedine suddividere questi punti azione e quali movimenti svolgere sarà assolutamente da pensare bene, in base alle ostruzioni create dalle pedine degli altri giocatori, visto che una tessera risulta inaccessibile quando è occupata da un numero di pedine pari a quello dei giocatori, e dalle minacce presenti sulle tessere scoperte.
Gli orsi ad esempio fanno perdere un salmone (girando quindi una pedina sul lato opposto su cui è presente un salmone, oppure facendola sparire del tutto se già era stata depredata in un'altra occasione) a chiunque faccia saltare o faccia terminare un salto in quella casella, mentre le aquile andranno ad attaccare tutti i pesci che nuoteranno nella casella in cui appare per poi girare la tessera sul lato acqua rendendola quindi tranquilla agli altri giocatori. L'airone invece mangia un salmone che si trova sulla sua tessera alla fine del turno di quel giocatore, senza però tener conto del numero di tessere di quel partecipante, presenti su quell'area. Le rocce creeranno complicazioni d'ambiente e diminuiranno di uno lo spazio disponibile per la collocazione di pedine su quella tessera, mentre le cascate, infine, non elimineranno salmoni, ma costringeranno i pesci a saltare e non a nuotare, facendo dunque perdere preziosi punti movimento.
Dopo ogni turno completo, quindi quando ogni giocatore ha speso i suoi cinque punti azione, vengono rimosse le ultime tre tessere del fiume, portando con sé anche tutte le pedine ancora lì presenti e vengono poste altre tre sulla dal lato opposto, fino a quando nella pila non resteranno solo due tessere che verranno posizionate ai lati di quelle presenti, sistemando poi quelle finali con le insenature per la deposizione delle uova. Quando una pedina arriva nella prima casella della zona finale termina il suo movimento e, dal turno successivo, si sposterà di un passo in avanti automaticamente, senza spendere punti movimento da suddividere quindi per gli spostamenti delle eventuali altre pedine ancora intente alla risalita del fiume.
Il gioco termina quando non ci saranno più salmoni nel fiume perchè già presenti sulla zona finale o eliminati dai vari pericoli. Ogni giocatore otterrà tanti punti quanti saranno i salmoni presenti sulle proprie pedine, più un numero extra di punti per ogni uovo presente sulla casella dove si trovano le proprie pedine: chi avrà accumulato la maggioranza di punti sarà ovviamente decretato vincitore.
CONSIDERAZIONI
Senza ombra di dubbio, “Upstream” si fa notare innanzitutto per l'originalità del tema offerto: interpretare il ruolo di un banco di salmoni intenti a risalire la corrente per potersi moltiplicare è un'idea piuttosto innovativa per la realizzazione di un gioco da tavolo e il flusso di gioco ben si adatta a questo tipo di ambientazione. Se all'inizio potrebbe sembrare che il primo giocatore sia piuttosto avvantaggiato, andando avanti con la partita si può notare come, in base alle scelte effettuate nei vari bivi in cui l'esperienza porterà i giocatori, si manifesteranno notevoli differenze tra le sorti dei vari pesci. Questo si evince anche dal meccanismo mediante il quale un giocatore piazza le nuove tessere, lasciando poi il compito a quello successivo di iniziare la risalita, permettendo quindi di piazzare i nuovi pericoli nel modo più subdolo nei confronti dei propri avversari, ma cercando al tempo stesso di favorire la strada intrapresa dalla propria fauna ittica per raggiungere il tranquillo luogo finale.
Non sarà immediatissimo ricordare il modo in cui le minacce dei predatori si manifesteranno sui poveri salmoni, obbligando i giocatori a qualche titubanza iniziale per lo svolgimento del proprio turno, ma ci si renderà subito conto dell'aderenza con la realtà rispetto agli animali minacciosi e si imparerà presto il meccanismo dei pericoli. La presenza di soli 3 differenti creature con cui fare i conti renderà il gioco un filo ripetitivo riguardo il modo in cui bypassare gli ostacoli, ma la varietà di modi in cui potranno essere posizionati può garantire una discreta rigiocabilità. La durata piuttosto contenuta di una partita, che non supera mai la mezz'oretta, rende “Upstream” un filler piuttosto originale che si distingue dagli altri per la necessità di studiare i percorsi migliori per arrivare a massimizzare i risultati finali e rendere la vita agli altri più difficile, motivo per il quale potrebbe essere particolarmente indicato per chi ama elargire un po' di cattiveria anche nel gioco dei saluti finali dopo un'intensa serata ludica.
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