"Catalyst", combo di carte a profusione


Sfruttare al meglio l'energia dei “Catalyst” aiuterà ad innescare una serie di combo in questo agile gioco di carte in cui concatenare le azioni sarà fondamentale.


Siamo nell'Era della Rinascita ed alcuni individui, identificati come catalyst, riescono a canalizzare un particolare tipo di energia che andrà sfruttata al meglio per poter ampliare la fama e la prosperità del luogo in cui il gioco è ambientato. Questa è la base su cui nasce "Catalyst", un gioco di carte veloce e dalle regole snelle che è stata una delle chicche dell'ultima edizione di Lucca Comics & Games 2018.

I COMPONENTI: Le carte presentano i catalyst” insieme ad una bella schiera di segnalini tra monete, potenze militari ed energie.
Catalyst” è un gioco da tavolo per 2-4 persone edito dalla dV Giochi e realizzato da Permar Rodaser. All'interno della confezione quadrata troviamo principalmente delle carte: sono ben 80, suddivise in 60 carte catalyst su cui compaiono questi particolari individui, capaci di canalizzare l'energia, schierati in 4 colori differenti, 16 carte edificio in 4 set per 4 colori e 4 carte obiettivo che modificheranno il sistema di punteggio da partita a partita. 

Il tabellone di gioco è praticamente un porta carte, che mostra quelle acquistabili turno dopo turno ed è facilmente assemblabile come un piccolo puzzle, mentre il reparto dei segnalini comprende 32 monete, 30 segnalini potenza militare a forma di rampino, 5 gettoni di attivazione a catena, 1 segnalino primo giocatore ed uno per l'ultimo round, oltre ad un utilissimo blocchetto segnapunti.

PREPARAZIONE: Le carte obiettivo doneranno longevità al gioco differenziando il sistema di punteggio partita dopo partita, acquistando catalyst in modo da soddisfare sempre i requisiti richiesti.

Per preparare una partita a “Catalyst” occorrerà innanzitutto preparare il mazzo di catalyst a seconda del numero di giocatori, eliminando eventuali carte in eccesso, da quelle in gioco, servirà prenderne 10 e piazzarle, accanto al tabellone di gioco, che dovrà essere assemblato al centro del tavolo, mettendovi sopra il segnalino ultimo turno. Il mazzo catalyst così preparato andrà posto nell'apposito spazio sul tabellone e dovranno essere svelato le prime 5 carte piazzandole negli alloggiamenti. 

Le carte edificio saranno utilizzate in un numero, uguale a quello dei giocatori al tavolo ed andranno formati dei mazzetti, suddivisi per colore, lasciando quelle col valore inferiore in cima e formando quindi una scala. Delle 4 carte obiettivo presenti nella confezione se ne dovrà mettere in gioco solo una che suggerirà quali punti offriranno gli edifici a fine partita, una volta acquistati. Basterà poi consegnare casualmente il gettone primo giocatore ad uno dei partecipanti, consegnare, in base all'ordine di turno, un certo numero di monete, partendo da 4 per il primo giocatore e piazzare al centro del tavolo tutti i segnalini, ovvero le monete non consegnate, l'attivazione a catena e le potenze militari. 

Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di punti vittoria tramite le proprie carte catalyst, i segnalini potenza militare e i requisiti di ogni obiettivo per le carte edificio acquisite.


IL GIOCO: Acquistare i catalyst o edifici ed innescare combo di carte rappresenterà il cuore pulsante di “Catalyst”.
Al proprio turno, un giocatore può svolgere una tra le tre azioni possibili. La prima permette di incassare tributi, ovvero prelevare dalla riserva un numero di monete pari al valore più alto del costo delle 5 carte in gioco, ricordando di non poter mai avere più di 8 monete alla fine del proprio turno. La seconda possibilità è quella di assoldare un catalyst: basterà pagare un numero di monete sufficiente al costo indicato dalla carta badando agli sconti o gli aumenti segnalati dal tabellone per quell'alloggiamento e porlo di fronte a sé, piazzandolo però su un edificio vuoto qualora ce ne sia uno a disposizione; dopo aver svolto quest'azione, tutti i catalyst ancora sul tabellone slittano di una posizione e si girerà una nuova carta. 

La terza azione che si potrà scegliere è l'attivazione di un proprio catalyst, con la possibilità di svolgere, nell'ordine che si preferisce, tutte le azioni segnalate dalla carta, per poi posizionarla coperta in una propria pila degli scarti e attivando anche il potere dell'eventuale edificio su cui il catalyst alloggiava. Le azioni attivabili tramite catalyst o edifici sono varie: si va dalla possibilità di acquistare nuove carte, che siano catalyst o edifici, fino ad avere monete, gettoni attivazioni a catena (che permettono di attivare nuovi catalyst) o di acquisire segnalini potenza militare. 

La partita termina dopo aver esaurito il mazzo di catalyst: a quel punto si attiverà l'ultimo round, andando a collocare dov'era il mazzo precedente, le 10 carte messe da parte ad inizio partita e concludendo il giro fino ad arrivare all'ultimo giocatore. Dopo aver terminato il turno, si calcoleranno i punteggi tramite il comodo blocchetto, conquistando tanti punti quanto il costo di ogni catalyst attivato, punti in base alla carta obiettivo per ogni edificio acquistato, un punto ogni due segnalini potenza militare e ben 6 punti per chi ne avrà la maggioranza e un punto vittoria ogni 3 monete rimaste a fine partita. Chiaramente il vincitore sarà colui che avrà ottenuto la somma maggiore.


CONSIDERAZIONI: Combo di carte e regole snelle regalano partite veloci e la voglia di ricominciare subito una nuova partita di “Catalyst”.
Dalla sua, questo nuovo prodotto della dV Giochi ha sicuramente una certa semplicità nel conquistare le regole, viste le 3 facili opzioni da scegliere durante il proprio turno, regalando sicuramente un forte dinamismo e includendo una partita di “Catalyst” nel giro di una mezz'oretta circa. 

Gli amanti delle combo di carte sicuramente troveranno in questo titolo un piccolo gioiello, visto che quando si svolgerà, come azione, l'attivazione di un proprio catalyst, non sarà raro poter innescare una vera e propria sequenza di azioni a catena che permetterà di svolgere molto nel proprio turno, sottolineando anche una certa componente strategica nell'acquisto di alcuni personaggi ed edifici. 

La regola di scartare il proprio catalyst appena utilizzato non permette si innescare un vero e proprio motore di gioco, ma di tenere sempre attiva la necessità di guardare bene il mercato cosa possa offrire per fare la scelta giusta, sia in base alle future attivazioni, sia per soddisfare i requisiti della carta obiettivo. La corsa all'acquisto degli edifici, e quindi dei catalyst che permettano di farlo, è sicuramente una delle prime cose da valutare, visto che man mano che saranno comprate, le carte edificio aumenteranno il proprio costo, che salirà ulteriormente quando si avranno già a disposizione degli edifici, visto che si dovrà pagare una moneta in più per ogni edificio già posseduto: un prezzo onesto, visto che i punti vittoria che porteranno queste carte, se ben giocate, compenseranno la spesa. 

Il reparto grafico, a cura di Yann Tisseron ben si adatta allo stile dell'ambientazione, con una scelta cromatica importante che ben differenzia i colori delle varie carte e dona un sapore quasi steampunk all'intero progetto, elemento che sicuramente dona un tocco in più al gioco. Punto dolente la quasi assente interazione tra i giocatori, visto che nessuna azione del gioco permette di mettere i bastoni tra le ruote agli altri, se non per l'acquisto di catalyst che probabilmente potrebbero far gola ad un avversario in alcuni momenti della partita, o di edifici aumentando quindi il prezzo agli altri, ma ciò permette di collocare “Catalyst” in quella schiera di giochi tranquilli e “rispettosi” particolarmente graditi a quella fetta di pubblico che non punta sulla cattiveria, ma sulla semplice ottimizzazione del proprio modello di gioco.


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