"Dogma", Immanuel Casto mette in lotta i profeti moderni
Le religioni e i profeti hanno sempre
avuto un ruolo importante nelle nostre comunità. Con il gioco di
carte “Dogma”, in un misterioso e distopico futuro, queste figure
si daranno battaglia.
Siamo nel 2670 e il mondo è
decisamente cambiato. O forse no. Ci sono delle figure di riferimento
che inevitabilmente hanno creato cricche di fedeli alleati ma al
tempo stesso anche di scontrosi reazionari che non sono convinti del
giusto operato e che non credono alle sagge parole di questi
personaggi.
Una divinità non ben identificata ha scelto di dare
un'occasione a tutti quei profeti che hanno in qualche modo
sovvertito l'opinione pubblica, per decretare una sorta di vincitore:
è questa l'ambientazione alla base di “Dogma”, un gioco di carte
pensato per due giocatori, ma ampliabile fino a quattro, che vede tra
i suoi autori, oltre Dario Massa, anche il cantante Immanuel Casto.
COMPONENTI: In “Dogma” troveremo
davvero molte carte, tra cui i profeti con speciali caratteristiche
ed un punteggio come danno massimo da ricevere, nonché culti,
reliquie ed interventi divini.
“Dogma” è un gioco di carte
definito come living card game che utilizza la meccanica del pack
building, è pensato per due giocatori ma è possibile giocare anche
in quattro, è stato ideato da Dario Massa ed Immanuel Casto ed è
stato pubblicato da Studio Supernova.
All'interno della confezione
troviamo un nutrito numero di carte suddiviso in varie tipologie:
abbiamo innanzitutto i profeti, personaggi di spicco che mostrano un
valore di punti ferita, un valore in fervore che riguarda la velocità
delle azioni, simboli per debolezza ed immunità, nonché un effetto
fisso e dei vincoli per definire le carta da associare.
Altre
tipologie di carte sono le reliquie che ampliano le caratteristiche
dei profeti, le carte culto, relative a religioni specifiche, che
indicano un numero di danni da infliggere e un effetto specifico,
nonché gli interventi divini rappresentati da azioni immediate da
svolgere.
Sono presenti anche degli ordini, ovvero degli speciali
dischetti recanti 4 simboli alle estremità, segnalini malefici per
definire effetti negativi da attivare sulle carte, potenziamenti ed
indebolimenti per cambiare le caratteristiche di alcune carte, nonché
dei segnalini danno con valori diversi fronte e retro.
PREPARAZIONE: Tre diverse modalità di
preparare il gioco rendono “Dogma” versatile sotto questo punto
di vista, nonché adatto anche a diverse tipologie di giocatori.
Per iniziare a giocare a “Dogma”
bisognerà innanzitutto scegliere una modalità con cui preparare la
propria dotazione: ogni giocatore dovrà infatti creare 5 mazzetti di
carte, i primi 4 composti da un profeta a cui associare fino a 3
carte tra culti e reliquie, mentre un ultimo mazzetto dovrà
contenere solo interventi divini.
Per creare i propri mazzetti ci si
potrà affidare alla modalità predestinazione che offre delle
configurazioni fisse tra cui selezionare i propri, la modalità
libero arbitrio, pensata per i tornei, in cui ognuno sceglie tra
tutte quelle presenti nella confezione quelle per formare i propri
mazzetti, mentre la modalità chaos viene considerata quella
standard.
Secondo questa modalità bisognerà suddividere le carte
profeta da tutte le altre, mescolare i mazzi così formati e creare
12 mazzetti composti da 2 profeti e 7 carte miste dell'altro mazzo.
Ogni giocatore sceglie un mazzetto e osservandolo selezionerà, se
vuole, delle carte da inserire tra quelle che vorrà mettere in
gioco.
Solo quando un giocatore avrà terminato la scelta si potrà
prendere un nuovo mazzetto, fino a quando uno dei partecipanti non
avrà terminato di prenderne quante saranno sufficienti per giocare:
a quel punto l'avversario potrà scegliere solo le carte da un ultimo
mazzo, se non vorrà iniziare la partita con un ammontare di danni
pregressi.
Tra i propri mazzetti così formati, i giocatori dovranno
sceglierne uno, esporre di fronte a sé il profeta del mazzetto,
porre le carte culto coperte dietro la carta e lasciare gli altri
mazzetti coperti a lato per formare una retroguardia. Lo scopo del
gioco è quello di gestire al meglio le proprie carte per eliminare
tutti i profeti avversari.
IL GIOCO: Semplicemente selezionando
gli ordini giusti tramite i dischi a disposizione dei giocatori si
potrà tentare di scalare la vittoria sfruttando al meglio le proprie
carte.
Durante una partita di “Dogma” si
parte sempre da un'azione da svolgere in contemporanea con il proprio
avversario, ovvero la scelta di utilizzare uno dei propri dischi
ordine per svolgerne la relativa azione: il disco in alcuni casi
andrà anche posizionato in un verso particolare per definire un
determinato mazzetto di carte oppure una carta specifica.
Quando
tutti avranno scelto il proprio ordine, ognuno rivela il proprio e ad
agire per primo sarà il giocatore che avrà giocato il disco col
valore centrale più basso, altrimenti andrà valutato il livello di
fervore dei profeti attivi per permettere a chi lo avrà maggiore, di
dare il via alle danze.
A seconda del disco utilizzato si svolgeranno
le relative operazioni: col disco di convocazione si potrà cambiare
il mazzetto con cui si sta giocando, selezionando, a seconda della
posizione in cui è stato giocato il disco, uno presente nelle
proprie retrovie, sostituendolo dunque con quello nella zona attiva:
il profeta che torna nella retroguardia mantiene danni e segnalini
malefici ma perde potenziamenti e indebolimenti acquisiti. Tutte le
carte culto del mazzetto scambiato andranno posizionate sotto il
profeta, mentre le carte del nuovo mazzetto andranno posizionate come
in fase di setup.
Il secondo disco riguarda l'intervento divino e
permette di giocare la prima carta del proprio mazzetto attivandone
gli effetti. Il terzo disco permette invece di giocare una carta
culto associata al profeta attivo: a seconda del verso in cui è
stato giocato il disco verrà attivata una determinata carta che, la
maggior parte delle volte, permetterà di infliggere danni al profeta
avversario.
Il terzo disco permette anche di svolgere la fase
speciale, ovvero attivare un potere con un simbolo specifico presente
sul disco stesso. La partita termina appena un giocatore sarà stato
in grado di eliminare i 3 profeti del proprio avversario.
CONSIDERAZIONI: Qualcosa di molto
vicino ad un LCG che si presta anche ad una modalità torneo fonde la
strategia di un gioco di carte con le meccaniche amate dai cultori
di Magic e affini.
Il pittoresco Immanuel Casto ci aveva
abituato alle sue proposte nel mondo ludico tessendo sempre di ironia
ogni aspetto dei suoi giochi, basta ricordare "Squillo" con tutta la
sua serie di espansioni o anche "Red Light" di più recente
pubblicazione, per rendersi conto quanto contasse proprio questo
aspetto su ogni carta presente nei suoi titoli.
Probabilmente aver
creato un gioco stavolta a quattro mani, contando sull'aiuto di Dario
Massa, ha permesso di effettuare una virata che, pur mantenendo
intatti certi aspetti ironici classici, ha voluto trasformare questa
nuova prova ludica in un gioco dal tenore più tradizionale.
Gli
amanti di “Magic” e affini infatti troveranno piacevoli
similitudini con quello a cui sono abituati, visto che si troveranno
di fronte ad un gioco che pesca a piene mani diversi aspetti comuni
al grande classico ora associato al più recente “Keyforge”, ma
che presenta delle meccaniche che lo rendono decisamente diverso da
tutto questo.
Innanzitutto in un gioco come “Dogma” è essenziale
la fase di setup: avendo ben tre metodologie diverse da utilizzare a
seconda del livello di esperienza dei giocatori e magari del contesto
in cui si svolgerà la partita, il gioco potrebbe prendere una
connotazione ben diversa in ognuno di questi casi, contando su un più
immediato mazzo preimpostato per chi non ama doversi barcamenare
nella selezione di ogni carta, fino ad arrivare ad una scelta
completa dei vari mazzetti che comporranno la propria dotazione
ufficiale.
“Dogma” non si basa solamente sui poteri delle carte,
ma la componente strategica si manifesta fin dall'inizio di ogni mano
con la selezione dell'azione da compiere grazie al proprio dischetto
che potrà garantire un'iniziativa maggiore rispetto all'avversario
oppure offrire l'opportunità di cambiare letteralmente le carte in
tavola dotandosi di un nuovo profeta per tentare il colpaccio.
I
poteri delle carte sono i più disparati ed ovviamente ben si
combinano alle attitudini dei vari protagonisti: uno dei lati
positivi del gioco è proprio quello di fare molta esperienza per
capire come gestire al meglio le tante combinazioni possibili e
sfruttare nel modo migliore le peculiarità di ogni personaggio
associato ai propri manufatti perfetti.
“Dogma” può essere
intavolato anche in quattro creando due fazioni opposte in lotta tra
loro e riesce a funzionare, ma è assolutamente doveroso dire come il
meglio del gioco esca fuori, logicamente, con una sfida
esclusivamente uno contro uno, assaporando così il vero valore del
gioco e tutta la sua essenza da LCG tradizionale.
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