“Deckscape: Fuga da Alcatraz”, l'escape room ha il sapore di un film (NO SPOILER)
Non dev'essere piacevole ritrovarsi in prigione senza ricordarsi perchè: è esattamente da questo che i giocatori partiranno nella nuova avventura di “Deckscape: Fuga da Alcatraz”!
COMPONENTI: Come d'abitudine per questa saga, nella compatta confezione del gioco si trovano soltanto alcune carte di grande formato piene di enigmi da risolvere e a cui prestare molta attenzione.
“Deckscape Fuga da Alcatraz” è l'ennesimo capitolo di una saga di escape room da tavolo ideata da Martino Chiacchiera e Silvano Sorrentino per 1-6 giocatori e pubblicata da dV Giochi. La confezione tascabile che caratterizzava anche i precedenti capitoli della serie custodisce 63 carte numerate che racchiudono l'intera storia che verrà a crearsi risolvendo enigma dopo enigma ed avanzando nel cammino verso la libertà.
Nelle prime carte sarà anche spiegato brevemente il flusso di gioco e nelle ultime sarà invece possibile conoscere il proprio punteggio anche in base al tempo impiegato per concludere l'avventura. All'interno della scatola si trovano anche due elementi misteriosi che dovranno essere presi in considerazione solamente quando le carte stesse lo suggeriranno.
PREPARAZIONE: Non sarà necessario svolgere alcuna operazione per iniziare a giocare se non procurarsi carta e penna per agevolare la risoluzione di alcuni particolari enigmi.
Per giocare con “Deckscape Fuga da Alcatraz” non si dovrà mai mescolare il mazzo di carte rispetto all'ordine con il quale si potrà estrarre dalla confezione visto che tutta la storia da scoprire sarà perfettamente ordinata nel mazzo. Basterà solamente procurarsi carta e penna perchè per alcuni enigmi potrebbe essere comodo avere un supporto esterno, che però potrebbe anche essere perfettamente opzionale e servirà consegnare il mazzo ad un lettore che inizierà a dichiarare le prime battute leggendo carta dopo carta e seguendo le istruzioni. Lo scopo del gioco sarà quello di risolvere i vari enigmi accumulando un punteggio che sarà calcolato alla fine valutando l'operato dei giocatori.
IL GIOCO: Risolvere gli enigmi sarà la chiave del successo ma bisognerà anche tentare di arrivare alla fine dell'avventura nel minor tempo possibile per avere un buon risultato finale.
Dopo aver letto velocemente le istruzioni raccontate nelle primissime carte, il gioco pone subito il gruppo nell'ambientazione scelta, ovvero la tenebrosa prigione di Alcatraz da cui, come il titolo suggerisce, bisognerà tentare di fuggire. Le prove che dovranno effettuare i giocatori riguarderanno ovviamente una serie di enigmi che gli amanti delle escape room sono abituati a risolvere, quindi occorrerà avere un buon colpo d'occhio, sfruttare diverse forme di ragionamento e visionare anche molto bene alcuni elementi presenti sulle carte per poter rispondere nel modo corretto.
In linea di massima, praticamente ogni carta del mazzo rappresenterà una prova da superare o un elemento importante per la narrazione della storia: dopo aver letto quello che indica la carta, il gruppo dovrà discutere su un'eventuale soluzione e soltanto quando ci sarà una decisione ferma su quella che potrà essere considerata una risposta valida, andrà girata la carta per verificare la soluzione.
In caso positivo basterà continuare con la carta successiva, mentre in caso negativo il gruppo potrà comunque avanzare, ma servirà segnare una penalità sulla carta apposita che andrà a peggiorare il risultato finale una volta terminata la storia.
Il mazzo andrà quindi completato interamente fino alla scoperta dell'epilogo dove ci sarà una valutazione che terrà conto del tempo impiegato per poter terminare l'avventura, che si assesterà più o meno nel giro di un'oretta e anche per le penalità guadagnate sbagliando le risposte ai vari enigmi non risolti in modo corretto.
CONSIDERAZIONI: Qualche piccola variazione andrà a modificare il sistema di punteggio finale, ma tutta la meccanica tipica dei “Deckscape” si potrà facilmente ritrovare anche in “Fuga da Alcatraz”.
Ormai ci si può considerare affezionati alla saga di “Deckscape” che può vantare diversi capitoli arrivati in commercio negli ultimi anni, ognuno con un'ambientazione completamente diversa ma capaci di presentare una serie di enigmi di varia natura che possono essere candidamente affrontati anche da chi non si è mai messo alla prova con situazioni del genere ma che vuole sfidare la propria cognizione e mettere in moto varie forme di ragionamento.
Come ogni escape room da tavolo sarà possibile vivere l'intera avventura anche in solitario risolvendo in maniera autonoma ogni prova proposta, ma chiaramente metà del gusto del gioco andrà logicamente a deteriorarsi visto che uno degli aspetti più interessanti di titoli appartenenti a questo genere è ovviamente il gioco di squadra e il confronto tra varie mentalità messe alla prova.
Mai come in questo episodio infatti sarà necessario un buon colpo d'occhio e magari anche una buona memoria visto che per risolvere in modo più efficiente e veloce alcuni enigmi bisognerà ricordare alcuni particolari su carte già visionate in precedenza e ricordare dettagli che potrebbero fare la differenza anche in fasi avanzate dell'avventura.
Proprio la storia raccontata racchiude un bel colpo di scena che ad un certo punto farà cambiare l'intero mood della vicenda, un classico twist da film per il grande schermo che non è scontato trovare in un gioco che propone una serie di prove da superare, ma che ovviamente dona un valore in più all'intera esperienza.
Interessante come questa volta siano stati usati degli elementi differenti dalle carte, rendendoli necessari per la risoluzione di alcuni step della storia: ovviamente il gioco vorrebbe si “inquini” il materiale di gioco, ma con una dovuta attenzione sarà possibile anche evitare di deteriorare i componenti permettendo quindi anche ad un altro gruppo di gioco di vivere la stessa avventura senza giocarsi alcuni enigmi importanti.
Il finale della storia dal sapore cinematografico offre un ultimo importante enigma che porterà addirittura ad una serie di differenti epiloghi a seconda della scelta fatta, un ultimo prezioso elemento che ponte “Deckscape: Fuga da Alcatraz” più vicino ad una trasposizione ludica di un film o di una serie tv che ad una semplice escape room casalinga.
Un po' escape room da tavolo, un po' serie tv spalmata su carte enigma, "Dekcscape - Fuga da Alactraz" permetter ad un gruppo di gioco di mettersi alla prova con una serie di step da seguire nel pieno stile di una escape room vera e propria, con una trama non banale. Cliccate qui per provarlo!
Ciao. Abbiamo acquistato il gioco ma ci mancano le carte 25 e 26, sareste così gentili da inviarmele per mail fronte e retro?
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