La Plancia Piena, la realtà ludica pugliese si racconta in un'intervista

La Plancia Piena, associazione ludica pugliese, è stata protagonista di una brutta avventura a causa di un bando, prima vinto e poi ritirato per poter gestire la propria attività.

plancia piena

Fiera del suo operato in diversi anni di attività, la Plancia Piena è una realtà del sud che riesce a diffondere la cultura del gioco da tavolo.

L'associazione infatti da anni riesce ad avere un ruolo di primo piano nel mondo ludico, presentando il piacere di giocare a chi è appassionato e a chi si avvicina per la prima volta.

Di recente la Plancia Piena ha vinto un bando per avere uno spazio comunale, ma purtroppo le cose non sono andate come ci si aspettava.

La situazione infatti si è rivelata tragica, con l'assegnazione e poi il ritiro di quanto promesso, con grande delusione ed umiliazione dell'associazione.

Qualche domanda aiuterà a far chiarezza sull'accaduto e a conoscere meglio la Plancia Piena e il grande valore che un'associazione simile ha per la diffusione del gioco da tavolo.


1) Innanzitutto che cos'è la Plancia Piena?

La Plancia Piena è un progetto nato nel 2015 come associazione ludico culturale con l'obiettivo della promozione e divulgazione del gioco intelligente e del gioco da tavolo

Ora formalmente siamo diventati Associazione di Promozione Sociale per adeguarci alla riforma del terzo settore.


2) Parlateci un po' di quanto è accaduto riguardo il bando della città di Molfetta a cui avete partecipato.

L'anno scorso abbiamo deciso di partecipare ad un bando regionale che prevedeva l'assegnazione di uno spazio comunale per 2 anni e un finanziamento fino a 40000€ per i primi 18 mesi. 

Dopo aver superato la fase di selezione e aver vinto il bando, eravamo in attesa delle firme e dell'ufficializzazione delle pratiche.

Ma abbiamo saputo che l'amministrazione comunale aveva deciso di rimuovere il luogo dal bando per reinserirlo in un altro avviso destinato non più alle associazioni ma ad enti commerciali e di ristorazione.


3) Quanto è difficile diffondere la cultura del gioco, in generale e nello specifico in una città di provincia del sud come Molfetta?

Per quello che è stata la nostra esperienza finora, meno complicato di quello che si possa pensare. 

Tutti i partecipanti alle nostre attività sono sempre rimasti entusiasti e sono aumentati esponenzialmente nel corso degli anni. 

Il difficile è, piuttosto, vedere riconosciuti i propri sforzi ad un livello più alto. 

Il terzo settore in generale è ancora molto sottovalutato purtroppo e spesso non ritenuto degno dei giusti riconoscimenti.


4) Che tipo di pubblico è presente alle vostre serate?

Molto vario, in media ragazzi tra i 25 e i 30 anni, ma anche molte famiglie e adulti.


plancia piena

5) Che tipo di titoli si possono provare nella vostra associazione?

Abbiamo una collezione di più di 500 titoli che spaziano su ogni genere e meccanica. 

Abbiamo sempre pensato che c'è sempre un gioco adatto a qualsiasi gruppo e situazione, quindi abbiamo costruito la nostra collezione in modo più variegato possibile, dai party game ai family o a quelli più complessi per i giocatori già esperti.


6) Le fiere del gioco: da Modena Play a Lucca Comics è tutto fermo, partecipate di solito e parteciperete alle nuove edizioni?

Si, prima di essere fondatori dell'associazione eravamo già appassionati di questo mondo e assidui frequentatori di fiere di settore

Partecipiamo regolarmente a Lucca, Modena, Essen come eventi principali, spesso abbiamo anche partecipato/collaborato a livello locale per le fiere bGeek, GAME, Fiera del Nerd.


7) La situazione che stiamo vivendo, legata al periodo covid, ha ovviamente ostacolato il vostro lavoro, ma pensate ci sarà una buona ripartenza?

Siamo fermi da oltre un anno e non ti nascondo che la vittoria di quel bando ci avrebbe aiutato parecchio per la ripartenza oltre che a dare una svolta alla nostra realtà con un notevole potenziamento e miglioramento delle attività proposte. 

Nei DPCM ormai non c'è più traccia o menzione dei centri culturali e ricreativi, né alcuna indicazione su chiusure/riaperture, come se non esistessero. 

Sicuramente è giusto dare priorità a tutti quelli che sono stati colpiti molto più di noi da questa situazione. 

Speriamo quanto prima che si possa tornare ad incontrarsi e siamo fiduciosi che quando si potrà fare saranno in tanti ad aver voglia di tornare a giocare e divertirsi con noi.

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