"Tutankhamun", a caccia di maggioranze per purificare la propria anima
“Tutankhamun” vuole celebrare la memoria del grande faraone portando i giocatori lungo il Nilo alla ricerca di artefatti per la sua preziosa tomba.
La sua tomba sarà presa d'assalto da sacerdoti e sacerdotesse che vorranno approfittarne per purificare la propria anima.
Per arrivare a soddisfare questo obiettivo, andranno recuperati lungo il fiume Nilo dei preziosissimi manufatti di vario tipo.
Non sarà semplice arrivare a garantire questa salvezza interiore visto che i sacerdoti dovranno fare una vera e propria corsa all'artefatto.
La propria imbarcazione percorrerà il Nilo, ma solamente chi avrà le maggioranze dei vari tipi di artefatto potrà puntare alla purificazione totale.
COMPONENTI: La scatola stessa rappresenterà la tomba del faraone, mentre varie tessere andranno a comporre il fiume Nilo.
La scatola stessa sarà un componente importante del gioco perchè rappresenterà la tomba del faraone, con tracciato dei punti laterale e con tanto di sarcofago interno.
Troviamo poi una plancia oltretomba con due guardiani e 6 carte riepilogative che ricordano i poteri di alcune tessere speciali.
Proprio parlando di tessere troviamo 10 divinità egizie e ad ognuna sarà associato un potere differente.
Le tessere artefatto sono invece 70 e sono divise in 13 set, contraddistinti da una tipologia di elemento e da un valore di riferimento: queste creeranno il fiume Nilo.
Per quanto riguarda la dotazione dei giocatori, ognuno avrà un vaso canopo che fungerà da segnapunti e un segnalino barca per spostarsi lungo il Nilo.
PREPARAZIONE: Montare le tessere artefatto e divinità per creare il Nilo sarà un lavoro da fare prima di poter iniziare a giocare.
In questo modo si andrà a creare il fiume Nilo e ad una delle estremità andrà posta la scatola del gioco con all'interno il sarcofago del faraone.
Accanto al fiume andrà posta la plancia oltretomba con i due guardiani ai suoi lati.
Ogni giocatore sceglierà un colore e posizionerà il suo vaso canopo sulla scatola del gioco sul numero di punti di partenza in base al numero di giocatori.
Scegliendo un primo giocatore si andranno a mettere in fila le imbarcazioni al capo opposto del Nilo rispetto alla tomba seguendo l'ordine di turno.
Lo scopo del gioco sarà quello di avvicinarsi maggiormente allo zero, collezionando gli artefatti, potendo così purificare la propria anima.
IL GIOCO: Le navi si sposteranno lungo il Nilo per prelevare artefatti, ma solo avendone la maggioranza per tipo si potranno accumulare punti.
La propria barca si potrà muovere in avanti arrivando ad una qualunque delle tessere disponibili lungo il Nilo oppure indietro fino ad arrivare alla prima tessera disponibile ma non oltre.
In ogni caso, la tessera verrà presa e posta di fronte a sé, qualora fosse un artefatto, lasciando la barca esattamente in quel punto.
Se la tessera presa è una divinità, si sposterà subito sulla plancia oltretomba e si andrà immediatamente a manifestare il suo potere, facilmente visionabile dalla carta riepilogativa.
I poteri permetteranno di fare varie cose, come scambiare due tessere lungo il Nilo oppure raccogliere una qualunque tessera alle proprie spalle.
Ma anche rimuovere una tessera lungo il fiume oppure scambiare un anello posseduto con una tessera ancora presente in gioco.
Prendendo invece una tessera artefatto e ponendola di fronte a sé, bisognerà verificare se ci siano altre copie dello stesso artefatto lungo il fiume.
Se non ci sono allora non accadrà nulla, altrimenti si passerà immediatamente alla fase di punteggio.
Bisognerà controllare il numero di tessere di quel tipo possedute da tutti e chi ne possiederà a maggioranza avanzerà il numero di punti pari al valore dell'artefatto preso in esame.
Sarà premiato anche il secondo in classifica che avanzerà verso lo zero per la metà esatta del valore dell'artefatto che si sta conteggiando.
I pareggi per eventuali posizioni saranno risolti premiando chi si troverà più indietro lungo il percorso del fiume Nilo.
Tutte le tessere artefatto appartenenti al set appena conteggiato andranno spostare sulla plancia oltretomba.
Il discorso cambia collezionando gli anelli scarabeo: ogni volta che si ottiene un anello, il giocatore avanzerà il suo vaso canopo di un punto sul tracciato.
Quando tutti gli anelli saranno stati prelevati dal Nilo, chi avrà la maggioranza avrà un ulteriore bonus di 5 punti.
Se ad un certo punto del gioco tutte le imbarcazioni saranno avanti rispetto alla struttura del Nilo, bisognerà spostare tutte le tessere superate nella plancia oltretomba.
In questo modo, facendo sparire delle tessere, potrebbero rivelarsi assenti alcuni artefatti attivando subito le fasi di punteggio.
Dopo aver svolto tutte le operazioni, si passerà il turno al giocatore seguente, continuando il viaggio attraverso il Nilo.
Il gioco termina appena un giocatore avrà raggiunto lo zero sul tracciato dei punti, permettendo a tutti però di svolgere lo stesso numero di turni.
Se nessun giocatore dovesse arrivare allo zero, allora sarà il vincitore chi avrà meno punti quando saranno state prese tutte le tessere del Nilo.
CONSIDERAZIONI: Tenere d'occhio gli artefatti degli altri è il modo essenziale per conoscere dove puntare per purificare il proprio spirito.
Il meccanismo però resta lo stesso, visto che cambia solamente il verso in cui procede la propria pedina sul tracciato della scatola.
Non ha un vero e proprio valore ai fini del gioco, ma l'effetto scenografico è stato curato parecchio per proporre questo titolo.
La plancia oltretomba che trattiene le tessera già contate, le divinità e quelle eliminate perchè troppo indietro rispetto ai giocatori, vengono posizionate qui, al contrario di un semplice metterle da parte.
Così come la tomba vera e propria, con tanto di sarcofago, utilizzando la scatola del gioco, è un espediente per fare davvero pura scena.
Nessuna utilità ai fini della meccanica, ma chi ama l'ambientazione egizia, di certo apprezzerà molto queste piccole chicche inserite.
Il gioco si divide orientativamente in due momenti ben distinti, un primo di collezione e un rush finale verso la consegna degli agognati punti.
La maggior parte dei set infatti, anche se dipende molto da posizionamento degli artefatti, verrà calcolata solamente verso la fine del gioco.
Questo perchè c'è la necessità di non avere più tessere di quel tipo lungo il Nilo: questo porterà quindi ad un collezionismo selvaggio che solo alla fine sarà risolto.
Questo porterà quindi alla consegna di molti punti tutti insieme per chi avrà le maggioranze di tipologie di artefatti presi nei turni precedenti.
La scelta sarà ovviamente pilotata anche in base a quello che avranno fatto gli altri: recuperare un solo artefatto quando si ha già una distribuzione massiccia sarebbe inutile.
Più utile invece recuperarne alcuni che potranno garantire, con una piccola strategia di movimenti futuri, dei golosi punti.
Non è immediatissimo ricordare i poteri delle divinità visto che le colorazioni e le fisionomie potrebbero trarre in inganno rispetto al potere collegato.
Nessuna simbologia è presente su queste tessere, motivo per cui la carta riepilogativa dovrà sempre essere consultata, almeno per le prime partite.
L'ambientazione egizia si sente abbastanza per la presenza del frastagliato Nilo e di oggetti facilmente riconducibili al mito di faraoni e piramidi.
Chi ama questo tipo di scenari all'interno di un gioco da tavolo apprezzerà infatti molto questo tipo di presenza massiccia su ogni componente.
Non bisogna aspettarsi un gioco particolarmente complesso visto che sicuramente la semplicità è un elemento importante della natura di questo titolo.
Questo permette a “Tutankhamun” di essere facilmente proposto a chiunque, anche con una buona presenza al tavolo, supportando addirittura 6 giocatori.
Proprio in questo numero si offre il massimo, rendendo fino all'ultimo la tensione palpabile per l'assegnazione di punti per ogni set di artefatto.
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