"Tranglar", triangoli per una sfida di coppia

“Tranglar” è una guerra tra triangoli.

Una plancia ricca di triangoli sarà la base su cui creare il proprio dominio di pezzi.


Tranglar

Renato Zero, diversi decenni fa affermava di non averlo considerato parlando di una sua conquista particolarmente esigente.

Se affrontiamo questo discorso oggi trasportando tutto in un contesto puramente ludico, la situazione cambia tantissimo.

In “Tranglar” infatti i triangoli devono essere decisamente considerati perché sono gli strumenti da utilizzare.

Ogni giocatore ha un set di pezzi che pian piano dovrà collocare sulla plancia speciale creando un mosaico che può spesso cambiare faccia.

I pezzi si possono sostituire o addirittura conquistare se intrappolati: astuzia e attenzione devono essere perfetti alleati.


COMPONENTI: “Tranglar” è composto da una plancia dove dovranno essere collocati i pezzi a disposizione dei due contendenti.

“Tranglar” è un gioco da tavolo di Apostolis Georgiou, esclusivamente per due giocatori e pubblicato dalla V Games.

Nella scatola troviamo una plancia di gioco composta da una griglia di 64 triangoli raggruppati in 16 quadrati.

Troviamo poi 42 pezzi suddivisi in 17 per ognuno dei due giocatori, in verde acido da un lato e color petriolio dall’altro, insieme ad 8 pezzi bianchi neutri.

I set per i giocatori partono da triangolini semplici fino a figure geometriche composte fino a 4 triangolini uniti tra loro.

I pezzi bianchi invece sono rappresentati da 6 triangolini semplici e 2 pezzi formati da 5 triangoli ma disposti in modo differente tra loro.


PREPARAZIONE: I due grandi pezzi bianchi devono essere collocati sulla plancia prima di iniziare una partita di “Tranglar”.


Tranglar

Per cominciare a giocare bisognerà collocare al centro del tavolo la plancia di gioco insieme ai due grandi pezzi bianchi.

I restanti 6 andranno divisi equamente tra i due giocatori ed ognuno sceglierà un colore prendendo tutti i pezzi relativi.

Bisognerà fare attenzione a distribuire i set tra i due giocatori perché alcuni hanno differenti orientamenti: il disegno sul manuale renderà tutto più chiaro.

A partire dal primo giocatore, si andranno a scegliere e dunque collocare i due pezzi bianchi grandi in un qualunque spazio della plancia.

Lo scopo del gioco sarà quello di avere la maggioranza di triangoli del proprio colore sulla plancia alla fine della partita.


IL GIOCO: I pezzi sulla plancia cambieranno colore spesso grazie alle azioni dei giocatori durante una partita di “Tranglar”.


Tranglar

Al proprio turno, un giocatore ha la possibilità di svolgere un’azione tra le quattro a sua disposizione.

La prima permette di collocare uno dei pezzi del proprio colore in un qualunque posto della plancia.

Non sarà necessario collocarlo accanto ad altri pezzi, ma se viene fatto, bisognerà fare attenzione a sistemarlo in modo che almeno la metà dei suoi lati non tocchi pezzi avversari.

Ogni volta che si svolge un’azione andrà immediatamente controllato se i pezzi accanto possano essere stati intrappolati.

Un pezzo viene intrappolato proprio quando più della metà dei suoi lati viene a toccare un pezzo del colore opposto.

Quando questo accade, il pezzo di "Tranglar" in questione viene girato trasformandosi in un pezzo dell’altro colore, rischiando di intrappolare anche altri pezzi.

La seconda azione permette al giocatori di sostituire uno o più pezzi già piazzato sul tabellone con altri pezzi che ne dovranno però coprire l’intera forma.

I pezzi sostituiti torneranno così a far parte del set utilizzabile dal giocatore per i turni successivi.

Terza azione permette di sostituire un pezzo avversario con almeno due pezzi del proprio colore che ne coprano esattamente la superficie.

In questo modo il pezzo sostituito viene girato e sarà possibile introdurlo nel proprio set di pezzi utili per i turni successivi.

Anche in questo caso ovviamente andrà valutata immediatamente la presenza di eventuali pezzi intrappolati da girare sul lato opposto.

Ultima azione possibile in "Tranglar" è quella di passare, attuabile sia senza aver la possibilità di svolgere azioni, sia per pura strategia.

Va ricordato che i piccoli triangoli bianchi a propria disposizione sono inseribili nella plancia solo dopo aver utilizzato tutti i propri della stessa dimensione.

In più questi triangolini non possono essere conquistati tramite una sostituzione, vista l’assenza di pezzi più piccoli, ma possono essere intrappolati.

Il trapezio è l’unico pezzo che non potrà mai essere intrappolato perché, girandolo dal lato opposto, non andrà a coprire la stessa superficie.

L’unico modo per intrappolarlo è sostituirlo con il proprio trapezio, se il giocatore lo avesse ancora a disposizione, altrimenti sarà impossibile intrappolarlo.

La partita può terminare in 3 modi differenti: se un avversario si arrende, se entrambi i giocatori passano oppure al completamento dell’area di gioco.

Il vincitore in questi ultimi due casi sarà colui che avrà sulla plancia di gioco il maggior numero di triangoli del proprio colore.


CONSIDERAZIONI: “Tranglar” è un astratto puro che basa tutta la sua meccanica sull’ingegno, il colpo d’occhio, senza nessuna intrusione da parte della fortuna.


Tranglar

Il triangolo è sicuramente una delle figure più versatili in geometria, grazie alla quale è possibile crearne altre più articolate.

Questo titolo basa molto del suo potere proprio su questo aspetto, visto che triangolo dopo triangolo, si andranno a creare vaste aree di un certo colore.

In “Tranglar” sono diversi i modi con cui far avanzare il numero di triangoli del proprio colore, non solo collocandone dal proprio set.

Facile farlo semplicemente aggiungendo un nuovo pezzo sulla plancia, ma il bello del gioco arriva con la sostituzione dei pezzi o con l’intrappolamento.

Questa tecnica implica necessariamente un colpo d’occhio molto impegnativo sull’area di gioco e le figure che possono venire a crearsi.

Quando si piazza un nuovo pezzo o quando uno di questi cambia colore, inevitabilmente bisognerà verificare se qualcosa sarà cambiato.

Alcuni pezzi infatti potranno diventare intrappolati e cambiare immediatamente fazione andando ad arricchire un giocatore.

La mossa della sostituzione non solo permette di riottenere un pezzo, pur spendendone due, ma favorisce moltissimo le trappole.

Bisogna giocare di astuzia in “Tranglar”, notare i pezzi a disposizione dell’avversario, che devono essere sempre visibili, e non favorirlo in nessun modo.

Scacchistico come non mai, nella sua natura di puro astratto, il gioco turno dopo turno permette alla tensione di crescere vertiginosamente.

Gli amanti della strategia troveranno senza dubbio pane per i loro denti grazie a varie tecniche a disposizione per fare il proprio gioco.

Partire dai bordi potrebbe essere una buona tecnica per avere meno possibilità di lati scoperti per cadere vittima di trappole.

Al tempo stesso anche i pezzi bianchi fungono da utilissime barriere che impediranno all’avversario di espropriare i propri pezzi.

Ogni turno di gioco va ben meditato, ogni mossa potrebbe davvero fare la differenza, sia sulla forma del pezzo da usare, sia sul suo posizionamento.

Così come anche l’idea di poter scambiare due propri pezzi con quelli dell’avversario o magari avere a disposizione qualcuno dei propri in cambio di altri ancora a disposizione.

Artigli affilati e menti sopraffine sono elementi essenziali se si vuole trionfare in una sfida a “Tranglar”: attenti che potrebbe diventare una vera e proprie droga!


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