"Kinoko", riunisci i funghetti senza vederli

“Kinoko” è pieno di funghi colorati.

La parola giapponese rende protagonisti dei funghi da riunire in famiglia.


Kinoko

Forse in pochi lo sanno, ma fungo in giapponese viene identificato come figlio degli alberi e rende bene l'idea dietro questo vegetale.

Delizioso in cucina e ancora di più se viene mostrato come appartenente ad una famiglia a dir poco assurda e legata ad un colore.

Questo è il modo in cui si presenta “Kinoko”, un nuovissimo esponente della linea pocket di Helvetiq che mostra proprio delle simpatiche famiglie di funghi.

Sei colori in gioco, ad ognuno legato un trittico di funghetti che devono essere riuniti, ma non necessariamente nella propria mano.

Anche perchè la propria mano sarà invisibile: la vedranno solo gli altri giocatori! Chi riuscirà a riunire la propria famiglia di funghi?


COMPONENTI: Irresistibili le famiglie di funghi che rappresentano le illustrazioni sulle carte di “Kinoko”, ma sono presenti anche tre dadi speciali.


Kinoko

“Kinoko” è un gioco da tavolo di Tim Rogasch per 2-4 giocatori e pubblicato dalla Helvetiq.

Nella piccolissima confezione troviamo 3 dadi speciali a 6 facce con simboli relativi a delle azioni sviluppabili al proprio turno.

Presenti anche 12 segnalini punteggio e 24 carte suddivise in 6 colori differenti. Ogni colore presenta una carta di riferimento.

Le altre carte per colore sono 3 e rappresentano 3 membri ideali di una famiglia di funghi, ognuno contraddistinto da un valore da 1 a 3.


PREPARAZIONE: Ogni giocatore riceve tre carte numerate da 1 a 3 in “Kinoko”, ma non potrà vedere a che colore appartengono.


Kinoko

Per iniziare a giocare servirà innanzitutto preparare il mazzo base, composto dalle famiglie di funghi, in base al numero di giocatori.

Le carte famiglia relative ai colori eventualmente scartati dovranno subire la stessa sorte, mescolando le restanti.

Da queste carte, ognuno ne riceverà una da guardare segretamente: quella sarà la propria famiglia da riunire.

Le due carte famiglia rimanenti dovranno essere suddivise: una andrà scartata segretamente, l'altra girata a faccia in su sul piano di gioco, e si tratterà del colore proibito.

Le carte fungo andranno ben mescolate e ad ogni giocatore ne andranno consegnate tre, una per ogni numero.

Ogni giocatore dovrà però tenere queste carte col dorso rivolto verso di sé e il fronte verso gli altri che potranno quindi vedere le carte altrui, ma mai le proprie.

Le 6 carte restanti da questa distribuzione andranno messe a faccia in giù al centro del tavolo, formando due tris di carte numerate da 1 a 3.

Se con la distribuzione delle carte, un giocatore dovesse già avere tre carte dello stesso colore in mano, bisognerà rimescolare tutto e ridistribuire.

Lo scopo del gioco sarà quello di arrivare a 4 punti tentando di riunire la propria famiglia di riferimento in un qualunque trittico in gioco.


IL GIOCO: Saranno i dadi, durante una partita di “Kinoko” a stabilire quali sono le azioni tra cui il giocatori di turno potrà scegliere quale svolgere.


Kinoko

Al proprio turno, un giocatore deve semplicemente tirare i tre dadi speciali e scegliere una delle facce risultanti per svolgere la propria azione.

Un'azione permette di sbirciare una delle carte nascoste, quindi una di quelle coperte al centro del tavolo oppure una delle proprie.

Un altro simbolo permette di scambiare l'intero trittico di carte dalla propria mano con uno di quelli di un altro giocatore o uno nascosto sul tavolo.

Con una faccia del dado sarà possibile non fare un bel niente mentre con un'altra di ritirare tutti i dadi e scegliere tra i nuovi risultati.

I numeri invece permettono di effettuare uno scambio di due carte con quel numero, ovunque si trovino in gioco.

Se alla fine del turno, il giocatore pensa che un avversario, lui stesso oppure tra i due trittici nascosti sul tavolo, si sia formato il trittico del proprio colore segreto, deve dichiararlo.

Ognuno rivelerà il proprio trittico e si passerà all'assegnazione, ed eventualmente al decurtamento dei punti.

Se chi dichiara la presenza del proprio trittico ha effettivamente ragione, prenderà due punti, così come chiunque altro noti che qualcuno abbia formato il trittico del proprio colore.

Per ogni carta del colore proibito posseduta, si perderà invece un punto, anche se non si potrà mai andare sotto lo zero.

Se chi dichiara invece non troverà il proprio trittico formato in nessun set, permetterà semplicemente agli altri di guadagnare un punto e nessuno ne perderà per il colore proibito.

La partita termina se qualcuno sarà arrivato ad ottenere 4 punti, altrimenti si ricominciare con un nuovo round, a partire dal giocatore alla sinistra del dichiarante.


CONSIDERAZIONI: “Kinoko” è un gioco di attenzione e memoria, dove per assurdo tutte le carte sono scoperte, tranne le proprie!


Kinoko

Difficile fare dei calcoli precisi quando i dati non sono tutti esattamente esposti e quindi visibili per essere lavorati.

Alcune carte sono pienamente esposte, quelle nelle mani dei propri rivali, ma ben tre trittici sono invece celati al proprio sguardo.

Non tutti hanno le stesse informazioni ed è proprio in base ai movimenti degli altri che si scopriranno le mosse giuste da fare.

“Kinoko” potrebbe trarre in inganno con il suo aspetto tenero e coloratissimo, ma si cela invece un gioco dove attenzione e memoria la fanno da padrone.

Lo stile delle illustrazioni è dolcissimo, con famiglie di funghetti appartenenti a diversi settori dedicate ad ogni colore in gioco.

Potrebbe quasi sembrare un gioco per bambini, ma in realtà bisogna fare i conti con una strategia da mettere in pratica incastonandola con quella degli avversari.

Si deve partire dal principio che le proprie carte saranno nascoste ai propri occhi, ma tutte quelle dei rivali saranno pienamente sotto il sole.

Se lo scopo del gioco è quello di formare il proprio trittico colorato, bisogna tener presente che ciò potrà avvenire in qualunque luogo!

Bisogna uscire quindi dall'ottica che sarà la nostra mano a dover tenere quel tris di carte colorate, visto che sarà forse più semplice destinarlo alle mani di qualcun altro.

Vedendo le carte degli altri, sarà infatti più semplice verificare se qualcuno possa possedere ciò che ci serve, anche se non bisognerà rendere il tutto troppo palese.

Gli altri giocatori, osservando i movimenti fatti per creare la scala colorata potrebbero, solo per il gusto di rompere le uova nel paniere, fare mosse per modificare le cose.

Quando una carta esce dal proprio campo visivo in "Kinoko", perchè finisce nelle proprie mani o tra i trittici coperti sul tavolo, bisognerà fare affidamento alla propria memoria.

E' essenziale infatti ricordare i movimenti delle carte quando gireranno, per tenere a mente ciò che bisogna fare per raggiungere lo scopo.

La presenza di un colore proibito tende ad animare ancora di più i round di gioco visto che un punto in meno è una grave perdita.

Non solo bisognerà quindi concentrarsi sulla creazione del proprio obiettivo, ma anche tentare di disfarsi di carte maledette e magari farle arrivare nelle mani degli altri.

Coccoloso nella grafica ma piacevolmente impegnativo nella dinamica, “Kinoko” è un gioco che stupisce fin dalle prime mosse.

In una scatola piccolissima si ritrova un vero e proprio gioco, facilmente trasportabile e perfetto per impegnare, divertendo, qualunque piccolo gruppo di gioco.


Volete confrontarvi con le particolari famiglie di funghi da riunire? Una copia del piccolo “Kinoko” vi aspetta seguendo il link!

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