"No, Grazie", nessuno vuole le carte
“No, Grazie”, le carte non le vorrete affatto.
Un gioco di carte in cui prendere le carte sarà la cosa che meno avrete voglia di fare!
Tra la gestione di combinazioni, creazioni di scale e sequenze e molto altro, una varietà può essere sicuramente d'aiuto.
“No, Grazie” che ha come sottotitolo “Neanche se me lo regali” descrive benissimo invece quello che bisognerà fare.
Le carte saranno ciò che davvero non vorrete avere, o quanto meno non quelle con i numeri maggiori rispetto a quelli disponibili.
Ogni carta varrà punti negativi infatti e vincerà chi ne avrà di meno, ma come fare per non essere minacciati dalle troppe prese?
COMPONENTI: Oltre ad un set di gettoni in plastica, l'unico componente di “No, Grazie” è un mazzo di carte numerato.
La confezione è molto compatta, tipicamente da gioco di carte di pubblicazione tedesca e contiene poco materiale.
Al suo interno infatti troviamo 55 gettoni rossi in plastica ed un mazzo di carte numerato composto da 33 carte.
Ogni carta presenta un numero che va da 3 a 35 ed uno sfondo colorato che, in sequenza, crea una piacevole scala cromatica.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “No, Grazie” avrà il suo set di gettoni, mentre il mazzo sarà coperto al centro del tavolo.
Per iniziare a giocare bisognerà innanzitutto distribuire i gettoni ai giocatori in base al numero di partecipanti.
Saranno 11 a testa da 3 a 5 giocatori, 9 se si gioca in 6 e solo 7 se invece si gioca nel massimo numero consentito, cioè 7.
Ogni giocatore dovrà tenere i gettoni nascosti in una mano, in modo da non mostrarli a tutti gli altri.
Il mazzo di carte andrà mescolato interamente e, senza guardarle, bisognerà eliminare 9 carte da rimettere nella scatola.
Il mazzo così creato andrà posto al centro del tavolo coperto.
Lo scopo del gioco sarà quello di avere il minor numero di punti negativi acquisendo poche carte di valore basso.
IL GIOCO: Tutte le carte di “No, Grazie” dovranno essere distribuite, i giocatori potranno prenderle o passare, se possono!
Quella carta si potrà prendere, piazzandola di fronte a sé, oppure lasciarla dov'è e spendere sul tavolo uno dei propri gettoni.
Questa scelta sarà proposta, a turno a tutti i giocatori fino a quando qualcuno non prenderà la carta ed insieme ad essa, anche tutti i gettoni giocati per non prenderla.
I gettoni andranno ovviamente a finire insieme agli altri posseduti nella propria mano, la carta invece di fronte a sé.
Prendere carte non sarà mai una nota positiva visto che il valore espresso dal numero della carta rappresenterà il punteggio negativo ottenuto.
Il discorso cambia quando si andrà a creare una sequenza. Infatti due carte numericamente consecutive permettono di avere uno sconto in fatto di punti negativi.
A fine partita di "No, Grazie" sarà conteggiata solamente la prima carta che farà partire la sequenza, quindi quella col numero più basso.
Quando una carta sarà stata presa, ne sarà girata un'altra dal mazzo e la scelta sarà offerta al giocatore consecutivo in ordine di turno.
La partita termina quando tutte le carte saranno state prese dai giocatori, per procedere quindi con i conteggi.
Come già detto, ogni carta rappresenterà un valore negativo, mentre per le sequenze si andrà a conteggiare solo la carta più bassa di quelle che la compongono.
I gettoni ancora rimasti in mano rappresenteranno invece dei punti positivi: il vincitore sarà colui che avrà totalizzato il punteggio negativo minore.
CONSIDERAZIONI: “No, Grazie” è un gioco dalla semplicità unica, con cui farsi discrete risate e con qualche piccola nota strategica.
Riuscire a fare breccia non solamente nel cuore dei giocatori incalliti non è una cosa facile, ma qualche titolo ci riesce facilmente.
E' sicuramente questo il caso in esame visto che ci troviamo di fronte ad un gioco che ha regole contabili sulle dita di una mano.
“No, Grazie” ha una enorme qualità: si spiega in dieci secondi e riesce a garantire divertimento fino a 7 giocatori.
Idealmente ci troviamo quindi di fronte ad un card game che ha le caratteristiche per essere un divertente party game.
Supportare 7 giocatori con un mazzo di 33 carte numerate e dei gettoni è qualcosa di raro, ma in questo caso assolutamente tangibile.
Nonostante i pochi materiali, si può tranquillamente avere tutto il necessario per generare un divertimento semplice ed immediato.
Il gioco si spiega in pochissimo, elemento che lo rende adatto anche ai non giocatori, e la scelta tra due semplici azioni rende anche il flusso di gioco molto rapido.
Ovviamente la scelta non sarà mai semplicissima: accontentarsi di prendere punti negativi o sperare che lo faccia qualcun altro?
Alcune carte andranno necessariamente prese, visto che altrimenti i gettoni in proprio possesso termineranno nel giro di pochi turni.
Logicamente sarà saggio capire bene verso quali carte cedere e quali invece passare necessariamente agli avversari.
Il segreto di "No, Grazie" è ovviamente quello di generare delle sequenze numeriche, azione impossibile da programmare almeno all'inizio.
Trovare però un numero adiacente ad uno già in proprio possesso attiverà subito la ricerca di quella carta per poter avere nuovi gettoni senza sacrificare punti.
Starà ovviamente agli altri giocatori la scelta di immolarsi e togliere un'opportunità ad un rivale o lasciare tutto ma essere sicuri di non prendere una carta.
Attendere elementi di una sequenza talvolta potrebbe anche essere una speranza vana, viste le carte misteriose eliminate ad inizio partita.
Questo andrà a generare un costante senso di mistero sulle opportunità che ovviamente potranno spuntare dal mazzo.
In pochi giocatori, il regolamento prevede una modalità più strategica in cui dare meno gettoni e togliere alcune carte specifiche insieme ad altre a caso.
Questo adattamento permette di garantire un alto appeal al gioco anche se si è in pochi seduti intorno al tavolo.
Nonostante si tratti di un gioco pubblicato per la prima volta una decina d'anni fa, ”No, Grazie” ha ancora il suo valore.
La semplicità incondizionata è la sua caratteristica principale, quella che viene ricercata spesso da gruppi con poche pretese in fatto di regole ma molte in fatto di divertimento.
Un gioco adatto anche per le imminenti feste natalizie da passare insieme alla propria famiglia e agli amici più cari.
Inoltre la scatola più che trasportabile, permette di utilizzarlo come perfetto gioco da viaggio da tenere nel proprio zaino e tirar fuori alla prima occasione.
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