"Deckscape Tokyo Blackout", aiutate il Giappone
“Deckscape Tokyo Blackout”, panico in Giappone
C’è qualcosa che non va, nei panni del Team Black bisognerà sistemare dei problemi.
State festeggiando un bel po’ di anni di servizio, ma il cin
cin è interrotto da qualcosa che purtroppo richiede il vostro aiuto.
Senza scendere troppo nei particolari per non spoilerare, si
può dire che ci troviamo di fronte all’ennesimo capitolo di questa saga.
Una escape room pocket condensata in un mazzo di carte dove
una storia ricca di pathos si dipana enigma dopo enigma.
COMPONENTI: Come di consuetudine per la serie, anche in “Deckscape Tokyo Blackout” abbiamo solamente un mazzo di 64 carte, più un poster.
Nella piccola scatola trova posto un misterioso poster da
non aprire fino a quando sarà la stessa storia ad indicarlo.
Il cuore del gioco è però rappresentato dal mazzo di 64
carte numerate che non andrà mai mescolato, ma usato così com’è.
Le carte iniziali fungono anche da regolamento, visto che spiegheranno
a grandi linee come procedere avanti nell’avventura.
Ovviamente l’inizio rappresenta anche la vera e propria
introduzione alla vicenda narrata, descrivendo dove ci si trova e cosa accade.
Le carte potranno poi assumere varie tipologie di aspetto:
per la maggior parte carte enigma ma talvolta anche oggetti.
Nel caso delle carte enigma, sul fronte c’è il quesito da
risolvere, sul retro invece è riportata la soluzione da consultare.
IL GIOCO: Il Team Black di “Deckscape Tokyo Blackout” avrà il compito di portare a termine un obiettivo enigma dopo enigma.
I giocatori dovranno sedersi intorno al tavolo e posizionare
il mazzo così come appare nella confezione al centro tra di loro.
Le carte andranno lette esattamente nell’ordine in cui sono
posizionate, lasciando quindi la storia scorrere in modo lineare.
Le prime carte rappresenteranno una breve introduzione alla
vicenda, descrivendo chi interpreteranno i giocatori.
Dopodichè si passa alle istruzioni di base che raccontano
come ogni carta del mazzo possa rappresentare un enigma da risolvere.
L’enigma può appartenere a varie tipologie, si farà molto
uso della logica, ma talvolta potrebbe bastare anche del colpo d’occhio.
Durante il lavoro di gruppo in cui si proverà a dare la
soluzione ad un enigma ci si potrà ovviamente consultare con gli altri.
Il risultato dovrà essere una risposta univoca in cui tutti
i partecipanti dovranno essere d’accordo per poterla confermare.
Quando il gruppo di “Deckscape Tokyo Blackout” avrà scelto la sua scelta, dovrà semplicemente girare la carta enigma e verificare la risposta.
In questo specifico episodio, troverete tra le prime carte
del gioco una carta pericolo, che avrà un indicatore a semicerchio colorato.
Quando la risposta data dal gruppo sarà diversa da quella
effettiva indicata sul retro di una carta enigma, andrà segnato proprio su
questa carta con una X.
La storia andrà a raccontare un evento catastrofico che porterà
diverso scompiglio nella capitale nipponica, portandola verso l’oscurità.
La luce sembra infatti saltata in tutta la città e bisognerà
capire principalmente che cosa sia successo, nel tentativo di ripristinare
tutto.
Carta dopo carta ci saranno nuovi membri del team che
potranno essere introdotti, ognuno con una propria scheda di riferimento.
Il tenore delle prove è vario, in più alcune carte potranno
essere utilizzate anche in più modi attraversando vari enigmi.
La storia andrà quindi vissuta fino alla fine e sappiate che
alcune delle scelte fatte, potranno anche portare a finali differenti.
CONSIDERAZIONI: “Deckscape Tokyo Blackout” è un tuffo nelle escape room tascabili in cui un mazzo di carte può risultare molto versatile.
Questa volta si vola direttamente in Giappone con una
situazione che ovviamente richiede una serie di intuizioni per essere risolta.
“Deckscape Tokyo Blackout” cala i giocatori nei panni di esperti di sicurezza in una situazione che mette il Giappone fuori controllo.
Senza scendere troppo nei particolari per non rovinare l’esperienza
di gioco a chi vorrà provarla, si può dire che il pericolo sarà oscuro.
Infatti il battesimo del gruppo di gioco nei confronti di
questo pericolo è l’immersione nella più profonda oscurità in cui è calata la
città.
Non si conoscono inizialmente i motivi che hanno portato a
tutto questo, ma sarà chiaro come qualcosa ovviamente bisognerà fare.
I giocatori vestiranno i panni di esperti di sicurezza che
saranno chiamati a capire cosa sia successo e ovviamente risolvere tutto.
La scalata nei confronti degli enigmi sarà in salita, nel
senso che i primi saranno di risoluzione più semplice per poi dar spazio ad una
necessaria logica più attenta.
I primi approcci aiuteranno quindi anche chi non ha mai
avuto esperienze di questo tipo ad entrare in confidenza con questa tipologia
di prodotto.
Aspettatevi enigmi che possano riguardare pressochè qualunque
tipo di attenzione, dal ragionamento che fila, al colpo d’occhio al mettere insieme
o in ordine alcuni pezzi.
“Deckscape Tokyo Blackout” metterà in moto la vostra materia grigia ed anche il confronto con tutto il gruppo di gioco.
La necessità di avere un’unica soluzione per l’intero gruppo
di gioco, necessita ovviamente un confronto tra tutti i partecipanti.
Talvolta qualcuno potrebbe brancolare nel buio, qualcun
altro potrebbe vedere subito che direzione prendere per poter risolvere il
tutto.
Capiterà anche di discordare su una risposta, ma bisognerà
trovare il metodo di poterne esprimere una soltanto da verificare girando la
carta.
Capiterà di poterne raccogliere e mettere da parte alcune
che potranno servire più avanti, magari per degli enigmi specifici.
Stesso discorso per il poster che dovrà essere aperto
solamente quando esplicitamente indicato per far svolgere così la sua funzione.
Non ci sarà necessariamente un epilogo univoco giocando a “Deckscape Tokyo Blackout”, ma potranno esserci differenze in vari punti.
Non solamente nel finale, ma anche durante la partita
stessa, tenete sempre a portata di mano carta e penna e un timer da fare
partire subito.
Questo servirà per alcune condizioni del gioco che
richiederanno magari l’uso del tempo o di aiutarsi scrivendo alcune cose.
Questo talvolta potrebbe portare addirittura a dei bivi che
potranno attivare degli aspetti diversi in base ai parametri di quel momento.
Nulla che permetta al gioco di essere resettato e di avere
una nuova esperienza con gli stessi enigmi, purtroppo.
Sarà però un divertente confronto tra due diversi gruppi di
gioco che si conoscono, per capire come siano andati gli sviluppi
personalmente.
Da appassionati della serie, questo nuovo capitolo non farà
altro che regalare una nuova occasione di divertirsi in compagnia per un’oretta.
Per chi non ha mai provato un episodio della serie, c’è l’occasione
di vivere un’esperienza simpatica e diversa dalle altre.
Non sarà forse il capitolo ideale con cui iniziare, visto che alcuni enigmi risulteranno forse impegnative per un neofita, ma un’ambientazione affascinante in questi casi potrebbe contare anche di più.
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