"Fort", il gioco che fa tornare bambini
“Fort”, chi avrà il fortino più bello?
Costruire un fortino sembra un gioco da ragazzi, ma la sfida è solo agli inizi!
Per farlo bisognerà contare sugli amici più fidati per
mettere su un vero e proprio fortino da migliorare mossa dopo mossa.
Le risorse a disposizione sono pizze e giocattoli che si
potranno ottenere con varie carte, ma non vi ci affezionate troppo.
Le carte che finiranno in cortile infatti potrebbero essere
facilmente prese anche dagli altri. Gioco di squadra? Anche no!
COMPONENTI: “Fort” gira con le carte amico, ma le risorse di riferimento sono solo di due tipi, ovvero giocattoli e pizza.
Nella scatola prendono posto 30 segnalini pizza in giallo e
30 segnalini giocattolo in blu ed un tracciato di punti vittoria.
Per ogni giocatore c’è una coppia di segnalini, punteggio e
fortino, ed una plancia di riferimento con spazio per le cose, lo zaino e la
capacità del fortino, oltre che per il nascondiglio e la zona cortile.
Come carte ci sono 11 regole inventate, una scultura di
maccheroni, 9 carte premio e 60 carte bambino che rappresentano il motore del
gioco.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Fort” avrà un proprio mazzo di carte bambino e una plancia personale, base del proprio fortino.
Ognuno riceverà una plancia di gioco dove posizionare sullo
0 del tracciato fortino il relativo segnalino e sullo 0 dei punti l’altro
segnalino.
La carta scultura di maccheroni andrà accanto al segnapunti
e andrà formato un mazzo di carte premio pari al numero di giocatori più uno.
Stessa procedura per creare il mazzo di carte regola
inventata, mentre l’intero mazzo di carte bambino andrà accanto alla plancia
punteggio.
Dal mazzo di carte bambino ogni giocatore riceve 8 carte e 3
verranno esposte per creare l’area parco comune.
Ognuno prendere anche le 2 carte migliore amico del proprio
colore, le aggiunge alle 8 pescate e crea un proprio mazzo da cui pescare una
mano di 5 carte.
Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere punti
amministrando bene carte e risorse e facendo crescere il proprio fortino.
IL GIOCO: Sono cinque le fasi di ogni turno di “Fort” e in una di queste anche gli altri giocatori potranno copiare un’azione.
La prima è quella di pulizia in cui prendere tutte le carte
presenti nella propria area cortile, nella parte superiore della propria
plancia, e metterle nel proprio mazzo degli scarti.
La seconda invece è quella di gioco mediante la quale calare
una delle carte dalla propria mano per poter svolgere una o due azioni
indicate.
L’azione in alto è l’azione pubblica, quella più in basso è
invece un’azione privata: il giocatore che usa la carta può svolgerle anche
entrambe ma almeno una deve svolgerla in modo completo.
Le azioni permettono di acquisire risorse posizionandole nel
proprio spazio cose che ha degli slot limitati, 4 per pizze e per giochi.
Oppure posizionare risorse nello zaino, che ha come capienza
quella del proprio fortino più uno, la stessa del nascondiglio.
Il nascondiglio è una zona a sinistra della plancia in cui
inserire carte da sfruttare per i simboli che sono evidenziati.
Questi simboli possono servire come moltiplicatori di
determinate azioni: ci sono 6 simboli diversi, più la moneta che funge da
jolly.
Un’azione fondamentale di “Fort” è quella di aumentare il valore del proprio fortino indicato come una bandierina.
Con questo tipo di azione si potranno utilizzare risorse
provenienti tra le cose o dal proprio zaino, per aumentare di livello la
propria struttura.
Arrivando a livelli specifici, si potranno ottenere anche
dei bonus, come una carta premio che garantisce un bonus durante la partita.
Ma anche una carta regola inventata che sarà un modo del
tutto personale di poter fare dei punti extra a fine partita.
Al quinto livello del fortino, oltre a raggiungere un
requisito di fine partita, si otterrà, se ancora disponibile, la scultura di
maccheroni.
La seconda parte di questa fase in realtà la giocano gli
altri, visto che, giocando un simbolo uguale a quello della carta giocata,
potranno copiare l’azione pubblica.
I requisiti per farlo impongono di farla integralmente
scartando una sola carta con quel simbolo specifico, anche se accoppiato ad
altri.
La terza fase di “Fort” è quella di reclutamento, in cui le carte dei giocatori avranno modo di cambiare proprietario.
In questa fase infatti si andrà a prendere una carta dalla
cima del mazzo parco, una delle tre esposte o una presente nel cortile di un
altro giocatore.
La carta così ottenuta andrà posizionata in cima al mazzo
degli scarti per passare poi alla quarta carte, quella dello scarto.
Tutte le carte giocate, i migliori amici in mano e le carte
aggiunte andranno scartate nella propria pila degli scarti, mentre quelle
ancora in mano andranno nel proprio cortile.
La quinta fase, quella di pesca, permette di pescare una
nuova mano di 5 carte, eventualmente rimescolando il mazzo degli scarti se
quello di pesca non ne contenesse a sufficienza.
La fine della partita si raggiunge in uno di questi tre
modi: quando un giocatore avrà raggiunto il quinto livello del proprio fortino,
raggiungendo 25 punti o al termine del mazzo di carte parco
A quel punto si termina il giro e si andrà al conteggio dei
punti che terrà conto di quelli raccolti durante la partita più le aggiunte.
Si aggiungerà il valore indicato dal livello di fortino
raggiungo, quello della regola inventata e eventualmente dalla carta scultura
di maccheroni.
Il proprietario del miglior fortino sarà a quel punto il
vincitore della partita.
CONSIDERAZIONI: “Fort” è un deckbuilder molto strategico in cui le carte potranno cambiare proprietario molto spesso.
Non c’era magari nelle nostre zone l’abitudine più americana
di vivere all’aria aperta e costruire fortini, ma quanto ci sarebbe piaciuto?
In “Fort” si respira appieno quell’aria prendendo in prestito degli elementi che provengono esattamente da quelle atmosfere.
Innanzitutto partiamo dal comparto grafico che si assesta su
livelli davvero molto alti, a cominciare dallo stile estetico scelto per il
prodotto.
Le illustrazioni hanno uno stile simpaticissimo e
caratterizzano bene tutti i personaggi che man mano entreranno in gioco.
Ogni carta rappresenta un bambino che donerà una coppia di
opportunità da utilizzare all’occorrenza, ma bisognerà farlo con attenzione.
Infatti le carte usate offriranno delle opportunità anche
per gli altri, nel caso avessero in mano il simbolo giusto per poterle
attivare.
In questo modo si potranno ottenere ottimi bonus per la
propria carta, ma offrendo, a rischio, anche ottime risorse agli altri.
Le plance rappresentano la propria area in modo completo,
dal cortile al fortino stesso, passando per cose e zaino, oltre che per
nascondiglio.
L’utilizzo della plancia personale in cartone dual layer è
molto performante visto che ogni lato e ogni zona sono sfruttate al massimo.
Presente al centro anche un utile riepilogo del turno grazie
al quale seguire tutte le fasi che compongono ogni round.
La strategia alla base di “Fort” è quella di sfruttare al meglio la propria mano di carte per non dare troppe opportunità agli altri.
La condivisione involontaria è alla base di questo gioco, in
cui nostro malgrado dovremmo fare i conti con la necessità di fare cose anche
per gli altri.
Non saranno solamente le carte che metteremo in gioco ad
offrire delle opportunità per svolgere azioni extra turno ai nostri rivali.
Tutte le carte che non giocheremo infatti andranno nell’area
cortile e saranno a rischio, visto che potranno essere ottenute nelle fasi
reclutamento altrui.
Non giocare una carta molto utile sarà un vero problema
visto che molto probabilmente al turno successivo non rientrerà nei propri
scarti.
Una volta presa dimestichezza col gioco, la fase iniziale di
pesca di carte potrà avvenire anche tramite draft.
In questo modo ogni giocatore andrà praticamente a
scegliersi le carte presenti nel proprio mazzo, a cui accorpare i due migliori
amici di base.
Far crescere il proprio fortino è una fondamentale operazione in “Fort”, non solo per i punti ma anche per le carte da guadagnare.
Raggiungendo alcuni step predefiniti del tracciato fortino
si potranno ottenere delle utilissime carte, i premi e le regole inventate.
Il primo che arriva avrà ovviamente più scelta e potrà
ottenere la carta desiderata dal relativo mazzo che potrà subito generare il
suo guadagno.
Nel caso dei premi, ci saranno nuove opportunità da cogliere
al balzo, le regole inventate potranno invece orientare la partita per ottenere
ottimi punti extra.
Anche arrivare a 25 punti, traguardo che determina la fine
della partita, non offrirà subito la vittoria a quel giocatore.
Proprio per il conteggio del fortino e delle carte regole
aggiuntive segrete, ci potrebbero essere gustosi colpi di scena finali.
“Fort” è quindi un gioco con un tema infantile ma che merita
invece un’attenzione in più per la necessità di tessere la propria strategia.
I continui movimenti di carte e il dover utilizzare al
meglio, in vari contesti la propria mano, darà ottime soddisfazioni anche ai
giocatori più rodati.
I novellini dovranno magari fare un po’ di allenamento con
la simbologia varia ma chiara, entrando però subito dopo in un gioco ricco di
atmosfera.
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