“Alibi”, e se l'assassino fossi tu?
"Alibi”, tre crimini da risolvere
Tre delitti sono stati compiuti in tre epoche e luoghi diversi, l'assassino è tra di voi!
Tre epoche diverse, differenti protagonisti che si avvicenderanno in queste situazioni da vivere in prima persona.
Si, perchè i personaggi del gioco saranno proprio interpretati dai giocatori stessi e nessuno saprà se impersona un povero individuo o lo spietato assassino.
Solo all'ultimo momento ci sarà una rivelazione e la votazione per l'accusa finale, ma chi riuscirà a venire a capo delle tre vicende con successo?
COMPONENTI: “Alibi” è composto da tre mazzi di carte, ognuno relativo ad ognuno dei tre casi da interpretare e risolvere.
Nella confezione ci sono tre scomparti per altrettanti mazzi di carte, ognuno dedicato ad una delle storie presenti.
Ogni mazzo di carte è composto sempre dalla stessa tipologia di elementi, a partire da tre carte introduzione.
Si prosegue con 5 mazzetti sospettato, suddivisi per i vari round, una biografia di riferimento e la rivelazione finale.
C'è un mazzetto detective da utilizzare in partite con più di 5 giocatori e un mazzetto indizi con elementi che salteranno fuori durante la partita.
Chiudono la lista dei componenti di ogni mazzo due carte soluzione che, come dice il nome stesso, chiudono il caso con un epilogo.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Alibi” andrà ad interpretare un personaggio ricevendo il proprio mazzetto personale.
Le carte andranno divise per tipo e le carte introduzione andranno lette a voce alta: sarà la base da cui partire, andrà a presentare la storia e l'accaduto.
Ogni giocatore poi sceglierà quale personaggio interpretare prendendo il relativo mazzetto di carte di cui leggeranno segretamente la prima.
La prima carta di ogni mazzetto personaggio offre un background dell'individuo e permette anche di conoscere, in linea di massima, i rapporti con gli altri.
Le carte indizio andranno messe sul tavolo creando un mazzetto, accanto alle due carte soluzione, da non toccare fino a fine partita.
Lo scopo del gioco sarà quello di individuare l'assassino ed accusarlo. L'assassino dovrà cercare di scagionarsi e sviare le accuse.
IL GIOCO: Interpretare il proprio ruolo in “Alibi” permetterà di conoscere dettagli importanti sulla vicenda che si starà vivendo
Per cominciare il round, ogni giocatore prenderà la carta relativa al primo round e la leggerà segretamente.
La carta conterrà delle dichiarazioni del proprio personaggio, spesso legate agli altri protagonisti e un segreto, definito da un titolo.
A cominciare a parlare sarà il giocatore che, sulla sua carta round, troverà un simbolo con una stellina in alto a sinistra.
Il gioco suggerisce una certa forma di interpretazione per poterlo vivere al meglio, ma si potrà anche semplicemente leggere la prima dichiarazione.
Questo darà vita inevitabilmente ad un dibattito comune, ad una serie di domande che nasceranno spontanee tra giocatori.
L'importante è che tutte le dichiarazioni dovranno essere rivelate all'interno del round per poter dare quindi informazioni utili a tutti.
Ogni carta round di “Alibi” contiene un segreto, e si tratterà di informazioni private che potranno essere rivelate.
I segreti contenuti sulle carte round sono delle informazioni importanti che verranno lette dal proprietario della carta privatamente.
Gli altri giocatori ne verranno a conoscenza solamente se quel giocatore riceverà una domanda diretta sull'argomento del segreto o se viene menzionato il suo titolo.
In quel caso, il personaggio rivelerà il suo segreto che, spesso, darà una forte mano per la conoscenza più approfondita dei fatti.
Quando un giocatore rivelerà un segreto o anche una dichiarazione che, nel suo riquadro, indicato di pescare un indizio, allora si attiverà questa azione.
Il giocatore in questione andrà a pescare l'indizio con quel numero, girando la carta e mostrandola a tutti.
Si tratterà di elementi che riguarderanno l'argomento trattato, possono essere fotografie di scene precise, lettere e quant'altro.
Quando un giocatore avrà letto o interpretato ogni dichiarazione presente sulla propria carta, la poggerà davanti a sé ma potrà continuare a partecipare al dibattito.
Quando tutti i giocatori avranno la propria carta round poggiata di fronte a sé, il round sarà terminato e si potrà procedere alla lettura della carta secondo round.
Le carte round andranno man mano a fornire nuovi elementi, nuovi intrighi, nuovi rapporti ed elementi alla discussione.
Dopo aver svolto i 5 round di “Alibi” ci sarà la delicatissima fase della rivelazione dove qualcuno scoprirà di essere l'assassino.
Dopo aver svolto i 5 round, i giocatori vedranno simultaneamente la propria carta rivelazione che indicherà al giocatore stesso se il suo personaggio sarà il colpevole o meno.
E' solo in questo momento che ogni giocatore avrà qualche minuto per pensare alla propria arringa, a trovarsi un alibi ed eventualmente formulare accuse.
A turno ognuno avrà quindi modo di discolparsi, fare una sua analisi dei fatti e dichiarare, se vuole, i suoi pensieri su un eventuale colpevole.
Quando tutti avranno avuto modo di esprimersi, ci sarà la vera e propria votazione per individuare il possibile colpevole.
Un giocatore farà quindi un conto alla rovescia da 3 a 0 e tutti andranno a puntare contemporaneamente il dito contro qualcuno, mai sé stessi.
L'assassino vince insieme a chi lo ha accusato, se non sarà quello che avrà ricevuto il maggior numero di dita contro.
Altrimenti a vincere saranno stati tutti quelli che avranno puntato, giustamente, il dito verso il vero colpevole.
In ogni caso l'assassino andrà a rivelarsi, prendere la carta soluzione e leggere l'epilogo ufficiale della vicenda.
Queste sono le regole per una partita a 5 giocatori, ma se i giocatori dovessero essere 4 o da 6 in su ci sono delle varianti.
In 4, un personaggio sarà praticamente guidato da un'applicazione che lo andrà ad eliminare dai sospettati ma che fornirà gli elementi utili per conoscere la storia dal suo punto di vista.
In 6 o più, i giocatori extra non avranno un ruolo definito, ma impersoneranno il detective, ovvero un mazzetto di carte che indicherà delle domande mirate da fare ai protagonisti.
CONSIDERAZIONI: “Alibi” può essere considerato un riuscito connubio tra gioco investigativo e gioco di ruolo allo stesso tempo.
C'è poi chi ama il gioco di ruolo, calandosi nei panni di personaggi più o meno fantastici, vivendo delle avventure incredibili.
E poi c'è “Alibi” un gioco che mette d'accordo queste due scuole di pensiero, con un riuscito mix adatto ad entrambi i gusti.
All'inizio ci troveremo di fronte ad un gioco investigativo in cui, tramite l'antefatto, veniamo catapultati nella situazione criminale.
Subito dopo però si modifica il tutto innestando una valenza da vero e proprio gioco di ruolo, offrendo una parte a ciascun partecipante.
Non bisogna costruire nulla, ognuno avrà dei ruoli ben definiti ed un profilo delineato da cui trarre ispirazione.
Chiaramente, interpretare realmente il personaggio della propria scheda, nonostante non sia obbligatorio, sarà altamente consigliato.
Ci troviamo di fronte ad un titolo che fa del calarsi nel personaggio una delle sue qualità più importanti e vivaci.
Vestire i panni del personale di una cucina oppure di una dama dell'Ottocento saranno dei divertenti modi di vivere l'indagine.
Nulla vieta però, soprattutto ai giocatori un po' più timidi o alle prime armi con queste tipologie di giochi, di essere un po' più didascalici.
Le informazioni definite dalle carte ruolo di “Alibi” saranno dei concessi che dovranno essere necessariamente espressi.
Ogni giocatore avrà l'obbligo, in qualche modo, di mettere in piazza ogni dichiarazione definita dalla carta round in corso.
Che sia una o più situazioni da dichiarare, si tratterà comunque di informazioni che dovranno essere rese pubbliche.
Il metodo può essere diretto, come quello che utilizza chi comincia sotto la regola della stellina presente sulla carta.
Ma può essere anche indotto da una domanda o da un appoggio rispetto ad una discussione in atto, in cui partecipa o meno.
L'improvvisazione è sicuramente un cardine del gioco, in cui, conoscendo dei fatti di fondo e avendo delle informazioni personali, si potrà creare un certo dialogo.
Alleanze, accuse, dubbi e mezze frasi saranno degli spunti su cui iniziare a ricamare delle proprie idee, da tenere private o su cui focalizzare l'attenzione degli altri.
I segreti sono spesso delle chiavi di lettura importanti che possono far chiarezza su alcune dinamiche e alcuni comportamenti.
Non è detto che in ogni round quelli di tutti verranno fuori: alcuni potranno rimanere privati solo ad appannaggio del personaggio stesso che lo leggerà.
“Alibi” nasce probabilmente come gioco per 5, ma con delle varianti si possono introdurre più giocatori o partecipare in 4.
Per vivere al meglio, nel pieno delle sue qualità, il titolo, si consiglia di sedersi al tavolo in 5, in modo che ognuno abbia un proprio ruolo.
In questo modo tutti potranno giocare ad armi pari e immedesimarsi nel proprio personaggio per vivere al meglio la storia.
Se però i giocatori sono solo 4, bisognerà giocare tramite un QR code con un personaggio in meno che evidentemente non sarà di certo il colpevole.
Le sue dichiarazioni verranno rese note round per round come se fosse un giocatore al tavolo, ma senza ovviamente poter avere l'enfasi di un reale ruolo recitato.
Invece in 6 giocatori o più, quelli extra oltre i 5, in gruppo interpreteranno il detective che possiede un mazzo apposito.
Non si tratterà di un ruolo ufficiale, ma di una sorta di consigliere che tirerà fuori delle domande per dar vita a dibattiti più animati.
Si tratterà ovviamente di domande mirate per mettere in luce delle dinamiche, variante ottima per i giocatori più timidi che non saprebbero subito di cosa parlare.
Non essendo a conoscenza fin da subito dell'effettiva colpevolezza o meno del proprio personaggio, “Alibi” permette di vantare una qualità.
Con un giocatore schiavo dell'emozione o poco esperto, avere la spada di Damocle della colpevolezza fin dall'inizio potrebbe essere un problema.
Una parola di troppo, un'emozione adocchiata potrebbero rovinare l'intera esperienza di gioco, ma per fortuna la dinamica di questo titolo sfata ogni problema.
Solo poco prima del finale, i giocatori conosceranno l'innocenza o la colpevolezza del proprio personaggio e solo nell'arringa finale potranno davvero fare i conti con i fatti.
Ottimo passatempo per un gruppo di amici ludici, ma anche per amici a cena che potranno vivere un delitto casalingo tra doti attoriali, divertimento e tirando fuori lo Sherlock Holmes sopito in sé.
Commenti
Posta un commento