“Sideboards”, questione di cassetti
“Sideboards”, ogni cassetto nel posto giusto.
Tre obiettivi guideranno la collocazione di carte comodino nel proprio schema.
Ovviamente questa sistemazione deve avere un certo criterio, e a dettarlo ci penseranno 3 carte obiettivo.
Una indicherà un modo di disporre i cassetti per colore, uno come metterli in fila e un altro terrà conto delle maniglie.
Il vostro senso dell'ordine e delle sequenze sarà messo a dura prova, pronti ad accettare la sfida di gioco in contemporanea?
COMPONENTI: Carte comodino e carte obiettivo sono la base di “Sideboards” mediante la quale comporre il propri schemi.
Nella piccola scatola c'è posto per varie tipologie di carte, a cominciare da 6 carte scambio e 2 carte suggerimento.
Sono importantissime le 60 carte comodino, composte ognuna da 5 cassetti che possono essere di vario colore e con varie tipologie di maniglie.
Ci sono anche 30 carte obiettivo suddivise in tre mazzi, uno relativo ai colori, uno relativo alle maniglie e uno ai tipi di file.
PREPARAZIONE: Scoprire le tre carte obiettivo di “Sideboards” darà subito l'impronta per tutta la partita.
Da ogni mazzo andrà estratta una carta: per ognuna delle tre categorie si avrà quindi un obiettivo ben preciso.
Andranno anche mescolate tutte le carte comodino, creando un mazzo al centro del tavolo e tre carte andranno consegnate ad ogni giocatore per creare la propria mano.
Ogni giocatore riceverà anche una carta scambio da tenere di fronte a sé sul lato +1 rivolto verso l'alto.
Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di punti dalla sistemazione dei propri cassetti in base alle carte obiettivo.
IL GIOCO: Una partita di “Sideboards” si gioca in contemporanea piazzando le proprie carte comodino.
Le carte possono essere girate anche di 180 gradi prima di essere collocate una accanto all'altra.
La carta rimanente la passerà al giocatore alla propria sinistra e ognuno ne pescherà una nuova dal mazzo principale.
Nei turni successivi, ognuno invece piazzerà una sola carta delle due che ha in mano, passando poi la carta rimasta al giocatore alla sinistra.
Anche in questo caso andrà pescata una carta nuova per arrivare a due, sceglierne una da piazzare e passare l'altra e così via.
Quando i giocatori piazzano la propria carta nella propria area di gioco, dovranno sistemarla alla sinistra o alla destra di quelle già piazzate.
Non sarà possibile spostare delle carte per sistemarne una nuova al centro di altre già sistemate nei turni precedenti.
Questa sequenza di gioco continuerà fino a quando i giocatori non avranno sistemato 8 carte comodino di fronte a sé, scartando l'ultima rimasta in mano.
Ora vediamo come calcolare i punteggi di "Sideboards" in base agli obiettivi
Si passerà quindi alla fase finale di punteggio, in cui ogni giocatore andrà a controllare la sistemazione delle proprie carte rispetto agli obiettivi.
Ogni cassetto potrà essere conteggiato per più obiettivi, ma solamente una volta per uno stesso obiettivo.
Ovviamente ogni obiettivo potrà essere completato più volte per poter accumulare punteggi maggiori.
Gli obiettivi colore indicano un certo pattern da riprodurre attraverso la disposizione di cassetti di uno stesso colore.
Anche gli obiettivi maniglia indicheranno qualcosa di simile agli obiettivi colore, ma concentrandosi sulle tipologie di maniglie.
Mentre gli obiettivi fila doneranno due punti per ogni carta dello stesso tipo indicato sistemata lungo una linea orizzontale.
In più, a seconda del numero di giocatori, i primi 2 o 3 riusciranno ad avere punti bonus per avere, rispetto agli altri, la sequenza più lunga.
Logicamente il vincitore sarà colui che avrà sistemato meglio i propri cassetti realizzando il maggior numero di punti.
CONSIDERAZIONI: “Sideboards” fa montare una cassettiera lunghissima ma attenzione agli obiettivi!
Talvolta colori neutri, strutture semplici riempiono le nostre case, ma perchè non optare per una cassettiera grande e coloratissima?
“Sideboards” è un gioco astratto senza tempi morti in cui il posizionamento delle carte è essenziale.
La meccanica di base di questo titolo è doppia, da un lato abbiamo il piazzamento carte, dall'altra quello del draft.
Non avremo mai una scelta vastissima a nostra disposizione. Se nel primo turno le carte saranno tre, negli altri solamente due.
Una carta tra quelle disponibili andrà a scelta per piazzarla, l'altra invece andrà passata, favorendo in questo modo l'interazione.
Bisogna dire che i giocatori saranno così impegnati nella scelta della carta migliore e della sua collocazione che difficilmente vedranno eventuali favoritismi da passare.
E' chiaro che la carta che si andrà a consegnare al proprio avversario diventerà a tutti gli effetti sua papabile per il turno successivo.
Ma il lavoro di piazzare una carta giusta nel proprio schema farà passare quasi sempre in secondo piano, la visione di opportunità golose per gli altri.
Il gioco si svolge, grazie a questa meccanica, tutto sempre in contemporanea, andando così ad azzerare i tempi morti.
Collocare una carta in “Sideboards” è un'operazione importantissima per poter raggiungere gli obiettivi.
Tra le due carte a disposizione in ogni turno, una andrà a far parte della propria cassettiera, a sinistra o a destra di quelle già presenti.
Un bivio praticamente, ma per una scelta che ha delle strade più numerose, visto che le carte tra cui selezionare quella giusta sono due.
In più ogni carta può essere posta in due versi differenti, creando quindi combinazioni con le altre presenti in modo diverso.
Tutto dev'essere fatto per poter soddisfare al meglio il quantitativo maggiore di obiettivi esposti ad inizio partita.
E' su questi che le carte dovranno trovare il posto migliore, andando quindi in armonia con le altre presenti.
Per ogni tipologia di obiettivo, ogni carta non potrà mai fare punti da sola, ma potrà essere utile in collaborazione con quelle vicine.
I tre obiettivi di “Sideboards” impongono un controllo sui due elementi disponibili su ogni carta.
Le carte sono sempre formate da 5 cassetti in 5 colori differenti e tre di questi dotati di maniglie in 3 tipologie differenti.
Sono le combinazioni differenti di questi elementi che faranno nascere le diverse figure presenti sulle carte stesse.
Sistemarle sarà il modo per seguire quanto richiesto, concentrandosi su scale di colori uguali in una precisa direzione.
Oppure posizioni di maniglie in una sequenza predefinita, ovviamente il massimo sarà quando queste due cose possono addirittura coincidere.
Diverso è il criterio per la fila più lunga, visto che bisognerà cercare, oltre alla costruzione di pattern, anche seguire un colore unico in fila tra una carta e l'altra.
Insomma tre criteri da tener conto e da seguire il più possibile, magari cercando di replicare anche più volte.
L'unica forma di interazione di punteggio è per un bonus d maggioranza sulla fila più lunga, sarà quindi saggio dare un'occhiata allo schema degli altri in corso d'opera.
Un quarto d'ora di partita, rende “Sideboards” un passatempo veloce ma dotato di una buona necessità di attenzione.
Un gioco colorato e in cui si è sempre attivi, per poter raggiungere sempre il punteggio migliore con combinazioni di obiettivi sempre differenti.
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