“Esdra e Neemia”, la ricostruzione
“Esdra e Neemia”, due volti storici
Due personaggi legati a Gerusalemme, presi in prestito per un gioco sulla ricostruzione
Esdra parlò della necessità di offrire dei sacrifici al tempio di Dio a Gerusalemme per celebrare la sua figura.
Neemia invece, coppiere di Artaserse, fece notare la necessità di ricostruire le mura della città ormai distrutte.
Due concetti che vengono ripresi da questo titolo attraverso dei meccanismi che ruotano semplicemente intorno a tre azioni.
Le mura della città pian piano riprenderanno forma e il culto sarà onorato innalzando la fiamma del tempio.
COMPONENTI: In “Esdra e Neemia” ogni giocatore avrà dei set di carte per le azioni e ricostruire le mura.
Nella confezione c'è tanto materiale, a cominciare dal tabellone diviso in varie aree come quella del tempio e le mura tutte intorno e un sacchetto.
Sono 4 le plance giocatore per ospitare le carte, i vasi e 4 tessere sviluppo a doppia faccia, un lato semplice ed uno migliorato.
Abbiamo 4 set da 10 carte personaggio, ognuna legata ad un bonus punteggio, tre stendardi colorati ed un'azione di riferimento.
Sono invece tre le carte eroe, due le carte altare e 48 le carte muro suddivise in 4 set da 12, olte a 6 carte porta e 6 carte muro neutrali.
Oltre a carte per la modalità solitario, troviamo un buon numero di segnalini, come 104 risorse suddivise in 4 tipi: pietra, cenere, oro e legno.
Per ogni giocatore c'è un segnalino tenda, tre vasi, un segnalino conta punti e 16 lavoratori, oltre ad un segnalino altare e una scheda riepilogativa.
Monete e pane saranno le risorse del gioco e sono presenti anche 33 tessere pergamena suddivise in tre tipologie e due segnalini profeta.
PREPARAZIONE: In “Esdra e Neemia”, le tessere pergamena andranno a creare uno schema ed ogni giocatore riceverà la propria dotazione.
Dieci risorse di ogni tipo andranno posizionate come riserva e le restanti andranno nel sacchetto: da lì andranno posizionate sui simboli posti su ogni porzione di muro distrutto.
Le tessere pergamena andranno divise per tipo e per fila ne andranno posizionate alcune per creare uno schema.
Accanto ad ognuna di queste file andrà un certo ammontare di pane in base al numero di giocatori.
Una delle due carte altare andrà nel suo posto sul tabellone e i profeti andranno posizionati dove indicato.
Ogni giocatore invece riceve una plancia personale, una scheda riepilogativa e 4 tessere sviluppo casuali, una per tipo, da collocare negli appositi spazi dal lato non migliorato.
I giocatori poi ricevono i lavoratori ma solo 6 saranno subito disponibili e un segnalino altare da posizionare sullo 0 del tracciato sul tabellone.
Il segnalino punto vittoria andrà sul 10 del conta punti ed ognuno riceverà anche un set di carte muro e di carte personaggio.
Una delle tessere sviluppo permette già di partire con due cubetti risorsa e inoltre ognuno riceverà 5 monete e tre pane.
I vasi di tre diversi colori andranno invece nello spazio zero del relativo tracciato sulla propria plancia personale.
Ogni giocatore posiziona poi un proprio lavoratore al tempio che diventa un levita e uno su una porta agli angoli della plancia, trasformandolo in custode.
Lo scopo del gioco sarà quello di accumulare punti ricostruendo la città e facendo offerte al tempio.
IL GIOCO: In “Esdra e Neemia” bisognerà giocare una carta e scegliere quale delle tre azioni attivare con una potenza pari ai propri stendardi visibili.
Nei turni di gioco, ogni giocatore dovrà scegliere una delle carte dalla propria mano, ognuno avrà sempre una mano di 4, da posizionare in uno slot della propria plancia.
Ogni plancia ha tre slot liberi, le carte da giocare in un round saranno 6, quindi ogni slot andrà pian piano ad ospitare due carte, con la seconda che coprirà quella sottostante.
Dopo aver giocato la carta, il giocatore potrà scegliere quale azione svolgere, in base agli stendardi che saranno visibili su ogni carta presente sulla propria plancia e quelle sotto la scheda riepilogativa.
In base al numero di stendardi, si potranno avere quindi dei punti azione da poter spendere verso una delle tre strade disponibili.
Gli stendardi grigi permetteranno di interagire con le mura nell'anello intorno al tabellone per spazzare via le macerie e ricostruire.
I punti potranno essere spesi per togliere le macerie che avranno tre costi differenti in base alla tipologia.
Ma anche per costruire pezzi di muro pagando anche le risorse indicate. Quando si costruisce un muro, si andranno a pescare tre carte dal proprio mazzetto di carte muro.
Di queste tre carte una andrà posizionata nello spazio muro sul tabellone ottenendo subito il beneficio indicato, una tornerà sul mazzo e una andrà invece sotto.
Se si costruisce accanto ad una porta, il proprietario di quella porta e chi ha costruito, prenderanno i benefici indicati sulla sezione porta.
Costruire una porta permette di posizionare la carta relativa e di essere il beneficiare, il monete, di azioni indicate sulle carte personaggio da giocare.
Infatti prima o dopo il proprio turno, un giocatore potrà svolgere l'azione indicata dalla carta giocata, spesso offrendo una moneta al proprietario di una porta.
Queste azioni permetteranno di avere nuovi lavoratori, pane, macerie o di effettuare conversioni tra vari tipi di risorsa.
Vediamo nel dettaglio le altre azioni che saranno selezionabili in "Esdra e Neemia" con gli altri stendardi
Con gli stendardi rossi si avrà accesso a due tipologie di azioni che terranno conto del numero di propri leviti al tempio.
Innanzitutto, pagando pane, si potranno piazzare nuovi leviti prendendoli dalla propria riserva disponibile di lavoratori, ottenendo poi anche il relativo beneficio indicato.
Ogni levita permette di posizionare macerie di determinati colori nel tempio o di bruciarne alcune per poter avanzare col proprio segnalino fiamma.
I leviti non utilizzati per svolgere queste azioni, per posizionare macerie al tempio, potranno garantire un +1 rispetto al numero di punti azione disponibili.
Andrà quindi piazzato uno o più cubetti, in base ai punti disponibili, ottenendo bonus e completando porzioni di tempio si andranno ad attivare delle fasi di punteggio.
Chi avrà più leviti riceverà due punti, chi ne avrà di meno ne perderà uno, e tutti riceveranno monete in base ai leviti al tempio.
Bruciare macerie permetterà di avanzare con la fiamma ottenendo bonus e raggiungendo i profeti che potranno dare bonus o malus al settimo turno di ogni round.
Il segnalino fiamma andrà anche a dirimere i pareggio in qualsiasi situazione fosse necessario un confronto tra due giocatori in parità.
Con gli stendardi blu, infine, si potranno svolgere due azioni, una delle quali sarà viaggiare spostando la propria tenda lungo il percorso circolare.
Con questa azione che ha un costo di due stendardi, si otterranno vari bonus, dalle monete al cibo a spostamenti dei propri vasi.
I vasi, spostandosi in avanti, permetteranno di ottenere l'offerta indicata dalla colonna che però avranno raggiunto tutti e te i vasi stessi.
Altra azione disponibile con gli stendardi blu è insegnare la torah, ovvero posizionare un proprio lavoratore su una delle tessere pergamena raggiungibili.
Una tessera è raggiungibile se si trova alla base o se sotto di essa si trova un lavoratore, pagando però una moneta al proprietario.
Ogni tessera pergamena permette di avere un bonus fisso durante la partita o di avere accesso a punti vittoria, immediati o da contare a fine partita.
Dopo aver svolto la propria azione, il giocatore dovrà semplicemente pescare una nuova carta dal proprio mazzo personaggi.
Oltre ad attivare un'azione dalla carta appena giocata, come azioni ausiliarie da effettuare prima o dopo l'uso degli stendardi, ci sono altre possibilità.
Un'azione permette di migliorare una tessera sviluppo, capovolgendola: ogni tessera è relativa ad un fattore importante.
C'è il deposito per conservare macerie, all'inizio con spazi definiti ma migliorandolo si avrà illimitato.
C'è il campo dove poter coltivare pane ed eventualmente monete e c'è la cava dove recuperare macerie.
Ci sono poi due sezioni per ottenere stendardi extra o risorse, che migliorandoli ovviamente ne potranno offrire di più.
Queste due sezioni sono attivabili durante i turni con un'azione ausiliaria, ovvero posizionando un lavoratore ed ottenere subito il bonus indicato dal settore.
Dopo aver giocato 6 carte in "Esdra e Neemia" sarà arrivato lo shabbat, vediamo come funziona
In questo turno, si andranno ad attivare tutte le rendite e poi a posizionare i lavoratori ancora disponibili sulle tessere sviluppo di campo e cava ottenendone le risorse.
C'è poi la fase del giudizio dei profeti: chi si trova dietro il primo profeta perderà punti, chi è al centro guadagnerà degli elementi e chi si troverà oltre il secondo ne guadagnerà altri.
La carta altare indicherà anche dove spostare i profeti per il round successivo, mentre i giocatori dovranno poi sfamare i propri lavoratori.
Andranno contati quelli posizionati sulle porte, ad insegnare la torah e sulle tessere sviluppo: ognuno avrà bisogno di un pane, pena sarà perdere due punti per ogni lavoratore digiuno.
Dalle 6 carte personaggio giocate, infine, una andrà sotto la propria scheda riepilogativa, offrendo uno stendardo fisso di un certo colore, oltre ad attivare il punteggio indicato dalla carta.
Le restanti carte sulla plancia andranno a riformare il mazzo di pesca per il nuovo turno e alla fine del terzo si procederà con il conteggio dei punti.
Le macerie e il pane andranno a trasformarsi in monete e ogni 5 monete si otterrà un punto, 2punti per ogni tessera sviluppata e 3 punti per chi sarà più avanti con la fiamma all'altare.
Verranno poi contati i punti stampati sulle carte mura e porte costruiti e sulle tessere pergamena che offriranno punti.
Il vincitore sarà il giocatore che sarà riuscito a ricostruire Gerusalemme nel modo migliore ottenendo il maggior numero di punti.
CONSIDERAZIONI: “Esdra e Neemia” strizza l'occhio a giochi già noti del celebre autore, ma portando comunque novità.
La storia del paese di certo ora farà sussultare un po', ma bisogna accedere a questo titolo con una giusta leggerezza.
“Esdra e Neemia” vuole offrire uno spaccato di storia di un popolo legato alla religione attraverso tre sole azioni.
Nonostante la complessità generale del gioco, avendo anche un vastissimo bagaglio di componenti, tutto si racchiude in sole tre azioni.
Il turno in sé infatti è molto semplice, visto che bisognerà semplicemente posizionare una carta sulla propria plancia.
Sarà poi il risultato di questa semplice azione a dare vita ad una scelta basata sulla disponibilità degli stendardi.
Talvolta potrebbe capitare anche una situazione per la quale preparare alcuni stendardi per un turno successivo, ma scegliere un'azione che ne usi non disponibili sulla carta giocata.
I punti azione da impiegare, sicuramente faranno la differenza perchè in tutti i casi potranno essere anche suddivisi in più strade.
Con l'altare si potranno offrire risorse al tempio ma anche bruciare macerie per poter celebrare la divinità e allungarsi sul tracciato fiamma.
Insegnando la torah si potranno ottenere bonus golosi o anche punti vittoria in base a dei requisiti, ma anche ottenere risorse viaggiando con la tenda.
Mentre intorno al tabellone si potranno pulire le macerie ma poi anche utilizzarle per costruire direttamente sulla sezione sgombra.
Quindi le scelte di base saranno tre, ma ufficialmente saranno sei le scelte da fare, con la possibilità anche di una mediazione per tipo.
Se avete già dimestichezza con l'autore, sicuramente in “Esdra e Neemia” avrete dei leggeri deja vu, pur discostandosi dai suoi lavori, soprattutto meno recenti.
Chi è appassionato dei giochi di Shem Phillips, a cominciare da quelli legati al Regno Occidentale, troverà qualche elemento noto.
In primo piano le carte personaggio che mai come in questo caso appaiono davvero molto versatili, presentando varie sezioni.
Innanzitutto avranno gli stendardi da tener conto, ma immediatamente per il turno stesso anche l'azione di riferimento che potrà fare la differenza.
Inoltre nelle fasi di shabbat, una di esse porterà sicuramente dei punti e andrà giocata nel momento giusto.
I cubetti qui rappresentano macerie ed hanno un uso davvero molto ampio, infatti potranno essere utilizzate per vari scopi.
Per migliorare alcune tessere sviluppo, ma anche per costruire muri, nonché per fare offerte al tempio sia come installazione che per essere bruciate.
Avere un deposito ampio può essere utile proprio per avere risorse utili per ogni scopo nel momento in cui potranno servire.
La simbologia non è la stessa di alcuni precedenti giochi illustri del maestro, e servirà un po' di attenzione per capirla.
Nel regolamento per fortuna è tutto spiegato benissimo, sia gli effetti dei punteggi delle carte personaggio sia quelli delle tessere pergamena.
La difficoltà iniziale sta nel consultare ovviamente ogni volta quel che serve per poter fare la mossa giusta.
“Esdra e Neemia” è un gioco ricco di elementi che, pur condensando tutto in tre azioni, ha la necessità di essere metabolizzato.
Non è facile entrare subito in un gioco come questo visto che, nonostante le azioni siano poche, hanno bisogno di un background importante.
Di ogni azione bisogna infatti conoscere il corretto utilizzo dei punti stendardo in modo da poterli sfruttare al meglio.
Anche suddividendo l'azione in più sottoazioni magari, che permetterà quindi di ottenere degli ampi risultati.
Sarà soprattutto il tempio magari ad essere digerito in modo meno semplice visto che i leviti hanno doppia valenza di aumento di punti, ma anche di possibilità di usarli.
Va ricordato che le carte personaggio andranno a coprirsi, quindi gli stendardi saranno visibili solo per un limitato lasso di tempo.
Strategicamente bisognerà quindi non solo attivare quelli giusti al momento, ma anche tener presente quali sarà utile ritrovarsi successivamente.
L'interazione è presente praticamente ovunque, i giocatori si metteranno spesso i bastoni tra le ruote sotto ogni aspetto.
Occupando spazi al tempio, avanzando sul tracciato fiamma, rubando macerie e spazi di muro magari individuati da qualcun altro, per non parlare degli spazi pergamena.
Se amate un gioco in cui calibrare bene ogni scelta e fare strategie anche a lungo termine, avete di certo trovato ciò che può entusiasmarvi.
A patto che, prima di avvicinarvi a “Esdra e Neemia” abbiate la pazienza di scoprire ogni risvolto delle sue azioni.
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