“Mata Hari”, un gioco di spie

“Mata Hari”, tutti sotto copertura

Tutti vorrebbero gli elementi più utili per le proprie indagini, ma dove si troveranno?


Mata Hari

“Mata Hari” richiama ovviamente la figura della seducente spia più famosa della storia, presa in prestito come identità per questo gioco.

Nonostante il nome però non si sta descrivendo un investigativo, ma un gioco di bluff, contrattazione, sospetto.

Ognuno avrà degli obiettivi da portare a termine, carte favorite, carte sgradite, piste da seguire per una vittoria immediata.

Non si potrà andare da nessuna parte semplicemente con la propria mano di carte, ma di chi fidarsi per degli scambi fruttuosi?


COMPONENTI: “Mata Hari” prevede carte risorsa in vari colori, carte obiettivo e le temibili carte partner.


Mata Hari

“Mata Hari” è un gioco di carte creato da Dario Massa per 3-7 giocatori pubblicato da Tambu.

Nella confezione si trovano delle carte, a cominciare dalle carte risorsa che prevedono sempre un'immagine, un numero ed un colore.

Le carte risorsa rappresentano alcuni oggetti tipici del mondo dell'investigazione, da foto a documenti passando per valigette e travestimenti.

Ci sono poi le carte partner, dove figura ovviamente la celeberrima Mata Hari ma anche il sicario e il doppiogiochista.

Le carte copertura hanno un doppio lato, da uno c'è il lato in incognito in verde, dall'altro quello in rosso, compromesso.

Infine ci sono le carte obiettivo: su ognuna c'è l'immagine di una delle risorse e un teschio in uno dei tre colori delle risorse.


PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Mata Hari” comincia a giocare con una mano di carte risorsa e partner e un obiettivo segreto.


Mata Hari

Per cominciare a giocare bisognerà preparare il mazzo in base al numero di giocatori, eliminando all'occorrenza alcune tipologie di risorsa e partner.

Il mazzo così formato da risorse e partner rimanenti andrà mescolato e piazzato al centro del tavolo, da cui ogni giocatore pescherà una mano di tante carte in base ai partecipanti.

Accanto ad esso andrà posizionato anche il mazzo di carte copertura.

Le carte obiettivo relative alle risorse in gioco andranno mescolate ed ognuno ne riceverà una da tenere segreta agli altri.

Lo scopo del gioco è di vincere in uno dei due modi possibili: immediatamente creando una scala di carte dello stesso oggetto oppure avendo più punti con le risorse a fine partita.


IL GIOCO: “Mata Hari” prevede una serie di scambi di carte tra i giocatori con l'intento di trovare le risorse migliori.


Mata Hari

Al proprio turno, un giocatore dovrà seguire le due fasi che rappresentano lo svolgimento della propria azione.

La prima fase è quella di dichiarazione, durante la quale chi è di turno potrà fare un'offerta selezionando da una a tre carte.

Dopo aver poggiato, coperte, le carte sul tavolo, il giocatore dovrà fare una dichiarazione onesta su quanto messo in gioco.

Potrà riferirsi al colore, al valore o al tipo di risorsa giocata, anche in modo non completo, ma la dichiarazione dovrà essere vera.

In più potrà chiedere qualcosa in cambio scegliendo il modo in cui chiederlo, con modalità vincolante o libera.

Con la modalità vincolante imporrà agli altri la tipologia di elemento che desidera, sempre tra colore, numero o tipo di carte.

Invece con la modalità libera, potrà esprimere una preferenza, ma ognuno potrà procedere con una contro offerta a piacere.

La contro offerta andrà comunque fatta con un numero di carte uguale a quello messo in gioco dal giocatore di turno.

In questa fase, i giocatori che faranno una contro offerta, dovranno dichiarare anche in questo caso onestamente, quanto messo in gioco, anche parzialmente.

Potranno poi tentare di sminuire le offerte degli altri o lasciar intuire cosa si nasconda sotto la propria contro offerta.

Il giocatore di turno potrà scegliere con chi scambiare le carte procedendo alla seconda fase del turno ovvero la risoluzione.

I giocatori in accordo potranno scambiare le carte messe in palio che entreranno quindi a far parte ufficialmente della propria mano.

Potrebbe capitare che non ci sia nessuna contro offerta o che non ce ne siano di soddisfacenti, per cui non si effettuerà nessuno scambio.

In questo caso, chi è di turno dovrà pescare due carte dal mazzo, dopo aver ripreso anche quelle offerte e prendere una carta copertura dal lato compromesso, da mettere accanto a sé.


Le carte partner di "Mata Hari" sono quelle che riescono a dare pepe al gioco attivando le propria abilità

Nel caso in cui lo scambio sia stato effettuato inserendo tra le carte anche un partner, a seconda del tipo, si attiverà il proprio potere.

Giocando il doppiogiochista, sia come offerta che contro offerta, il giocatore potrà mentire spudoratamente sulle carte messe in palio.

Il sicario attiva la sua abilità solamente se inserito tra le carte messe in offerta dal giocatore di turno e si attiva a scambio effettuato.

Il giocatore che lo riceve lo rivela e chi è di turno potrà esigere una richiesta precisa che, il ricevente sarà tenuto a soddisfare, se possibile.

Anche Mata Hari è attivabile solo dal giocatore di turno e svela il proprio potere nella situazione in cui, dopo aver fatto un'offerta, nessuno proponga contro offerte.

In questo caso tutte le carte copertura rosse si gireranno sul lato in incognito e in più il giocatore di turno potrà scegliere due carte liberamente dal mazzo di pesca.

Durante gli scambi sarà anche possibile accusare i giocatori sulla presenza di partner all'interno delle carte messe in palio.

Se si troverà effettivamente quello specifico partner all'interno del set di carte, chi ha accusato potrà scegliere una carta dal mazzo di pesca e chi ha giocato il partner prenderà una carta compromesso.

Nel caso in cui l'accusa dovesse essere infondata, chi ha accusato ingiustamente, prendere una carta compromesso.

La partita termina in due modi, uno dei quali è con la vittoria di un giocatore che, durante la partita svela di possedere tutte le carte risorsa con lo stesso valore.

Altrimenti la partita termina quando saranno state consegnate tutte le carte copertura o quando sarà esaurito il mazzo di pesca.

A quel punto si eliminerà direttamente dal conteggio dei punti il giocatore che avrà davanti a sé il maggior numero di carte copertura sul lato compromesso.

Chi rimane in gioco conterà con valore positivo il numero sulle carte risorsa del tipo indicato dalla carta obiettivo, sottraendo quello delle carte del colore del teschio possedute.

Ovviamente sarà premiato come migliore spia, il giocatore che avrà totalizzato il maggior totale di punti.


CONSIDERAZIONI: “Mata Hari” è un gioco in cui bluff ed una serie di strategie devono andare a braccetto.


Mata Hari

Dal nome sarebbe stato molto facile immaginare un gioco di spie, magari a ruoli nascosti, e con una meccanica da investigativo.

Invece di investigativo rimane solamente l'ambientazione di fondo, presentando un gioco che comunque con le spie c'entra parecchio.


“Mata Hari” vuole richiamare la spia più celebre del mondo per presentare un gioco di contrattazione e collezione set.

Questo titolo sembra fatto apposta per chi ama mentire e psicologicamente affascinare i propri rivali, ma con una strategia di fondo.

In realtà mentire non si può, visto che al proprio turno, la dichiarazione da fare per offrire le proprie carte deve essere sincera.

Ma ovviamente è il giocatore stesso che decide come pilotare questa dichiarazione per far capire cosa potrebbe esserci tra le carte offerte, ma fino ad un certo punto.

Giocando tre carte rosse, potrebbe risultare sincero anche dichiarare di giocarne due, così come dichiarare un travestimento con due carte, di cui lo è una, ma l'altra magari tutt'altro.

L'informazione frammentaria che viene data deve essere cucita per svelare fino ad un certo punto, ma al tempo stesso ingolosire.

Il gioco è fatto quindi di infiniti ricami in cui si deve anche cercare di intuire quello che agli altri potrebbe far comodo.

Questa necessità tornerà utile quando si potrebbe capire che qualcuno in particolare potrebbe avere quello che ci serve.

Cercare di ammaliare con una puntata utile potrebbe essere infatti la strada verso la vittoria, anche se ce ne sono due.

Qualcuno potrebbe dedicarsi infatti alla raccolta di carte di uno stesso valore, puntando ad ottenerle tutte con i vari scambi.

Altrimenti sarebbe meglio collezionare quante più carte di un certo tipo, seguendo la propria carta obiettivo, ma evitando quelle del colore sgradito.

Con questa scelta però bisognerà anche tentare di far esaurire il prima possibile uno dei mazzi di carte, prima che qualcuno vinca con la collezione dei set di carte numerate.


Le carte partner di “Mata Hari” possono creare un discreto scompiglio nelle varie fasi degli scambi.

Se si trattasse di un gioco di scambi e basta, probabilmente il gioco risulterebbe alquanto piatto a lungo andare.

Certamente l'informazione non completa, l'intuito da sfruttare, l'incognita con quello che gli altri potrebbero offrire, già di suo infiamma il coinvolgimento.

A creare però reale scompiglio è la presenza delle tre carte partner che possono davvero cambiare le carte in tavola in senso letterale.

Il doppiogiochista tradisce immediatamente la regola principale della sincerità, permettendo di lanciare letteralmente ciò che si desidera.

Il sicario è un temibile personaggio che permette di ottenere ciò che si vuole, a patto però di mirare nella direzione giusta.

La carta di Mata Hari è invece proprio una scommessa, visto che si potrà attivare solo in assenza di contro offerte, quindi magari esigendo qualcosa di molto grosso.

Va da sé che farlo, potrebbe attirare anche delle pesanti accuse e rischiare di finire compromessi da troppe carte copertura negative e non partecipare nemmeno alla fase di punteggio finale.

Ad un certo punto, quando magari qualcuno si starà avvicinando alla vittoria, nel tentativo di consegnare carte compromesso, le accuse voleranno frequentemente.

Imporre richieste troppo ferree oppure mentire con poca nonchalance con un doppiogiochista nel set, potrebbe diventare davvero letale.

Ritrovarsi a fine partita con troppe carte compromesso davanti potrebbe essere una minaccia, a meno che una Mata Hari non possa cambiarle tutte in incognito e quindi ottenere anche punti extra.

“Mata Hari” è un party game che però può essere adattato anche in un numero di giocatori non così ampio.

Un gioco di sospetto e deduzione, che miscela contrattazione, collezione set e fortissima interazione tra i giocatori.


Amanti dell'investigazione e della furbizia? Con una copia di “Mata Hari” potrete sentirvi delle vere spie

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