“Stranger Things Friends don't lie”
“Stranger Things Friends don't lie”, quattro stagioni da vivere
Le prime quattro stagioni del telefilm cult rivivono con tutta l'atmosfera del mito Netflix
I protagonisti della serie tv ormai cult targata Netflix infatti sbarcano anche in un gioco da tavolo collaborativo.
Sono le prime quattro stagioni a rivivere grazie a quattro livelli di difficoltà in cui collaborare per sconfiggere i 4 fenomenali cattivi della serie.
COMPONENTI: “Stranger Things Friends don't lie” presenta tutti i personaggi della serie, compresi i nemici
Nella scatola si trovano delle tessere personaggio con annesse basette, relative ai personaggi della serie, da Mike a Steve e Robin.
Le carte sono 80 divise in vari mazzi, ovvero quelli dedicati ai luoghi base e quelli invece per i luoghi inerenti specifiche stagioni.
Su ogni carta c'è un elemento come la presenza di Undici, carte oggetto di vario tipo, e carte negative come polizia e risveglio.
Le plance luogo sono 4 per quelli base, altre 4 dedicate alle stagioni e una plancia centrale su cui andranno le plance dedicate ai quattro mostri delle varie stagioni.
Abbiamo poi due gettoni, uno rosso per il mostro e uno blu per il gruppo, 4 tessere riepilogo e 4 gettoni per il demodog.
PREPARAZIONE: In base alla scelta della stagione da giocare, la preparazione di “Stranger Things Friends don't lie” richiede componenti diversi.
Intorno ad essa saranno posti i 4 luoghi base e il luogo relativo alla stagione scelta: su ogni luogo ci andrà il relativo mazzo di carte ben mescolato.
Al centro della plancia, andrà la plancia mostro della stagione, posizionando il gettone rosso sul primo spazio e quello blu dove indicato.
Ogni giocatore sceglie un personaggio disponibile per la stagione, posizionandolo sulla sua basetta e prendendo la tessera relativa da mettere davanti a sé.
Bisognerà poi leggere la missione con l'indicazione di carte Undici da trovare per sconfiggere il mostro e le restrizioni da utilizzare.
Ognuno leggerà ad alta voce anche l'abilità del personaggio selezionato per poter iniziare ufficialmente la partita.
Lo scopo del gioco sarà quello di collezionare le carte Undici per poter sconfiggere il mostro della stagione.
IL GIOCO: Le carte di “Stranger Things Friends don't lie” saranno utilissime ma potranno anche essere negative
Organizzarsi in questo senso può essere utile per la terza fase del turno in cui si attiveranno i luoghi che ospitano personaggi.
Nella seconda fase invece si attivano prima eventuali luoghi che non hanno pedine su di sé, girando la prima carta e scartandola.
Attivando invece i luoghi con una pedina, si pescheranno tante carte quanti i giocatori presenti in quel luogo.
Delle carte pescate, se ne sceglierà una da attivare, mentre le altre andranno in cima al mazzo nell'ordine desiderato.
Le carte possono essere di vario tipo, come ad esempio le torce: in numero indicato da tabellone, davanti ai giocatori, permette al proprio gettone di fare un passo in avanti.
La polizia è una carta che si annulla scartando una carta Undici, altrimenti obbliga un giocatore a voltare la sua tessera personaggio sul lato affaticato.
Gli oggetti di vario tipo permettono di essere scartati a coppie diverse per rigirare il proprio personaggio affaticato sul lato normale
La carta risveglio, in qualunque modo venga estratta, se da un luogo con o senza pedine, farà avanzare di un passo la pedina mostro sul tracciato.
La carta Undici invece, oltre a impedire l'attivazione delle carte polizia, andrà posizionata davanti ad un giocatore, accumulandole per fronteggiare un mostro.
Quando infatti, tramite le carte risveglio, il mostro dovesse raggiungere la pedina dei giocatori, ci sarà lo scontro finale.
Bisognerà semplicemente contare il numero di carte Unidici posizionate davanti ai giocatori e verificare raggiungano quelle richieste dal mostro per essere sconfitto.
La partita sarà vinta pienamente se la pedina gruppo avrà raggiunto l'ultima casella e avrà ottenuto le carte Undici sufficienti per poter sconfiggere il mostro.
Si avrà una vittoria parziale se il mostro sarà sconfitto, ma con lo sconto non avvenuto sulla casella finale del tracciato.
Si perde invece la partita quando non si avranno carte Unidici a sufficienza per fronteggiare un mostro o se un giocatore che ha già affaticato il suo personaggio, dovrebbe rifarlo.
CONSIDERAZIONI: “Stranger Things Friends don't lie” è un gioco in cui la cooperazione è importante e anche la memoria
Un tuffo negli anni '80 ha permesso ad un gruppo di ragazzi di vivere un'avventura ora diventata anche gioco da tavolo.
“Stranger Things Friends don't lie” trasporta il gruppo di gioco all'interno delle prime 4 stagioni della serie televisiva.
Avendo quattro mostri a disposizione per essere fronteggiati, il gioco si presta ad una maratona televisiva al tavolo.
In realtà cambia poco tra una stagione e l'altra a livello fattivo, visto che la dinamica rimane uguale nella struttura.
Ciò che cambia, oltre al personaggio da fronteggiare è anche una serie di restrizioni a cui i giocatori dovranno sottoporsi.
In linea di massima non potersi spostare liberamente tra i luoghi, dare un potere diverso ad alcune carte cambia qualche regola di base.
Rimane il fatto che bisognerà sempre cercare spasmodicamente le carte Undici per poter arrivare corazzati allo scontro finale.
Nessun dado da tirare, nessun combattimento vero e proprio per affrontare il nemico, solo un confronto che si spera avvenga il più tardi possibile.
Passare da una stagione e l'altra, inserendo quindi le limitazioni, accrescerà più che altro il livello di difficoltà del gioco.
Si partirà quindi con un gioco base che fungerà da apripista per le meccaniche, andando poi a confrontarsi con una sfida più ardua.
In “Stranger Things Friends don't lie” la cooperazione tra i giocatori è essenziale per definire dove andare a sfruttare le carte.
Idealmente si conoscono già le conformazioni dei mazzi presenti sui luoghi, anche se sarà una sorpresa cosa ci sarà in quelli relativi alla stagione scelta.
Questo porterà i giocatori a dover collaborare posizionandosi in vari luoghi a seconda delle esigenze.
Non avere nessuna pedina in un luogo, farà semplicemente perdere una carta, talvolta utile, come le torce o addirittura Undici.
Essere in più individui in un luogo darà comunque disponibilità di una sola carta, ma aumenterà la scelta.
Questo andrà ovviamente a creare degli scompensi tra il numero di carte che si potranno utilizzare, ma faranno scegliere meglio cosa ottenere.
Accordi tra i giocatori sono essenziali, in special modo per evitare di mandare da soli chi è già affaticato.
Una carta polizia al momento sbagliato potrebbe purtroppo impedire al gruppo di continuare, perdendo immediatamente la partita.
Il gioco è molto semplice nella sua natura, andando quindi ad essere godibile anche per un non giocatore appassionato della serie.
Idealmente infatti il gioco si vuole imporre soprattutto per quella fetta di pubblico che dovrà così digerire poche regole.
La progressione del livello di difficoltà permette di avere subito accesso alla sua forma base e solo in seguito, se si vuole, ampliare le minacce.
“Stranger Things Friends don't lie” è quindi un gioco pensato per i fans della serie tv, con dinamiche semplice e collaborazione stretta tra i giocatori.
Un gioco da tavolo cooperativo che farà sentire gli appassionati di essere un vero gruppo contro i nemici più temibili della serie.
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