I giochi da tavolo per i millennials: è boom!
Regole semplici, partite veloci e storytelling. È boom per i giochi da tavolo dei millennials
Un anno dopo l’inizio della pandemia il settore dei board games ha registrato un incremento sorprendente. I nuovi fenomeni si chiamano Dixit, Ticket to Ride, Dobble ed Exploding Kittens
È arrivato il momento del ricambio generazionale anche per i giochi da tavolo.
A un anno dall’inizio della pandemia uno dei settori che negli ultimi dodici mesi ha registrato una crescita a due cifre in termini di vendita è stato proprio quello dei cosiddetti board games.
E nella top five delle preferenze degli italiani, al posto dei tradizionali giochi da tavolo, adesso i preferiti si chiamano Dixit, Ticket to Ride, Dobble ed Exploding Kittens.
Secondo i dati raccolti dai siti internazionali nella comparazione dei prezzi l’interesse degli italiani nei confronti dei giochi da tavolo è aumentato tra il 50 e il 70% solo nell'utimo anno, probabilmente anche come reazione alle troppe ore passate online tra smart working, social e didattica a distanza.
“In un mondo pieno di schermi i giochi da tavolo costituiscono oggi sempre più una controtendenza, ponendosi dal punto di vista dell’intrattenimento come i concorrenti unplugged di videogame e serie tv, spiega Ilaria Tosi, marketing manager di Asmodee Italia.
A partire dai mesi più duri del lockdown nelle famiglie si è riscoperto il piacere di cercare giochi nuovi che unissero le generazioni”.
Una serie di analisi di base del target dei board games conferma che la stragrande maggioranza degli acquirenti oggi sono di età compresa tra 25 e 39 anni, quindi la generazione dei millennials, ovvero i nati tra il 1981 e il 1996.
“Nel 2020, spiega ancora Ilaria Tosi, le nostre vendite sono cresciute del 38% rispetto all’anno precedente, con una punta del 53% per un titolo simbolo dei giochi dei millennials come Ticket to Ride”.
Sono dati che sembrano trovare conferma anche dai numeri registrati in altri paesi come Inghilterra, Stati Uniti e Germania, dove i tassi di crescita del comparto dei board games sono compresi tra il 15 e il 40%.
Proprio in Germania la cultura del board games è da anni estremamente radicata.
Qui, ha spiegato solo pochi giorni fa alla rete televisiva pubblica Deutche Welle, Hermann Hutter, presidente dell’associazione tedesca degli editori di giochi da tavolo, i bambini passano al digitale già verso l’età di 8 anni per poi tornare ai giochi da tavolo attorno ai 15.
Sempre in Germania, tra l’altro, è stato istituito, ormai nel lontano 1978, il premio Spiel des Jahres (letteralmente Gioco dell’anno), una sorta di Oscar dei giochi in scatola, dove anche solo una nomination può valere fino a centinaia di migliaia di copie vendute.
E non è un caso che alcuni dei giochi in scatola citati siano stati premiati in passato con lo Spiel des Jahres: Ticket to Ride nel 2004 e Dixit, il gioco da tavolo oggi forse più venduto in tutta Europa, che lo ha vinto nel 2010.
Ma rispetto ai cosiddetti giochi della generazione dei boomer, qual è la caratteristica dei giochi dei millennials?
Innanzitutto, la velocità: mai più maratone infinite di tre o quattro ore per finire una singola partita.
Partite veloci di 15 o 30 minuti al massimo. Poi se si vogliono passare le serate si cambia gioco, così la varietà è assicurata.
Secondo elemento la semplicità: anche qui ciò che si vuole evitare è passare le ore a leggere le istruzioni oppure trovare interpretazioni differenti delle regole a seconda dell’amico che si vuole sfidare, per esempio, a Risiko.
“Con giochi di carte come Dobble o Exploding Kittens, spiega Ilaria Tosi, in massimo tre minuti le regole sono chiare anche a un bambino, per Ticket To Ride ne bastano cinque”.
Terzo fattore che spesso caratterizza i giochi moderni è l’elemento dello storytelling: molti giochi, da Dixit in giù, dove ogni giocatore a turno deve vestire i panni, appunto del narratore, alimentano proprio la creatività e la possibilità di inventare delle microstorie.
Oltre a Dixit altri esempi sono due titoli di grande successo come Sherlock Holmes e Arkham Horror, entrambi con chiare ascendenze letterarie.
Ultima, ma non meno importante, la componente eliminazione: la maggior parte dei giochi tradizionali porta spesso all’eliminazione di uno dei partecipanti prima della fine della partita.
I giochi dei millennials tendono a superare questo elemento che risulta frustrante per chi deve rimanere a guardare mente gli altri proseguono il gioco, rendendo ogni partita più leggera e divertente.
Un piccolo focus sui quattro giochi più amati dai millennials italiani:
Dixit
Nato all’inizio degli anni Duemila per opera di uno psichiatra infantile, Jean-Louis Roubira, che lo ha inventato come strumento di terapia, diventa un successo globale a partire dal 2008 grazie anche al lavoro dell’illustratrice Marie Cardouat, che per prima concepisce la grafica onirica delle 84 carte su cui si basa.
Ogni giocatore, una volta pescata la sua, deve inventare una frase, un racconto, una fiaba, può citare una canzone o il titolo di un film.
La difficoltà sta nel trovare il giusto equilibrio fra dire troppo e troppo poco.
La grafica surrealista delle carte, l’ammiccamento ad Alice nel Paese delle Meraviglie, sono pensati proprio per favorire incursioni nel mondo del sogno e della fantasia.
È un gioco che si sviluppa parlando, costruendo un discorso, non necessariamente logico, e quanto più si osa tanto più Dixit diventa divertente.
Ticket to Ride
Pensato e progettato da Alan R. Moon, Ticket to Ride viene pubblicato nel 2004 dall'editore Days of Wonder e raggiunge subito un grandissimo successo, vincendo numerosi premi.
Grazie al suo enorme successo, infatti, nel corso degli anni ne sono state realizzate numerose espansioni e versioni.
I giocatori accumulano le carte di vari tipi di treni per riuscire a prendere il controllo delle linee ferroviarie che collegano le città di tutto il tabellone.
Più sono lunghe le linee, più punti guadagneranno. Strategia e tensione diventano quindi ingredienti fondamentali. Ticket to Ride è un gioco veloce, semplice, coinvolgente e adatto a tutta la famiglia.
Exploding Kittens
Exploding Kittens è stato il protagonista di una delle campagne di crowdfunding su Kickstarter di maggior successo di sempre in fatto di giochi.
Grazie alla visione di Matthew Inman, vignettista statunitense e di due game designer professionisti, Etan Lee e Shane Small, il gioco prende vita nel 2015 raccogliendo oltre 8 milioni di dollari.
La surreale versione felina della roulette russa diventa in poco tempo uno dei giochi di carte più apprezzati e divertenti di sempre.
I giocatori, infatti, dovranno stare attenti alle carte che li porteranno a esplodere e quindi a uscire dal gioco.
A meno che non si abbia una carta Disinnesgatto, che può quindi disinnescare la carta Exploding Kitten esattamente come farebbero i puntatori laser, i grattini sulla pancia o i sandwich di erba gatta per i gatti in carne e ossa.
Dobble
Costantemente ai vertici delle classifiche di vendita su Amazon Dobble è un gioco che non richiede lunghi preparativi, dal ritmo divertente, stimolante e adatto a trascorrere serate con gli amici o in famiglia.
Le sue regole sono semplicissime e il suo packaging comodo e compatto rende possibile portarlo ovunque con sé.
55 carte, 6 diverse modalità di gioco possibili e 8 simboli, ma attenzione: tra due carte qualunque esiste sempre uno e un solo simbolo in comune.
Chi troverà quel simbolo si guadagnerà la carta.
Basato sulla rapidità e il divertimento, Dobble, grazie anche alle sue nuove versioni, è il gioco di carte che più di tutti scardina l’idea tradizionale dei giochi di carte come briscola o scopa.
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