"Paper Dungeons", eroi fantasy con scheda e dadi

“Paper Dungeons” mette su carta un'avventura fantasy.

Un roll&write in cui guiderete un gruppo di eroi tra tesori e spaventosi mostri.


Paper Dungeons

Siamo abituati ad aver a che fare con giochi di avventura ricchi di materiali, tra dungeon su mappa e miniature di eroi e mostri.

Muoversi fisicamente tra una stanza e l'altra, magari attraverso costosi scenari in 3D è una situazione comune per i giocatori.

In “Paper Dungeons” non ci sarà nulla di tutto questo, ma solo un foglio di carta che indicherà tutto quello che serve per vivere l'avventura.

Su quel foglio c'è tutto: la mappa del dungeon, i mostri, addirittura i boss, gemme preziose, oggetti magici e possibilità di aumentare di livello i propri eroi.

Com'è possibile che un gioco con carta e dadi faccia rivivere le classiche gesta di un gioco fantasy? Andiamo a scoprire la risposta.


COMPONENTI: Sul foglio di “Paper Dungeons” troviamo tutto il necessario, mentre i dadi recano simboli utilizzabili in vari modi.

“Paper Dungeons” è un gioco da tavolo di Leandro Pires per 1-8 giocatori, pubblicato in Italia dalla dV Giochi.

Al suo interno troviamo 100 schede di gioco in un blocchetto, ogni scheda è corredata da varie sezioni.

Prima di tutto la mappa, con trappole, mostri, diamanti e oggetti magici, nonché muri inizialmente invalicabili, così come corsi d'acqua.

Tra le sezioni della scheda troviamo anche la parte dedicata all'esperienza degli eroi, ai punti vita, le pozioni, gli oggetti magici, i diamanti recuperati e i mostri sconfitti.

Sono 6 i dadi speciali, 3 bianchi e 3 neri, che indicano i simboli relativi ai 4 eroi, nonché teschi, un quadrifoglio e il simbolo di 3 stivali.

Nella scatola ci sono anche carte, ovvero le 12 carte dungeon che indicano l'ubicazione e l'identità dei boss, della partita, nonchè nuove barriere per la mappa.

Sono 12 le carte boss suddivise in 3 livelli diversi e 16 carte missioni che fungono da obiettivi comuni da raggiungere durante la partita.

Abbiamo poi 16 carte obiettivo per ottenere punti a fine partita portando a compimento delle missioni e 16 carte potere per un bonus fisso personale.


PREPARAZIONE: Bisognerà scegliere tramite le carte l'allineamento dei propri eroi e conoscere i boss da affrontare esplorando il dungeon.


Paper Dungeons

Per iniziare a giocare bisognerà innanzitutto consegnare una scheda ad ogni giocatore e pescare casualmente una delle carte dungeon.

Questa indicherà delle porzioni di muro da disegnare sulla mappa e anche la collocazione dei tre boss all'interno del dungeon.

La carta permetterà anche di sapere quali boss mettere in gioco: le carte relative vanno prese dal mazzo ed esposte ad un lato del tavolo.

Le carte missione vanno mescolate e 3 andranno poste accanto ai boss, mentre mescolando separatamente carte obiettivo e potere, ne andranno date due per tipo ad ogni giocatore.

Queste carte indicheranno anche l'allineamento dei propri eroi: due saranno neri e altri due bianchi. Quest'indicazione andrà riportata sulla propria scheda di gioco.

Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior numero di punti esplorando il dungeon, affrontando mostri e boss, evolvendo i propri eroi e prelevando tesori dalla mappa.


IL GIOCO: Il tiro dei dadi indicherà le azioni che saranno disponibili al giocatore. Ogni turno di “Paper Dungeons” si svolgeranno tre azioni.


Paper Dungeons

Ogni partita di “Paper Dungeons” dura 8 turni divisi in 3 round diversi, suddivisi dall'incontro con un boss: i primi due dureranno 3 turni, l'ultimo solo da 2.

In ogni turno, un giocatore tirerà tutti i dadi e per ogni teschio visibile dovrà essere annerito un punto ferita nell'apposita sezione per indicare un danno ricevuto.

Ognuno poi sceglierà tre dadi segnando i relativi numeri nei 3 spazi più a sinistra, in alto, nella propria scheda, smistando quindi le azioni relative.

Il simbolo dei tre stivali permette di fare 3 movimenti nelle caselle della mappa, partendo sempre da uno dei portoni in basso e poi continuando dal punto in cui ci si era fermati nel turno precedente.

Il simbolo del quadrifoglio è un jolly che quindi permette di considerare quel valore come uno qualunque dei simboli legati agli eroi.

Proprio i simboli legati agli eroi possono essere utilizzati in vari modi, come ad esempio svolgere due passi all'interno della mappa o ottenere due pozioni che ammortizzano due punti ferita ciascuna.

Ogni simbolo eroe può essere anche utilizzato per aumentare di livello quell'eroe a patto che il dado sia dello stesso colore del proprio allineamento.

Questo permetterà di annerire una casella nella fila di quell'eroe che ne indicherà anche il livello di attaccato e di avere un punto vita extra, da segnare nella sezione in basso.

Il simbolo eroe può anche essere utilizzato per segnare una delle due caselle appartenenti ad un oggetto magico: annerendole entrambe diventerà attivo.

Si tratta di bonus fissi durante la partita come possibilità di valicare fiumi e muri o di infliggere più danni ai mostri oppure semplicemente punti vittoria extra a fine partita.

Camminando nel dungeon, si potranno attraversare caselle in cui sono visibili delle trappole: queste obbligheranno il giocatore a perdere un punto vita.

Per ogni mostro incontrato poi si svolgerà un combattimento: andrà confrontato il valore del mostro con il numero pari alla forza dell'eroe di riferimento tramite il simbolo della casella stessa del mostro.

Se l'eroe sarà evoluto ad un valore almeno pari a quello del mostro si segnerà semplicemente una X su un mostro nella fila in basso.

Se la forza dell'eroe dovesse essere inferiore, il mostro sarà comunque sconfitto, ma bisognerà prendere tanti punti ferita quanto sarà la differenza tra la forza dell'eroe e quella del mostro.

Se i punti ferita ottenuti andranno a superare quelli vita ancora disponibili, si andrà a barrare la casella con il -9 in fondo alla scheda.

Questo ovviamente rappresenterà un forte malus di punteggio negativo a fine partita, ma si potrà continuare a giocare tranquillamente.

Fermandosi o attraversando una casella con un oggetto magico, si potrà segnare una X su una casella relativa sulla propria scheda, proprio come se fosse stato usato un simbolo eroe.

Se si passa o finisce su una casella con un diamante che ancora nessuno avrà recuperato, andrà cancellato per tutti dalla mappa e il giocatore che lo avrà dichiarato segnerà una X nella sezione.

Ogni fine round, ci sarà inevitabilmente l'incontro con un boss: se nel corso di quel round, un giocatore avrà attraversato o sarà fermo nella casella di quel boss, allora si svolgerà l'incontro.

Bisognerà contare la forza di tutti i propri eroi, raddoppiando quella appartenente all'eroe per cui il boss ha una debolezza e verificare con i valori del mostro stesso.

Ci sono tre soglie di valori da raggiungere che permetteranno di segnare un certo punteggio ed un ammontare di punti ferita da subire.

Se qualcuno non dovesse raggiungere almeno il valore minimo o non avesse raggiunto la casella del boss, subirà il malus indicato dalla carta come perdita di punti ferita.

Andando avanti nel gioco, gli eroi al tavolo potranno portare a termine i compiti indicati dalle tre carte missione in gioco.

Quando qualcuno avrà raggiunto quell'obiettivo, semplicemente andrà a segnare subito i punti nella sua scheda, girando la carta missione che sarà annullata per gli altri giocatori.

Il gioco continua tirando ad ogni turno i dadi, incontrando i boss ad ogni fine round fino a giocare anche l'ottavo turno.

Dopodichè, nella parte bassa della scheda, andranno segnati i punti per i vari aspetti che il gioco prevede come forme di punteggio.

Andranno sommati i punti ottenuti dagli scontri con i 3 boss, quelli in relazione agli avanzamenti di livello degli eroi e degli oggetti magici conquistati.

Si sommeranno anche i punti per i diamanti ottenuti, per i mostri sconfitti e decurtare quelli per i danni subiti e l'eventuale malus di morte.

A questo totale andranno poi sommati i punti per le missioni eventualmente realizzate e quelli per l'obiettivo personale, trasformando il team di eroi col punteggio maggiore in vincitori.

Il gioco prevede anche una modalità di mini campagna, affrontando in serie tre partite suggerite dal manuale attraverso opportune carte dungeon.

Presente anche una modalità in solitario, uguale al gioco base, ma che assegnerà i punti per le carte missioni in base al turno in cui saranno state portate a termine.


CONSIDERAZIONI: “Paper Dungeons” condensa in un roll&write tutta l'atmosfera di un gioco di ruolo e d'avventura usando un foglio e dei dadi.


Paper Dungeons

Quando si immagina un party di eroi pronto a fare irruzione in un dungeon per cercare tesori e sconfiggere mostri, la mente crea un progetto piuttosto articolato.

Se si parla di giochi da tavolo, non sono pochi i dungeon crawler in cui sfidarsi a suon di spade e magie con miniature e scenari da costruire.

In “Paper Dungeons” non c'è niente di tutto questo, ci sono solamente una scheda e dei dadi eppure è tutto ciò che serve per creare la giusta atmosfera.

Immediatamente, tramite le carte obiettivo, si andrà ad allineare il proprio gruppo di eroi in una fascia bianca o nera, proprio come se si creasse un personaggio in un gioco di ruolo.

Questo andrà in realtà ad indicare semplicemente il colore di dado da prendere in considerazione quando si vorrà aumentare l'esperienza di quell'eroe.

Proprio i dadi sono un'arma parecchio versatile, visto che ogni simbolo può dare vita a molteplici azioni nel turno di gioco.

Ogni dado può essere usato per muoversi o ottenere pozioni, sicuramente per creare oggetti magici e probabilmente per rendere un eroe più potente.

La scelta tra le 6 possibilità di ogni turno dovrà essere ben meditata per permettere un'ottimizzazione in termini di preparazione degli eroi, ma anche iniziando l'esplorazione.

Pur avendo le stesse opzioni, ogni giocatore prenderà inevitabilmente strade diverse, dovute anche all'asimmetria degli allineamenti dei propri eroi.

Ognuno giocherà nella sua mappa, seppur uguale a quella degli avversari, un po' come un solitario di gruppo, ma con delle forme di interazione.

Queste sono rappresentate dai diamanti, la forma di maggior punteggio presente in gioco: ogni diamante preso sparirà dalla mappa di chiunque, attivando una corsa contro il tempo.

Avere il tempo scandito dagli incontri con i boss renderà strategica la scelta dei dadi anche in termini di movimento verso alcune zone specifiche.

Si saprà infatti ad inizio partita quale dovrebbe essere un vago itinerario per avere la possibilità di transitare nella casella dei boss entro determinati lassi di tempo.

Ovviamente l'incontro dovrà essere fatto con un certo criterio, perchè presentarsi di fronte ad un boss disarmati equivarrà al non incontrarli affatto.

Pur avendo una scheda fissa per ogni partita, sono diversi gli elementi che permettono al gioco di essere sempre diverso e quindi molto rigiocabile.

Ogni carta dungeon permette di modificare la mappa in qualche modo, creando nuove barriere e collocando i boss in posizioni sempre differenti.

Poi anche l'allineamento dei propri eroi può fare la differenza, oltre agli obiettivi e ai bonus di inizio partita che andranno a creare una leggera asimmetria tra i giocatori.

Paper Dungeons” è dunque una vera e propria sorpresa nel panorama dei giochi di avventura e nel regno ormai affollato dei roll&write.

Niente di complicato, nonostante la moltitudine di elementi su scheda, ma semplicemente una serie ordinata di sezioni in cui anche un non giocatore potrà trovarsi subito a proprio agio.

Chi lo dice che per esplorare un dungeon bisogna armarsi di mille manuali e di uno stock di miniature per ogni personaggio?


Se volete addentrarvi in un pericoloso dungeon armati solamente di dadi e di una scheda, prendete pure una copia di “Paper Dungeons”, potreste rimanere davvero sorpresi!

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