“Back Stories, sola tra i ghiacci”
“Back Stories, sola tra i ghiacci”, un'avventura a bivi
Tante scelte da fare, tanti luoghi da visitare e dei compiti da portare a termine
Si tratta di un'avventura che avrà sempre diverse strade da intraprendere, senza quindi una narrazione lineare.
Saranno proprio le scelte fatte dai giocatori a poter definire una chiara direzione che andrà ad incastonarsi nello scorrere degli eventi.
Ogni scelta però ovviamente avrà una ripercussione anche sugli eventi futuri, portando quindi a svariati finali.
COMPONENTI: “Back Stories, sola tra i ghiacci” custodisce delle carte in un comodissimo cofanetto.
La confezione è praticamente un cofanetto che si apre dall'alto e che custodisce l'intero mazzo di carte che compone l'avventura.
Le carte possono appartenere a varie tipologie, come ad esempio la carta personaggio che svela la nostra identità.
Ma anche le carte obiettivo che mantengono il focus su ciò che bisognerà fare, un compito da portare a termine.
Le carte indizio hanno il compito di dare delle preziose informazioni per poter intraprendere una certa strada.
Invece le carte storia raccontano degli elementi chiave per poter capire come si stiano evolvendo le vicende.
Le carte situazione raffigurano vari elementi che possono essere luoghi, personaggi e oggetti con cui interagire.
L'interazione avviene con le carte azione, dotate di finestrelle o spazi laterali che permetteranno di avere reazioni da altre carte.
Infine le carte status permettono di cambiare effetti al proprio personaggio, spesso in seguito ad azioni specifiche.
IL GIOCO: “Back Stories, sola tra i ghiacci” sarà prevalentemente guidato dalle carte e dall'intuito dei giocatori.
Tutto il mazzo di carte non andrà mai preso o mescolato se non richiesto, infatti sarà più comodo tenerle tutte già ordinate numericamente nella confezione.
Ogni carta ha un numero di riferimento e un colore che ne determina anche la tipologia e una comoda posizione sul tavolo per tenere traccia delle differenti opportunità.
La prima carta rappresenta in qualche modo un prologo, quindi spiegherà chi siamo, dove ci troviamo a perchè.
Scopriremo infatti ben preso di vestire i panni di Sophie, una donna sulle tracce del proprio fratello misteriosamente scomparso.
Le ultime indicazioni rivelano che fosse sul punto di fare una scoperta incredibile nel freddo glaciale di un posto tra i ghiacci.
Proprio in un rifugio in montagna, infatti parte l'avventura dove ben presto verrà richiesto di pescare le prime carte.
Tra le prime carte si entrerà immediatamente nel vivo dell'azione e della meccanica di gioco che rappresenta forme di interazione tra le carte stesse.
Un po' come in una avventura punta e clicca di una volta, bisognerà utilizzare le carte azione su quelle situazione.
In questo modo si andranno a scoprire nuovi dettagli e si andrà ad operare su personaggi e sull'ambiente.
Le interazioni in "Back Stories, sola tra i ghiacci" permetteranno di parlare con i personaggi o ispezionare luoghi
Tra le carte azione più comunemente usate ci sarà la possibilità di parlare con le persone che troveremo sul luogo.
Ma anche di poter ispezionare e cercare nei vari posti che saranno rappresentati sulle carte che saranno pescate.
Le carte luogo e personaggio andranno spesso ad essere poste l'una accanto alle altre in modo da formare quasi un diorama.
Alcune carte luogo potranno anche indicare una sostituzione rispetto ad altre già collocate che andranno quindi scartate.
Quasi ogni vola che ci sarà un'interazione, ci sarà una nuova indicazione che richiederà la pesca di carte specifiche.
Talvolta anche una scelta da fare, in merito all'azione che vorrebbe essere intrapresa in merito all'interazione svolta.
Una volta scelto il bivio da seguire, bisognerà seguire le istruzioni e quindi ricevere le indicazioni per cambiare qualcosa sul tavolo o pescare nuove carte.
L'interazione tra carte avverrà prendendo la carta azione, da sovrapporre al retro della carta con cui si vuole operare.
In questo modo verrà evidenziato solamente un occhiello che indicherà il testo da leggere, in cui viene comunicato il risultato di quella interazione.
Nel caso in cui si utilizzerà una carta dotata di spazi laterali, l'interazione potrebbe rivelare un numero e quindi la relativa carta da prendere.
I giocatori sceglieranno in autonomia come proseguire di volta in volta, lasciandosi ispirare dalle possibilità che avranno sul tavolo.
Se ci fossero più giocatori al tavolo si potrà decidere coralmente come procedere e che tipo di strade seguire.
Altrimenti, per evitare diatribe in caso di pareri discordanti, si potrà agire a turni scegliendo di volta in volta interazione e scelta in caso di bivi.
La partita termina quando le scelte fatte condurranno ad un finale che potrà essere più o meno positivo in base al percorso svolto.
CONSIDERAZIONI: “Back Stories, sola tra i ghiacci” è un'avventura ricca di stimoli e piena di strade alternative.
Questo titolo riprende un po' quelle meccaniche con forme di interazioni costanti con tutto l'ambiente, avete voglia di revival?
“Back Stories, sola tra i ghiacci” è un ritorno di fiamma delle vecchie avventure punta e clicca in formato fisico.
L'ambientazione, come suggerisce il sottotitolo al gioco, è di quelle fredde e quasi inospitali, vista la location di base.
La protagonista, che scopriremo chiamarsi Sophie, sarà infatti arrivata in un rifugio di montagna con un compito ben specifico.
Suo fratello, esploratore provetto, è sparito lasciando una misteriosa lettera che ha condotto la donna proprio in quel luogo.
Ovviamente non avremo inizialmente molte informazioni e dovremo procurarci tutto quello che serve per poter proseguire nella ricerca.
Non ci saranno amicizie, non abbiamo confidenza con il luogo ed avremo poche certezze, tutto il resto è da costruire.
La dinamica è sempre incentrata nell'interazione costante delle carte azione con quelle che invece potrebbero nascondere qualcosa.
La meccanica degli occhielli infatti mette subito in chiaro che ogni carta potrebbe nascondere più elementi.
Scegliere le interazioni giuste permetterà infatti di accedere a delle informazioni cruciali, per pescare le carte più interessanti.
Ogni interazione però potrebbe anche dare vita a delle scelte e fino a quando non si sceglierà una strada, non si saprà mai se la via intrapresa sia quella più giusta.
Ci si potrà infatti imbattere in qualche indizio, elementi che serviranno in modo importante alla scoperta di nuovi elementi.
Ma queste scelte potrebbero anche dare accesso a carte status che non saranno mai particolarmente gratificanti.
Infatti avere degli status particolari sulla propria carta personaggio darà effetti differenti in merito a delle interazioni specifiche.
La protagonista infatti potrebbe non essere vista di buon occhio da qualcuno per alcune azioni fatte o magari anche ferita o congelata, a seconda degli eventi.
“Back Stories sola tra i ghiacci” non è una classica escape room, quinid potrebbe essere tranquillamente rigiocabile.
Questo titolo non si può collocare all'interno del canonico filone delle escape room, con una serie di enigmi da risolvere.
Certo, ci sono degli enigmi da risolvere, ma quello che per la maggior parte del tempo verrà svolto è un sistema di ricerca.
Le carte disponibili infatti andranno combinate proprio come si faceva una volta nei videogiochi d'avventura.
Bisognerà chiedere le cose giuste alle persone giuste, bisognerà scegliere dove frugare, bisognerà accettare le conseguenze di ogni azione.
Ogni scelta infatti porterà spesso ad un bivio e bisognerà scegliere come andare avanti, immaginando i risvolti di quella scelta.
Talvolta si potrà addirittura cambiare direttamente location, ritrovandosi in altri luoghi, con altri elementi, altre interazioni.
Potrebbero capitare anche dei colpi di scena imprevisti che innescheranno delle dinamiche di gioco inedite.
Come specifica il regolamento, non ci si troverà davanti a risposte giuste o sbagliate, ma semplicemente davanti a strade da intraprendere.
Tutta l'avventura deve essere vissuta come una strada da percorrere con varie ramificazioni, scegliendo di volta in volta la via preferita.
Proprio per questo motivo, una volta terminata l'avventura con un finale, specialmente con uno non particolarmente gratificante, si potrà provare qualche nuova strada.
Questo vuol dire che dopo aver portato a termine l'avventura, situazione che in genere è contenuta in un'oretta, si potrà tentare di nuovo.
Ovviamente parte della storia si conoscerà già, ma facendo scelte diverse si arriverà inevitabilmente a scoprire nuovi elementi.
Questo porterà anche a nuovi finali, nel tentativo magari si poter soddisfare ogni carta obiettivo e di giungere all'epilogo migliore.
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