"Escape Tales: Low Memory", quando Black Mirror si fa gioco da tavolo
Tre capitoli che rappresentano tre
diversi punti di vista sono le prospettive da incrociare mentre si
esplora il mondo di “Escape Tales: Low Memory”, il nuovo capitolo
dell'appassionante escape room da tavolo.
Prendete un libro game, si, proprio uno
di quelli che erano in voga nei decenni scorsi e con i quali
probabilmente molti di voi si saranno divertiti a cercare i bivi
migliori da selezionare per poter procedere nell'avventura nel
migliore dei modi. Ora miscelateli con un'escape room, una più
moderna tipologia di avventure da vivere risolvendo dei puzzle e
maneggiando oggetti conquistati nel progredire della ricerca.
Innestate il tutto in una storia intrigante che viene vissuta da tre
diverse prospettive e vi avvicinerete a ciò che offre “Escape
Tales: Low Memory”
COMPONENTI: Non sono importanti solo le
carte che nascondono ben più di semplici oggetti o le carte luogo in
cui spostarsi, ma saranno essenziali i tre libri in cui leggere vari
tasselli dell'avventura.
“Escape Tales: Low Memory” è un
misto tra un'escape room da tavolo ed un libro game creato da Jakub
Caban e Bartosz Idzikovski per 1-4 giocatori (anche se in realtà il
numero indicato è pressochè fittizio) pubblicato da Board&Dice
in versione inglese, ma in arrivo il 24 settembre 2020 in italiano grazie ad MS
Edizioni.
La scatola contiene 24 gettoni azione con cui si andranno
ad esplorare le location previste dal gioco, 4 segnalini progresso,
148 carte col dorso numerato che nascondo vari tasselli della storia
da scoprire, 14 carte stress da utilizzare quando ci si ritroverà a
corto di gettoni azione, 19 carte location che rappresenteranno i
vari luoghi da esplorare, una plancia e 3 libri storia che
rappresentano le tre avventure collegate tra loro.
PREPARAZIONE: Avere a disposizione un
foglio e una matita, le carte numerate nell'ordine esatto e
ovviamente il libretto della storia che si sta per vivere, sarà
tutto ciò che servirà per iniziare.
Per iniziare a tuffarsi nell'avventura
raccontata da “Escape Tales: Low Memory” occorrerà innanzitutto
selezionare la storia da giocare: bisognerà vivere le tre avventure
esattamente in un ordine specifico, ovvero per primo il tutorial
dedicato ad Elizabeth Weber, come seconda storia quella di John Barns
e solo per ultima la Black Princess.
Dopo aver piazzato la plancia al
centro del tavolo bisognerà raggruppare i gettoni azione e i
segnalini progresso, nonché il mazzo di 148 carte senza mescolarlo,
tenendo quindi sempre fisso l'ordine numerico che vede come carta
superiore la numero 1 e come ultima la 148, così come le carte
stress, prendendo in considerazione solo quelle relative alla storia
in corso.
Anche le carte luogo vanno messe accanto al materiale al
centro del tavolo, così come eventuali carte storia che recano
simboli specifici che possono essere quindi trasportate tra una
sessione e l'altra. Occorrerà avere anche un tablet o un telefono a
disposizione con l'applicazione gratuita del gioco perchè servirà
per poter gestire alcune attività della storia.
Ultimo tassello, ma
essenziale per vivere l'avventura, sarà avere sotto mano il libretto
relativo alla storia da giocare per iniziare. “Escape Tales: Low
Memory” è un gioco collaborativo in cui non sarà possibile
perdere, ma si potrà giungere ad uno dei differenti finali facendo
determinate scelte durante il racconto della storia.
IL GIOCO: Leggere il prologo e
lasciarsi guidare dall'istinto e dalla curiosità sarà tutto quello
che serve per vivere appieno la storia del gioco. Attenzione alle
scelte fatte perchè saranno irreparabili!
Calarsi nella vicenda raccontata da “Escape
Tales: Low Memory” è molto semplice e bisognerà immediatamente
sprofondare nelle atmosfere del titolo leggendo il paragrafo iniziale
che fa da prologo all'avventura.
Da quel momento andranno seguite le
istruzioni che saranno indicate che riguarderanno la lettura di uno o
più paragrafi dal libro della storia che si sta vivendo, fino a
quando non sarà richiesto di prendere determinate carte luogo da
posizionare sulla plancia di gioco.
Da quel momento i giocatori
potranno svolgere alcune operazioni: la più comune sarà l'utilizzo
di uno dei gettoni azione a disposizione per poter ispezionare un
determinato angolo del luogo in cui ci si trova e leggere un
determinato paragrafo dal libro storia che potrebbe dare preziose
indicazioni utili per la comprensione dell'avventura o addirittura
oggetti da utilizzare in seguito.
I giocatori potranno anche prendere
una carta stress, leggerne il testo e prendere un certo numero di
gettoni azione, decisione da prendere esclusivamente quando ci si
ritroverà a corto di segnalini azione proprio per poterne guadagnare
altri, oppure risolvere un puzzle.
Quest'operazione va gestita
tramite l'app che suggerirà il numero e la tipologia di carte che
serviranno per poter completare la quest, ma potrebbe anche dare
degli aiuti per poter risolvere il puzzle qualora il gruppo di gioco
non fosse in grado di farlo autonomamente.
Ultima operazione
possibile è la realizzazione di una condizione e riguarderà aspetti
specifici della partita suggeriti da carte o dal libro storia stesso
e richiederà l'utilizzo di un certo numero di segnalini progresso.
Ognuna delle tre avventure ha una durata approssimativa di circa tre
ore, ma non sarà necessario terminarne necessariamente una nella
stessa sessione di gioco: il regolamento prevede una pagina apposita
in cui segnare dei dati importanti dell'avventura per poterla mettere
in pausa e per poterla ricominciare nel punto esatto in cui sarà
stata interrotta.
CONSIDERAZIONI: L'atmosfera è
sicuramente la chiave più importante di “Escape Tales: Low Memory”
che per la sua conformazione può essere paragonato ad una vera e
propria miniserie tv.
Nel primo capitolo della saga, ovvero
“Escape Tales: Il Risveglio”, un padre era pronto a provare
qualunque cosa per poter risvegliare la propria figlia dal coma
trascinando i giocatori in un vero e proprio incubo, location dopo
location, per tentare il tutto per tutto per raggiungere il suo
obiettivo.
Questo nuovo capitolo è totalmente slegato dal
precedente, quasi come se fossimo al cospetto di una serie tv
antologica in cui rimane fissa la struttura di base, ma con diversi
arricchimenti che rendono “Escape Tales: Low Memory” più
articolato e anche più complesso del suo fratellone maggiore.
Le
differenze sostanziali si avvertono fin dalla suddivisione
dell'avventura che stavolta si presenta addirittura un tre capitoli
differenti ma naturalmente legati saldamente tra loro che vanno
vissuti rigorosamente nell'ordine previsto, ma le novità si
manifestano anche in alcune carte definite “carte storia” che
recano dei simboli importanti che permettono ai giocatori di poterle
portare tra un capitolo e l'altra e di gestirle per diversi aspetti,
visto che alcune potrebbero servire sia come oggetti, magari per la
risoluzione di alcuni puzzle, sia come carte condizione da soddisfare
durante la partita.
Chi ha già provato “Escape Tales: Il
Risveglio” troverà una piacevole sensazione di deja vu per la
meccanica di fondo che ovviamente si presenta molto simile, con
paragrafi da ritrovare nel libro relativo alla sessione in corso e
con l'esplorazione delle carte luogo per trovare utili oggetti e per
setacciare puzzle da risolvere.
Proprio per andare avanti
nell'avventura, è essenziale gestire bene il lavoro di squadra: i
puzzle possono richiedere di ricercare determinati oggetti o di
risolvere specifici enigmi e il modo di pensare del proprio gruppo,
confrontando le varie ipotesi è sicuramente un risvolto interessante
per vivere l'avventura.
D'altro canto, ci sarà sicuramente chi
preferirà invece godersela tutto da solo, vivendo l'intera avventura
proprio come se fosse una sorta di vecchio libro game in cui prendere
delle sagge decisioni nei bivi che si presenteranno e sforzandosi
autonomamente nell'esplorazione e nella risoluzione degli enigmi: si
tratterà semplicemente di un differente approccio a questa tipologia
di giochi.
Spezzare l'avventura in tre storie totalmente legate l'una
alle altre rende “Escape Tales: Low Memory” qualcosa di molto
simile ad una miniserie televisiva, quasi come una puntata di “Black
Mirror”, un fattore che sicuramente potrà incuriosire un pubblico
molto vasto amante delle serie tv e chi vuole mettersi alle prese con
un'esperienza ludica decisamente diversa dal solito.
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